Mathieu Baumel “Vincere la Dakar sarà sempre il nostro punto di riferimento “
Il navigatore francese racconta in esclusiva per Rallyssimo quali sono le sensazioni dopo il primo giorno di gara con il nuovo team e ci parla dei progetti per il futuro
Quando si parla di rally, i riflettori vengono puntati spesso su un solo componente dell’equipaggio, specie quando si ha a che fare con un pilota carismatico e leggendario come Nasser Al Attiyah. Se però spostiamo il nostro sguardo e prestiamo attenzione ai nomi scritti sulla fiancata dell’auto, possiamo notare che da sempre sotto a quello di Al Attiyah è posizionata una bandiera francese con un nome vicino: Mathieu Baumel.
Il protagonista della nostra intervista di oggi è proprio lui, un uomo che i riflettori puntati addosso non li ha spesso, ma che ha contribuito in maniera sostanziale alle importanti imprese sportive nel mondo dei rally raid degli ultimi 15 anni e che continuerà a farlo portando nei bivacchi di tutto il mondo la sua spontaneità e umiltà.
Abbiamo avuto la possibilità di intervistare Mathieu Baumel il giorno d’esordio in gara con la Hunter Prodrive, auto con cui correranno durante tutta la stagione 2024.
Ciao Mathieu,
oggi (ndr.ieri) è il primo giorno di gara su un’auto nuova.
Quali sono le sensazioni sul nuovo veicolo e come hai vissuto questo cambio di squadra?
Devo ammettere che non è mai facile il passaggio ad un nuovo team, come non è facile iniziare una stagione con un veicolo completamente nuovo. La cosa positiva è che abbiamo trovato il feeling con l’auto quasi subito. Ci ha dato buone impressioni e già dopo pochi km nelle nostre facce era stampato un sorriso soddisfatto.
Avete notato qualche differenza importante rispetto alla vostra vecchia Toyota Hilux?
Come già detto abbiamo trovato subito confidenza con l’auto, ma per capire bene cosa può darci a differenza della hilux ci vorranno sicuramente molti più km di guida. Certamente abbiamo un auto molto potente, capiremo in futuro cosa la macchina sarà in grado di darci usandola al 100%.
Il predominio nei rally raid negli ultimi anni è abbastanza evidente, avete mai pensato di correre in altre categorie o continuerete a gareggiare sempre in questo settore cercando di scrivere la storia più di quanto avete già fatto?
Abbiamo corso in passato durante alcuni eventi WRC, abbiamo vinto il campionato del mondo WRC2 nel 2015. Corriamo ogni anno nel Middle East Rally Campionship con un’R5 e abbiamo partecipato al Baja 1000 in messico, oltre ai vari rally raid a cui prendiamo parte, compresa la Dakar. Abbiamo fatto moltissime cose raggiungendo dei buoni piazzamenti, possiamo dichiararci soddisfatti e continuiamo ad avere la motivazione per continuare a scrivere la storia.
Come sta andando invece questo rally? Che sensazioni vi danno il tracciato e le persone del Baja di Portalegre?
E’ sempre bello competere qui in portogallo. C’è moltissimo pubblico ovunque e questo è incredibile.Le tappe sono molto impegnative, e diciamo che la pioggia come quella di questi giorni rende tutto ancora più intrigante.
Ultima domanda.
Questa è una cosa che mi sono sempre domandato riguardo ai protagonisti delle gare nel deserto: personalmente dai più importanza a vincere la Dakar o un mondiale W2RC?
Il Dakar Rally è stato, è e sarà sempre il nostro punto di riferimento!
Photocredits: Redbull Content Pool, Fast n’media