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WRC Rally del Giappone – Tanak saldamente al comando ma Neuville è in rimonta
Il belga con il settimo posto del sabato vede sempre più vicino il titolo. Tutto da decidere per il costruttori
Ott Tanak e Martin Jarveoja mantengono saldo il comando del Rally di Giappone e, tuttavia, non sono loro i protagonisti della giornata, bensì il loro compagno di squadra Thierry Neuville che mette in atto una cruciale rimonta dal 15° al 7° classificato, posizione che, virtualmente, gli consegna 4 dei 6 punti necessari per la vittoria del campionato.
“Virtualmente” perché, come sapete è necessario terminare il rally per portare a casa i punti del sabato e, con Tanak al comando, Neuville dovrà in qualche modo guadagnarsi questi 2 punti. Un sesto posto domani sembra alla portata di mano ma se tutto fosse così semplice non sarebbe un rally!
Grandissima battaglia anche per il titolo costruttori dove Toyota, nonostante gli sforzi di Evans e di Ogier, è riuscita recuperare poco o niente su Hyundai, grazie anche ai provvidenziali 4 punti recuperati da Neuville e di cui parlavamo sopra.
Certo che la casa coreana deve affrontare anche lo svantaggio di avere avuto, in questi primi due giorni di rally, solo 2 macchine realmente in gara contro le tre del team Toyota. Mikkelsen ha infatti fatto ancora una volta harakiri (o seppuku se vogliamo essere precisi), mostrando quanto sia stata errata la scelta del team principal Abiteboul di preferirlo a Sordo.
La giornata era cominciata nel segno di Elfyn Evans e Scott Martin che sulla PS10 Mt. Kasagi 1 fanno il primo tempo e rosicchiano bel 3 dei 20 secondi che Tanak aveva di vantaggio al termine del primo giorno di gara. Il gallese continua la sua rimonta anche nella PS11 Nenoue Kougen 1 e anche sulla PS12 Ena 1, grazie a un tempo imposto calcolato 1 secondo più veloce e finendo il primo giro a 15,3 secondi dal leader.
Non poco ma comunque un altro motivo di interesse in un rally già mozzafiato. A questo punto Neuville era già risalito al nono posto e quindi entrato nella zona punti. Takamoto sulla stessa speciale si gira e scivola dal terzo al quinto posto.
La PS12 è stata sospesa e poi cancellata dopo il passaggio di Fourmaux per un veicolo non autorizzato che era entrato in prova. Troverete più dettagli qui.
Alla ripartenza per il secondo giro di prove manca Mikkelsen, ritirato per noie meccaniche (o forse per risparmiare gomme e macchina per la domenica). Ma per una Hyundai che si ritira, un’altra tira fuori gli artigli. In questo caso è la i20 numero otto di Tanak che decide di mettere la parola “fine” alla rimonta di Elfyn Evans e Scott Martin. L’equipaggio estone sulla PS Mt. Kasagi 2 rifila 6,1 secondi a Evans, ricacciandolo oltre i 20 secondi di distacco ed infliggendo all’avversario anche un duro colpo dal punto di vista morale.
Nel frattempo Ogier si fa largo fino al terzo posto e ci fa riflettere a quello che sarebbe potuto essere senza la foratura del primo giorno.
Il resto del pomeriggio giapponese si concentra sulla rimonta di Neuville che lo porta, come detto, al settimo posto.
La giornata si chiude con la super speciale nel Toyota Stadium, che potremmo definire come una pista Polistil in scala 1:1, e con Tanak che prende altri due punti su Evans e chiude la giornata con 36 confortevoli secondi di vantaggio.
In WRC2 è Gryazin a comandare con la sua C3 in livrea Initial D. Tutti gli occhi sono però puntati su Sami Pajari e Enni Malkonen che, mantenendo il secondo posto, sono adesso ad un passo dalla conquista del titolo WRC2, il primo di Toyota in questa categoria.
Domani, stanotte in Italia, si riparte per l’ultima giornata del WRC 2024 e con ancora tutti i titoli in ballo. A Neuville basta arrivare e predere 2 punti, a Tanak potrebbe non bastare una prestazione eccezionale, così come potrebbero non bastare gli sforzi di tutti gli equipaggi Toyota per agguantare il titolo costruttori.
