Dakar 2024: The Grand Final. Carlos Sainz vince la sua quarta Dakar, Brabec vince tra le moto – Risultati e analisi Tappa 12
Ultimo giorno da incorniciare per Audi che lascia la Dakar da vincitrice. Sainz porta a casa la sua quarta Dakar con quattro marchi diversi. Brabec vince la categoria moto.
Siamo arrivati all’epilogo, siamo pronti per l’ultimo ballo, oggi si chiude la 46esima edizione della Dakar.
Abbiamo iniziato 15 giorni fa, e le premesse della gara che stava per iniziare erano completamente diverse da com’è andata a finire.
È rimasto immutato invece quello che questa competizione ha saputo donarci anche quest’anno, ossia le storie.
Storie di persone, di estranei che rincorrono i propri sogni facendo sacrifici. Storie di uomini e donne diversi che corrono sotto lo stesso cielo e dormono nello stesso bivacco, aiutandosi e condividendo i valori della sportività.
Storie diverse, di ogni tipo di caratura, ed è proprio questo il bello della Dakar perchè passeggiando per il bivacco ci possiamo imbattere nei sogni di Carlos Sainz che lavora duro per diventare campione con la sua Audi da 10 milioni di euro, così come troviamo invece i sogni di Tiziano Internò, che lavora ogni anno per poter partecipare e finire la gara con la sua moto nella categoria Original.
Le storie però non sono sempre a lieto fine e in questa giornata di celebrazione della vittoria noi vogliamo celebrare una persona che purtroppo la sua battaglia non l’ha vinta.
Tutta la redazione di Rallyssimo ci tiene a dedicare un ultimo pensiero alla famiglia e a chiunque abbia voluto bene ad un pilota che si è spento mentre scriveva la sua storia, lasciando una cicatrice immensa sulle pagine di quella della Dakar.
Ciao Carles.
AUTO:
Audi dedica il proprio canto del cigno alla Dakar.
Nell’ultima tappa Carlos Sainz sancisce la sua quarta vittoria con quattro marchi diversi in questa competizione.
Dopo Volkswagen, Mini e Peugeot ora il pilota spagnolo chiude l’era dakariana di Audi con una vittoria tanto desiderata quanto inaspettata all’inizio della competizione.
Sainz conquista la 46esima edizione del rally raid più duro del mondo, dopo 12 tappe perfette, trovando il giusto connubio tra auto, equipaggio e team.
” Significa molto per me, e anche entrare nella storia con questo tipo di auto mi rende molto felice per Audi, con l’ultima vettura che abbiamo avuto, un proiettile, ce l’abbiamo fatta, e sono felicissimo, dobbiamo ringraziarli per la loro fiducia, questo è quanto “
Il diretto rivale dello spagnolo, Sebastien Loeb, dimostra che Prodrive deve ancora lavorare molto per poter competere con vetture come Toyota o Audi che danno ai propri piloti la certezza di non incappare in inutili perdite di tempo o ritiri anticipati.
Il francese arriva terzo alle spalle di un incredibile Guillaume De Mevius che alla prima partecipazione nella categoria Ultimate regala ad Overdrive un secondo posto che lascia ben sperare per un futuro roseo.
Il quarto posto invece viene conquistato da Guerlain Chicherit che con la sua Toyota, sempre di Overdrive, ha brillato nella seconda metà della competizione, riuscendo a vincere due tappe e arrivando a ridosso di un podio che fino all’ultimo è stato in ballo.
Overdrive quindi festeggia anche senza il pupillo Al Rajhi che ha dovuto ritirarsi dopo aver distrutto la sua auto durante la tappa Marathon.
Tra gli italiani in gara Andrea Schiumarini e Andrea Succi chiudono la loro Dakar in una onestissima 24esima posizione, Eugenio Amos e Paolo Ceci purtroppo finiscono la loro bellissima Dakar con un incidente che li ha costretti al ritiro.
CLASSIFICA FINALE AUTO:
1 – CARLOS SAINZ – LUCAS CRUZ / TEAM AUDI SPORT
2 – GUILLAUME DE MEVIUS – XAVIER PANSERI / OVERDRIVE RACING
3 – SEBASTIEN LOEB – FABIAN LURQUIN / BRX
4 – GUERLAIN CHICHERIT – ALEX WIINOCQ / OVERDRIVE RACING
5 – MARTIN PROKOP – VIKTOR CHYTKA / ORLEN JIPOCAR TEAM
6 – GUY DAVID BOTTERILL – BRETT CUMMINGS / TOYOTA GAZOO RACING
7 – GINIEL DE VILLIERS – DENNIS MURPHY / TOYOTA GAZOO RACING
8 – BENEDIKTAS VANAGAS – KULDAR SIKK / TOYOTA GAZOO RACING BALTICS
9 – LUCAS MORAES – ARMAND MONLEON / TOYOTA GAZOO RACING
10 – MATHIEU SERRADORI – LOIC MINAUDIER / CENTURY FACTORY RACING
MOTO:
Ricky Brabec riesce nella sua impresa e vince la sua seconda Dakar, dopo quella arrivata nel 2020.
Lo statunitense, con oltre dieci minuti di vantaggio sul suo diretto rivale Ross Branch, ha dovuto solamente controllare la gara, arrivando settimo a 3 minuti e mezzo da Kevin Benavides, oggi vincitore di tappa.
Ross Branch secondo in classifica generale conquista uno storico podio per la neonata casa indiana Hero, risultando l’avversario più pericoloso per la casa nipponica che piazza una doppietta sul podio finale con Van Beveren terzo.
I due piloti di punta di KTM, Kevin Benavides e Toby Price riescono nell’impresa di conquistare gli ultimi due posti disponibili in top 5, superando il Chileno Cornejo che nonostante le 3 vittorie di tappa, paga i problemi occorsi alla sua moto e scivola al 6 posto del ranking generale.
La categoria Original By Motul viene vinta dall’austriaco Tobias Ebster che si è piazzato 20° nella classifica assoluta.
Sempre nella categoria Original vediamo i 3 italiani rimasti in gara, tra cui troviamo Gioele Meoni che alla sua prima Dakar si piazza 47esimo, Internò di Rally POV 70esimo e Cesare Zacchetti al 79esimo posto con la sua Kove.
CLASSIFICA FINALE MOTO:
1 – RICKY BRABEC / MONSTER ENERGY HONDA TEAM
2 – ROSS BRANCH / HERO MOTORSPORT TEAM RALLY
3 – ADRIEN VAN BEVEREN / MONSTER ENERGY HONDA TEAM
4 – KEVIN BENAVIDES / RED BULL KTM FACTORY RACING
5 – TOBY PRICE / RED BULL KTM FACTORY RACING
6 – JOSE IGNACIO CORNEJO / MONSTER ENERGY HONDA TEAM
7 – LUCIANO BENAVIDES / HUSQVARNA FACTORY RACING
8 – DANIEL SANDERS / RED BULL GASGAS FACTORY RACING
9 – STEFAN SVITKO / SLOVNAFT RALLY TEAM
10 – MARTIN MICHEK / ORION MOTO RACING GROUP
Per Rallyssimo la Dakar non si è conclusa qui, nei prossimi giorni ci prenderemo uno spazio in cui racconteremo dieci storie degne di nota direttamente da questa Dakar appena conclusa.
Chiudiamo qui questa maratona che ha “invaso” la nostra quotidianità per 15 giorni, prendendoci qualche giorno di pausa per ricominciare a parlare di sabbia e dune quando la nostalgia inizierà a farsi sentire.
photo credits: Red Bull Content Pool – Dakar.com