WRC Rally Finland – Elfyn Evans e Scott Martin vincono in Finlandia davanti a Neuville
Per il gallese ed il belga una buona iniezione di punti nella gara dove Rovanpera si è fermato
Aveva già vinto nel 2021 ma, prima dell’inizio del rally, Elfyn Evans non era certo tra i favoriti per la vittoria finale. Tutti parlavano di Rovanpera, di Tanak e di Lappi, ma tutti e tre questi piloti si sono auto-eliminati nelle battute iniziali, lasciando il solo Neuville a tentare l’attacco alla vetta.
Attacco che si è rivelato impossibile da portare a segno per velocità e la consistenza di Evans che non è mai sembrato in difficoltà e si è permesso anche di portare a casa i 5 punti della power stage e limare il ritardo in classifica da Rovanpera fino a 25 punti. Tanti, certo, ma meno di quelli che appunto ha totalizzato Evans oggi.
Il campionato è riaperto anche per Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe. Thierry ha spremuto il massimo da una i20 chiaramente non all’altezza della Yaris Rally 1. Con 22 punti anche lui si avvicina a Rovanpera, anche se le sue chance ci sembrano più legate ad eventuali disavventure dei piloti Toyota piuttosto che alle sue prestazioni, proprio per quel divario di vettura che ci sembra evidente a occhio nudo.
Terzo un raggiante Takamoto Katsuta, di casa a Jyvaskyla e al suo primo podio in un rally mondiale europeo. Il simpatico pilota giapponese ha ben figurato per tutta la gara, a partire dal primo giorno quando tutti i “big” erano ancora in gioco. Per lui anche 2 punti in power stage.
Quarto e quindi Teemu Suninen e Jari-Matti Latvala. Una buona gara per entrambi: per Teemu, al quale era stato chiesto di portare la macchina al traguardo senza far danni e per Jari-Matti che avrebbe sicuramente voluto guidare per altre 10 speciali. Terzo posto in power stage per Suninen e 1 punto extra anche per il player-manager Latvala.
Di seguito la classifica aggiornata
In WRC2 vince la giovane promessa Sami Pajari, davanti a Fourmaux, Gyrazin e Mikkelsen. Quest’ultimo con il quarto posto e i punti della power stage balza al comando della classifica mondiale, davanti a Rossel e allo stesso Pajari.