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Lancia ed il ritorno nei rally: la soluzione potrebbe essere una Rally4?

Lancia ha fornito un primo indizio sul ritorno ai rally dopo il rilancio del marchio HF. Manca ancora la conferma ufficiale. Quanto ci sarà di Lancia nel nuovo progetto?

Verso la fine dello scorso anno avevano iniziato a circolare le prime voci su un possibile ritorno di Lancia nei rally: il marchio più vincente nella storia del WRC, con 10 Titoli Costruttori conquistati tra il 1974 ed il 1976, nel 1983, poi negli anni dal 1987 al 1992.

Lancia sta vivendo una rinascita come Marchio automobilistico attraverso il Gruppo Stellantis e, a febbraio, ha lanciato la nuova Ypsilon in versione completamente elettrica.

Foto: Motor1

La Casa italiana ha ora rilanciato il suo marchio HF (“High-Fidelity”, ovvero “Alta fedeltà”), presente sulle vetture che in passato hanno vinto dei titoli, come la Fulvia, la Stratos e la Delta, che gareggiavano sotto le insegne della Squadra Corse HF Lancia.

Foto: Lancia

Il nuovo logo HF apparirà sulle vetture stradali più prestazionali di Lancia, a partire da un’edizione speciale HF della Ypsilon prevista per il 2025.

Parlando del rinnovamento del marchio HF l’Amministratore Delegato di Lancia Luca Napolitano ha fatto intendere che si sta valutando un ritorno ai rally, anche se non è stato definito ancora un piano specifico. Ha spiegato Napolitano:

” In occasione della prima del film Race for Glory sono lieto di svelare il nuovo logo HF, che farà il suo debutto sulla Nuova Lancia Ypsilon HF, prima di essere utilizzato sulle future versioni ad alte prestazioni del Marchio. Dopo la presentazione della Nuova Lancia Ypsilon, la prima vettura della nuova era, oggi facciamo un altro passo avanti nel percorso di rinascita, per sottolineare l’anima radicata del Marchio e il suo impegno a concentrarsi sui modelli che puntano sulle prestazioni “

E quando si è parlato di un possibile ritorno nel mondo dei rally Napolitano ha lasciato la porta aperta:

“ Se torneremo nei rally? Ci stiamo lavorando “

Se Lancia decidesse di tornare nei rally, probabilmente, l’opzione più probabile sarebbe quella della classe Rally4, mentre sarebbe più difficile allestire un programma per una vettura Rally2.

Il gruppo Stellantis ha infatti già due vetture presenti nella classe Rally4: la Peugeot 208 e la Opel Corsa che sono già utilizzate nei rally nazionali e per le quali sono già previsti trofei in Germania, con l’Opel Corsa, ed in Francia con la Peugeot 208.

Entrambe le vetture si basano sulla stessa piattaforma, utilizzando elementi comuni per i principali componenti come motore, cambio e schema delle sospensioni.

Foto: Pirelli Star Rally4

L’esistenza di queste due vetture garantirebbe a Lancia di poter costruire la vettura e dare vita ad un trofeo monomarca semplicemente ”ricarrozzando” le vetture già esistenti, dunque investendo una quantità di denaro infinitamente inferiore rispetto alla realizzazione e allo sviluppo di una Rally2.

Realizzare un monomarca, sul mercato italiano, garantirebbe a Lancia una grande visibilità per il modello Ypsilon, ormai in rampa di lancio, sfruttando una vettura già ampiamente collaudata e affidabile.

I vantaggi che porterebbe questo monomarca sarebbero molteplici: apporre una carrozzeria differente su una vettura già esistente è un vantaggio, ma lo sarebbe anche, e non poco, avere una macchina che non soffrirebbe della competizione con gli altri modelli, grazie al trofeo.

Correndo una contro l’altra, a parità di mezzo, le Ypsilon non avrebbero bisogno di uno sviluppo sfrenato, non avrebbe senso farlo in assenza di competizione con le vetture di altri gruppi. Questo comporterebbe una necessità di budget minore da parte del Gruppo Stellantis, pur garantendosi una vetrina importante perché, per la maggior parte degli appassionati, conterebbe più la presenza del Marchio che il reale coinvolgimento tecnico del marchio torinese.

Realizzare una Rally2, invece, avrebbe poco senso per due motivi sostanziali: per prima cosa il Gruppo Stellantis sta puntando su PSA Motorsport, in particolare Citroen Racing, per la classe Rally2. Sta correndo con la C3 che sta avendo aggiornamenti continui.

Mettere una carrozzeria differente alla Rally2 già esistente, o affiancare un’altra Rally2 alla C3, sfruttando lo stesso pianale e le stesse componenti avrebbe poco senso, così come avrebbe poco senso, e richiederebbe un grandissimo budget, realizzarne una nuova, svilupparla per poi competere contro vetture performanti e collaudate come la Skoda Fabia RS Rally2, la Hyundai i20 N Rally2, la Toyota GR Yaris Rally2 e la Ford Fiesta Rally2.

Il ritorno di Lancia, in quel caso, farebbe scalpore eccome, ma poi le prestazioni e la comparazione con le altre vetture si trasformerebbero in una potenziale arma a doppio taglio. Qualora la vettura non fosse all’altezza delle aspettative sarebbe un investimento difficile da giustificare e, forse, il peggior modo per cercare di far rivivere un Marchio che ha fatto la storia dell’automobilismo italiano nel secolo scorso e del motorsport.

Insomma le possibilità che Lancia possa rientrare nei rally non sono nulle. Anzi. Però, se Lancia dovesse tornare nei rally, almeno a breve termine, sarebbe solo con un vestito diverso sopra il “corpo” di un’altra vettura.

Certo, sarebbe un vestito appariscente, bramato e osannato soprattutto dagli appassionati. Ma quanto ci sarebbe di Lancia?

Fonte: Motorsport.com
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