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WRC: nessuno ferma Kalle Rovanpera che vince il Rally di Lettonia 2024

Il finlandese allunga e sparisce dai radar, mentre alle spalle sono impegnati nella lotta per il podio

Nessuno riesce più a fermare Kalle Rovanpera e la sua Toyota Yaris GR Rally1.
Una prima parte della stagione partita in sottotono per il campione in carica, che si è però completamente ribaltata all’inizio della seconda metà vestendo i panni del protagonista.
Se per il successo ottenuto in Polonia l’incertezza è arrivata fino all’ultima prova speciale, complice anche l’assenza di test pre gara, questo non si può dire sia accaduto al Rally di Lettonia, conquistato e meritato fin dalla prima prova speciale della gara.
Una leadership conquistata e mantenuta fino all’ultima prova speciale a sottolineare un dominio incontrastato sulle debuttanti strade lettoni all’interno del panorama mondiale.

Sono 39 i secondi di vantaggio che il finlandese di casa Toyota ha ottenuto su tutti i diretti avversari a sottolineare il perché è il campione in carica da due stagioni a questa parte.
Neanche l’otto volte campione del mondo riesce a tenere il passo del compagno di team, ritrovandosi a lottare per conquistare la seconda piazza dopo essere stato in lotta fin dal venerdì con un sorprendente Martins Sesks.

Il giovane lettone nonostante fosse al debutto sulla vettura ibrida è riuscito a vincere diverse prove speciali in programma passando da un possibile outsider ad uno dei possibili contendenti alla gara, prima di cedere il passo all’ indomabile duetto di casa Toyota e la terza posizione assoluta nei confronti di un arrembante Ott Tanak che fino all’ultimo chilometro dell’ultima prova speciale ha provato ad ottenere l’ultimo piazzamento a podio disponibile e che lo è riuscito ad ottenere proprio sull’ultima prova speciale quando un problema tecnico riscontrato sulla Ford Puma Rally1 Hybrid ha cancellato ogni possibile sogno di gloria per il giovane pilota di casa.

Il lettone si è quindi dovuto accontentare di una veramente stretta settima posizione assoluta, proprio a causa di un problema tecnico quando stava per assaporare il gusto del podio nella massima serie possibile.

Quarta posizione assoluta per Adrien Fourmaux autore di una gara assolutamente regolare nonostante qualche problema al motore sulla penultima prova speciale che lo ha leggermente penalizzato e che non gli ha permesso di spingere al massimo durante la power stage per provare a conquistare quanti più punti possibili.

L’alfiere di casa Ford riesce, però a resistere a Elfyn Evans e Scott Martin penalizzati dalla posizione di partenza della prima giornata di gara e mai in gara ed in lizza per la vittoria concludendo con un distacco di poco inferiore ai due minuti.

Il pilota inglese di casa Toyota riesce però a tenersi alle spalle il compagno di team Takamoto Katsuta ed un particolarmente frustrato Thierry Neuville.
Se per il giapponese è un problema allo sterzo della vettura ad averlo azzoppato questo non si può dire per l’attuale leader del campionato.
Il belga di casa Hyundai patisce fortemente la posizione di partenza e che fin dalla prima giornata di gara lo porta ad occupare le posizione di coda della classifica ed arrivando al traguardo in ottava posizione assoluta distante quasi tre minuti dal vincitore della gara.
Frustrazione che aleggia in casa Hyundai non solo sulla sponda belga, ma anche sulla sponda finnica con un Esapekka Lappi in costante difficoltà con un feeling che, complice i diversi mesi di assenza, non riesce immediatamente a ritrovare con la Hyundai i20 Rally1 e che lo porta a non avere il minimo grip su tutti i 300 chilometri di prove speciali.

A chiudere la top 10 è l’ultimo equipaggi di casa Ford, quello composto da Gregoire Munster e Louis Louka in costante difficoltà sulle veloci strade lettoni e che lo porta con un distacco di oltre cinque minuti.

Tra le WRC2 ritorna sul gradino più alto del podio Oliver Solberg che riesce a mettersi alle spalle un velocissimo e costante Mikko Heikkila ed un sempre protagonista Sami Pajari racchiusi in appena 40 secondi di distacco.
Maggiormente staccati sono i restanti piloti della categoria con Gus Greensmith che si deve accontentare della medaglia di legno grazie anche alla penalità commisurata a Nikolay Gryazin di 1:10 minuti che lo relega in quinta posizione di categoria e ad una distanza di sicurezza, riuscendo però a sopravanzare, proprio sull’ultima prova Fabrizio Zaldivar.

Una classifica che ancora una volta parla chiaro e parla in favore di Toyota per questi appuntamenti veloci e con il Finlandia ormai alle porte non si può fare altro che iniziare a pensare a chi possa essere il possibile vincitore, nonostante tutto verta ancora in direzione di Kalle Rovanpera.

Photocredit: Luca Barsali (Rallyssimo)
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