Sarà stata davvero una buona idea togliere il Monte da Monte Carlo?
Il primo round del WRC, il mitico Rally di Monte-Carlo, quest'anno si sposterà dal Principato a Gap, tornando nella città che ha accolto il circus dal 2014 al 2021
Mentre la decisione di spostare il parco assistenza è dovuta principalmente alla mancanza di spazi disponibili a Monaco, la migrazione a nord potrebbe portare più possibilità di avere neve e ghiaccio al Monte.
Ma spostare la base del Monte da Monte Carlo a Gap porterà a toccare il Principato solo durante la cerimonia di partenza e di arrivo dell’evento.
Quindi sarà stata una scelta azzeccata?
Per avere condizioni “stile” Monte bisogna allontanarsi da Monte Carlo
Ciò che rende il Rally di Monte-Carlo una sfida unica, quello che tutti conosciamo e amiamo, è l’imprevedibilità e la variabilità delle condizioni delle speciali, dovute soltanto ad una cosa: il meteo.
La neve e le temperature gelide sono ciò per cui gli organizzatori dell’evento stanno incrociando le dita, per avere le condizioni ideali di un “classico” Monte.
Le condizioni a Gap, almeno in questo momento, sono ideali per avere prove innevate e ghiacciate, il che significa che la scelta degli pneumatici e dei setup saranno fondamentali e aggiungeranno un enorme tocco di suspense al rally, per non parlare delle abilità di guida e strategia che dovrà avere il pilota.
Ma il tempo non è l’unico motivo per cui spostarsi a Gap è un aspetto positivo.
Con il parco assistenza situato così vicino alle speciali di venerdì e sabato, i trasferimenti saranno molto più brevi nei due giorni principali dell’evento. Questo è un bel vantaggio per piloti, team e appassionati che seguiranno la gara.
Ma Gap non è Monte Carlo!
Non avere il parco assistenza in uno dei luoghi più esclusivi e glamour del pianeta è una grave perdita.
Non si potranno ammirare supercar parcheggiate in Casino Square, sorseggiare una cioccolata calda al Café de Paris, si potrebbero avere difficoltà per una birra o una cena dopo le otto o le nove di sera a Gap, ben lontana dalla “movida” di Monte Carlo, dove la festa inizia proprio a quell’ora.
Portare il parco assistenza lontano dal porto di Monaco non dà agli appassionati alcun motivo per visitarlo nei giorni del rally, quindi l’atmosfera nel Principato sarà quasi inesistente durante uno dei suoi eventi più importanti. Con le squadre spostate a Gap anche i festeggiamenti per la vittoria a Monte Carlo saranno limitati, con la maggior parte della squadra che rimarrà in parco assistenza per i lavori finali.
In termini di prove speciali e percorso è assolutamente possibile organizzare il rally fuori Monaco, se gli organizzatori lo desiderano, ma se la base del rally tornasse a Monte Carlo, in futuro, si potrebbe organizzare qualcosa che non si vede nel WRC dal 2008: una superspeciale intorno al porto di Monaco. Chi non vorrebbe vederla?
Quindi: qual è la soluzione migliore?
L’edizione di quest’anno sarà molto simile a quella del 2020, con la partenza cerimoniale a Monaco il giovedì, lo spostamento a Gap per tre giorni, per poi tornare a Monte Carlo per una service remota la domenica mattina e la conclusione, con la cerimonia di premiazione, la domenica pomeriggio.
Quell’anno abbiamo potuto vedere prove con neve e ghiaccio, più di quanto se ne fosse visto nelle due edizioni precedenti, e scene storiche come quella in cui l’allora capo del team Hyundai, Andrea Adamo, abbracciava il vincitore Thierry Neuville sul lungomare di Monaco.
Le condizioni invernali e il glamour di Monte Carlo sono entrambi cruciali per un “vero” Monte. Anche se il trasferimento di quest’anno a Gap potrebbe essere solo temporaneo, potrebbe fornire il meglio di entrambe le soluzioni, proprio come l’evento di quattro anni fa.
Con abbastanza neve nelle Hautes-Alpes per rendere fondamentale la scelta degli pneumatici, del setup e delle strategie ed il giusto tempo da trascorrere a Monte Carlo per assorbirne la storia e il prestigio, il Monte 2024 potrebbe essere il compromesso perfetto.