Alex Fiorio: “I rally di oggi? Una passeggiata sprint…”
L'ex vicecampione del mondo 1989 è protagonista di tanti bei racconti e non manca di esprimere il suo parere sui rally di oggi...
Sono tante le informazioni e gli aneddoti sui rally che ogni giorno vengono “a galla” grazie ai social media. L’attenzione maggiore da parte degli appassionati viene rivolta a quei racconti dell’epoca d’oro dei rally e quindi sono i protagonisti di quei tempi ad essere tra i più seguiti ed ascoltati.
In Italia, da un po’ di tempo a questa parte, uno dei piloti più seguiti è Alex Fiorio che ha iniziato un percorso sempre più generoso di contenuti, tra i suoi profili Instagram e TikTok in particolar modo. Contenuti con pochissimi filtri e strapieni di dettagli che si lasciano ascoltare con moltissimo piacere e mostrano anche i lati più particolari e peculiari dei rally di quegli anni.
Si va dai racconti di gare epiche fino ai consigli di guida, passando per opinioni sulle gare moderne da parte di una personalità che ha macinato tanti chilometri e “respirato” rally per tutta la propria vita.
Ed è proprio in uno di questi frangenti che Alex ha espresso pareri piuttosto decisi sui rally moderni, col supporto di alcuni numeri che messi a paragone con l’attualità risultano impietosi:
3Il Safari Rally era lungo 6500 km. Avete idea di quanti siano 6500 km? Non eri mai tranquillo, eri sempre in prova speciale a pieno ritmo e finivi sempre in ritardo per via di quei matati (ndr. il nome esatto è matatu), i bus africani stipati di persone che si ribaltavano ogni due per tre, sui dossi. La strada era tutta aperta e quindi alla fine vinceva chi accumulava meno ritardo.Si parla in questi giorni di gare lunghe…ma quale lunghe! Nel mondiale oggi se ne fanno 350 di km, quando ne fanno tanti, mentre nell’italiano lasciamo perdere perché ne fanno un terzo…queste non sono più gare, queste sono passeggiate sprint….”
Di certo non una rivelazione ma, un ulteriore conferma di un cambiamento che fatica ad essere assorbito e a cui la federazione internazionale fatica a far fronte. E intanto sempre più appassionati guardano altrove.