Addio all’ibrido? La reazione di Compact Dynamics
La prossima settimana, al termine del Rally del Giappone, andrà in archivio “l’era ibrida del WRC”. Due anni prima del previsto. Qual è stata la reazione del fornitore, Compact Dynamics, alla decisione della FIA?
Come un fulmine a ciel sereno, alla fine è arrivata la decisione della FIA: via l’ibrido sulle Rally1 a partire dal 2025. In realtà l’ipotesi circolava da tempo e la scelta effettuata non è stata una sorpresa. Il fornitore unico dei sistemi ibridi per il Campionato Mondiale di Rally, Compact Dynamics, si è semplicemente dichiarato “rammaricato” per la decisione della FIA e non ha, al momento, minacciato azioni legali o avanzato la pretesa di penali per un contratto “stracciato” con due anni di anticipo. La società, infatti, aveva in essere un contratto che sarebbe scaduto a fine 2026, al termine del ciclo di omologazione delle attuali Rally1, ma il World Motor Sport Council ha stabilito di non voler proseguire con questa tecnologia.
Sembrerebbe che la logica alla base di questa decisione sia stata l’intenzione di modificare, da parte dell’azienda, le modalità di manutenzione e riparazione del sistema ibrido che avrebbe avuto un impatto importante sui budget dei team.
E Compact Dynamics, per voce del suo Direttore Generale Johannes Kloetzl, si è per ora limitata ad una semplice presa d’atto, dichiarando:
” Abbiamo iniziato a collaborare, nel 2022, con l’obiettivo di utilizzare il nostro sistema ibrido per sviluppare e promuovere l’utilizzo di propulsori sostenibili nelle corse. Condividiamo la mission della FIA di rendere le corse accessibili al maggior numero di persone possibili e comprendiamo le preoccupazioni dei team impegnati nel WRC. Compact Dynamics è orgogliosa e grata di aver fatto parte del WRC per tre anni. Vorremmo ringraziare tutti i soggetti coinvolti per la loro costruttiva collaborazione e auguriamo a tutti, nell’universo WRC, un futuro di successo ”
Il Rally del Giappone, quindi, la prossima settimana, oltre a “chiudere la partita” Mondiale, con l’assegnazione dei titoli Piloti e Costruttori ancora in ballo, segnerà la fine dell’ibrido nel WRC.