Il Rally di Polonia avrà un futuro nel WRC?
Dopo i problemi con gli spettatori, durante lo scorso weekend, al rientro del rally nel Campionato del Mondo, ci sono possibilità che l’evento rimanga nel WRC? O ci dobbiamo aspettare un nuovo addio?
Sette anni fa il World Rally Championship abbandonò la Polonia per quella che, molti, pensavano sarebbe stata l’ultima volta. Non c’era modo che il Rally Poland potesse tornare nel Mondiale. Ma la settimana scorsa la “massima serie” era di nuovo là, per una seconda possibilità. E a metà del sabato molti avevano già la testa tra le mani. Sembrava che nulla fosse cambiato: prima lo shakedown interrotto, poi quattro delle prime nove speciali fermate del tutto o sospese mentre venivano risolti i problemi con gli spettatori. A quel punto il rally stava iniziando a prendere davvero una brutta piega. Non poteva andare avanti così.
Fortunatamente, la situazione è migliorata per il resto dell’evento e, sebbene la competizione sia continuata, sul filo del rasoio, almeno è andata avanti. Parlando con Jaroslaw Noworol, il Presidente del Comitato Organizzatore del Rally Poland venerdì sera, era impossibile non provare simpatia per lui ed il suo team. Come ha spiegato riteneva di aver fatto tutto il possibile per gestire l’afflusso di spettatori. Ma la situazione, fino a metà gara, poteva far pensare ad una gestione dell’evento inadeguata. Avevano predisposto aree più grandi per il pubblico, più preparazione, più commissari, più di tutto, ma non era ancora abbastanza. Come affermato anche da alcuni spettatori locali non si erano mai visti così tanti appassionati nella loro Polonia. Ecco quanto dichiarato da uno di loro:
” Ho seguito questo rally ogni anno e devo dire che il numero di appassionati arrivati per il WRC è il doppio rispetto a quello che avevamo visto quando la nostra gara era round dell’European Rally Championship. Negli anni dell’ERC, venivano qui solo i fan locali, ma per il WRC vediamo molti più polacchi e poi tutti gli spettatori che arrivano da Lettonia, Lituania, Repubblica Ceca: tutti vogliono vedere queste Rally1! ”
Quindi, chi è da biasimare per quello che è successo?
Ci sono molti pronti a puntare un dito o due nella direzione di WRC Promoter e certamente, è stata una decisione di WRCP quella che ha concesso alla Polonia il ritorno nel Mondiale dopo un passato travagliato. E, naturalmente, WRC Promoter lo ha fatto per un vantaggio commerciale: c’è business nei rally. Il Responsabile degli eventi di WRC Promoter, Simon Larkin, ha affermato sabato mattina:
” Penso che tutti siano delusi. Chiunque di noi guardi la TV vedrà che ci sono molti spettatori là fuori ed il 99% di loro si sta divertendo molto. Sfortunatamente, c’è questo piccolissimo 1% che sembra voler rischiare la propria vita e mettere a rischio quella degli altri e non sta seguendo le indicazioni né dei marshall né della polizia. È ingiustificabile. Gli sforzi per la sicurezza nel WRC sono andati avanti così tanto da quando siamo stati qui l’ultima volta, nel 2017, ma c’è ancora quell’un per cento ed è estremamente frustrante per tutti, ma non voglio che mettano in ombra gli elementi di successo per i quali siamo tornati qui in Polonia, perché intorno al parco assistenza e sulle prove speciali l’atmosfera è fantastica. Stiamo lottando con quella piccola parte di pubblico ed è frustrante ”
Naturalmente Larkin non voleva che questo facesse passare in secondo piano altri aspetti positivi dell’evento. Non si tratta nemmeno di voler demonizzare il Promotore. Larkin e i suoi hanno dimostrato un forte desiderio, ed anche la capacità, di apportare un cambiamento positivo al WRC, più di quanto non sia stato fatto per molto tempo. E, in ultima analisi, i progetti del Promotor vengono approvati dalla FIA. Se l’organismo di governo del motorsport mondiale avesse alzato la mano e detto di no, allora la Polonia sarebbe rimasta una tappa dell’ERC e niente di più. Invece, dopo aver preso visione del piano di sicurezza, l’evento ha ricevuto il via libera e centinaia di addetti alla sicurezza si sono riversati sulle prove per fare tutto il possibile affinchè gli appassionati si posizionassero in posti sicuri.
E che lavoro hanno dovuto fare! Non c’è ombra di dubbio che la Polonia sia stato uno dei rally più seguiti, finora, dell’intera stagione. Migliaia e migliaia di spettatori si sono riversati nella regione dei laghi Masuri da tutta Europa e la stragrande maggioranza di loro si è comportata in modo brillante. Quanto fosse grande il “problema spettatori” dipende da quale lato lo guardi: Larkin ha parlato dell’1%, il Team Principal di M-Sport, Richard Millener, ha parlato del cinque, mentre Noworol ha dichiarato che circa un 10% degli appassionati potrebbe essere stato causa del problema.
E qual era il problema?
Nel 2017, si era già potuto vedere come per il pubblico erano previste zone ampie, aperte alla visuale, con la possibilità di vedere lunghi tratti di speciale in piena sicurezza: una visuale perfetta per migliaia di persone. Assolutamente non sul ciglio della strada. Poi, spesso, nelle vicinanze, ci sono piccole zone di bosco, vietate al pubblico, bandellate e controllate dai commissari. E, non appena transitate le vetture di sicurezza e gli apripista, piccoli gruppi di persone iniziano a spostarsi, abbandonando le zone sicure e portandosi tra gli alberi. Immediatamente i marshall intervengono per spostarli, ma non c’era speranza. Ignorano le indicazioni e fanno di testa loro. Poi, con il passare del tempo, ne arrivano altri. E puntualmente, ad ogni intervento dei commissari, partono insulti e sgradevolezze di ogni genere.
Quindi, qual è la risposta? Lasciare di nuovo la Polonia? Non tornare mai più?
Al momento non c’è alcun progetto per vedere un altro round polacco nel WRC. La gara tornerà a far parte dell’ERC la prossima stagione.
Ma è giusto? Assolutamente no.
Molti degli appassionati di rally polacchi vivono per questo nostro grande sport e non vedrebbero l’ora di liberarsi di quell’uno, cinque o dieci percento che ha rovinato tutto a tutti la scorsa settimana. Meritano assolutamente un round del Mondiale e poi quelle strade sono davvero qualcosa di incredibile. Vedere le auto saltare, in velocità, al limite è una cosa che non ti stancheresti mai di guardare. È un posto speciale con persone davvero speciali.
Ma il Rally di Polonia tornerà nel WRC?
Non si sa nulla al momento. Di sicuro Noworol ha imparato una lezione ancora più preziosa lo scorso weekend, ma dove ci troveremmo se dovesse accadere il peggio? È una grande decisione da prendere.
Quindi, a quegli idioti, egoisti e senza cervello che hanno ignorato i commissari e hanno deciso di stare dove volevano, congratulazioni. Il danno che avete fatto potrebbe rivelarsi irreparabile.
A coloro che hanno lavorato fino allo sfinimento per far sì che il settimo round di WRC si disputasse in Polonia, grazie. Gran parte del fine settimana è stata il grande evento che speravate sarebbe stato e sapevate sarebbe potuto essere.
Concentriamoci sugli aspetti positivi, sul grande, radioso sorriso di Kalle Rovanperä quando è sceso dalla sua Toyota GR Yaris Rally1 domenica pomeriggio: avete contribuito a rendere tutto questo possibile.