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Il WRC potrebbe vedere cambiamenti radicali già dalla prossima stagione? Tutte le opzioni sono sul tavolo

La FIA sta preparando i nuovi regolamenti tecnici per il Campionato del Mondo Rally, pur con le regole attuali che dovrebbero rimanere in vigore fino a tutto il 2026. Ibrido? Eliminazione di esso? Elettrico? Al momento regna l’incertezza più totale

All’inizio di questa stagione la FIA aveva annunciato che le attuali normative tecniche sarebbero rimaste in vigore fino alla fine del periodo di omologazione, e quindi fino a tutto il 2026. Ma sta anche già lavorando alle nuove regole che entreranno in vigore dal 2027, con l’obiettivo di presentarle ai Costruttori a dicembre di quest’anno. Per il momento la FIA sta tenendo aperte tutte le possibili porte ed opzioni: il futuro del WRC potrebbe vedere l’utilizzo di motori a combustione interna, così come quelli elettrici o ibridi.

In un’intervista Xavier Mestelan Pinon, Direttore Tecnico della FIA, ha affermato:

” Possiamo considerare tutte le tecnologie come adatte ma ciò che conta è prendere la decisione migliore, scegliendo quello che potrebbe essere meglio per i rally in termini di tecnologia e quale campionato è più adatto a ciascuna diversa tecnologia. Ad oggi crediamo che il biocarburante o i carburanti sintetici siano una buona soluzione, ora vogliamo aprire all’elettrico, oltre al motore tradizionale, e la soluzione potrebbe essere l’ibrido o una propulsione completamente elettrica ”

Il problema principale, nel caso dei veicoli completamente elettrici, è che non fanno rumore e non hanno il suono che gli appassionati di rally amano, ma ci sono dubbi anche sulle loro prestazioni. E la FIA è consapevole di queste preoccupazioni. Ha continuato Pinon:

” È importante che un’auto ICE (ibrida) ed un veicolo elettrico abbiano le stesse prestazioni. L’obiettivo è avere più auto nella categoria Rally1, ciò significa che l’auto di base sarà ICE ”

La tecnologia elettrica è già utilizzata nel Rallycross, e non solo – Foto: Red Bull

 

Tuttavia, accanto ai motori a combustione interna, potrebbero essere introdotte altre opzioni, come i motori elettrici:

” Crediamo fermamente che il supporto dell’elettrico potrebbe avere senso e abbiamo avuto alcune riunioni sia con i Costruttori attuali che con potenziali nuovi Case in arrivo, al momento è molto difficile avere le idee più chiare ”

Pinon ha sottolineato che è ancora troppo presto per discutere di regole specifiche o addirittura della direzione che i nuovi regolamenti potrebbero apportare al WRC:

” La mia opinione personale è che un’auto completamente elettrica potrebbe avere senso perché per prove ad esempio di 35 chilometri è facile da gestire, con lo stesso livello di prestazioni di un’auto ICE, e si potrebbero prevedere aree per la ricarica alla fine di ogni speciale ”

Il WRC sta utilizzando la tecnologia ibrida dal 2022, con le Rally1 che hanno motori turbo da 1,6 litri abbinati a un’unità ibrida in grado di fornire una potenza aggiuntiva di 100 cavalli. Queste auto sono apprezzate sia dai piloti che dagli appassionati per il loro rumore, il loro impatto visivo e le prestazioni. Ma alcune fonti affermano anche che le unità ibride potrebbero essere rimosse a partire dalla prossima stagione.

Sesks durante il Rally Poland, prima gara nel WRC con la Ford Puma senza unità ibrida – Foto: Luca Barsali

 

La rimozione delle unità ibride ridurrebbe i costi, si è già preventivato che le spese per l’utilizzo di questa tecnologia aumenteranno dalla prossima stagione. E questo sarebbe dovuto a un cambiamento nel sistema di riparazione delle unità che non saranno più ripristinate, o resettate, ma dovranno essere riparate, il che sarebbe più costoso.

E non sarebbe un problema di poco conto: nel peggiore dei casi i costi per la riparazione delle unità ibride, nel corso dell’intera stagione, potrebbero incidere significativamente sul budget dei team:

” I team stanno parlando di lavori di riparazione sulle unità ibride che potrebbero pesare più di un milione di euro sui loro budget ”

Fino ad oggi, in caso di malfunzionamenti dell’ibrido, un pilota poteva arrivare a fine prova speciale e segnalare il problema. Il sistema poteva essere semplicemente resettato, ma le voci fanno intendere che ciò potrebbe non essere più possibile la prossima stagione.

A breve si svolgerà una votazione elettronica per decidere se mantenere o rimuovere le unità ibride. In seguito, la questione sarà affrontata dalla Commissione WRC e poi decisa, in via definitiva, dal World Motorsport Council della FIA.

Ma tutte queste affermazioni, o anche le semplici voci, evidenziano la grande confusione che regna nel World Rally Championship. Sembra che nessuno sappia veramente cosa fare, si stanno cercando e valutando tutte le possibili azioni, ma al momento vi è la più totale incertezza. Con anche le Case che stanno valutando l’uscita dal WRC e si stanno guardando intorno per trovare possibili alternative per il loro impegno nel motorsport. Si troverà la giusta “medicina” per evitare la disfatta e risollevare il Mondiale Rally e l’interesse verso di esso ed il nostro sport?

Fonte: Dirtfish e Rally Journal
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