Bella e impossibile: tutti i problemi della Peugeot 307 WRC in un video
Nata essere la degna sostituta della 206, finì nel dimenticatoio dopo due stagioni e solo tre vittorie
Il bello di frequentare gruppi di discussione pieno di appassionati, oltre alle ore ed ore di confronto, è che si possono trovare persone dalla passione sconfinata in grado di trovare contenuti bellissimi e ricchi di informazioni.
Uno di questi è sicuramente il gruppo Telegram degli amici di Service Park da cui esce questo bel riassunto di una macchina dal grande fascino e pochissimi risultati.
Stiamo parlando della Peugeot 307 WRC, sfortunata erede del “proiettile d’argento” 206 WRC, una delle macchine più vincenti dei rally moderni a cavallo degli anni 2000.
Una vettura “imposta” dalle regole del Motorsport come strumento di marketing la 307, con quella linea allungata figlia della derivazione dalla Coupè Cabriolet a sporcare un’aerodinamica pressoché perfetta della sua predecessora.
La stagione 2003 aveva visto tornare Subaru tornare in vetta al mondiale e per il 2004 c’era tutta la voglia di rivalsa, con una macchina nuova e con uno dei migliori piloti, Marcus Gronholm, che male aveva digerito la sesta posizione nel mondiale in cui avrebbe dovuto difendere il titolo mondiale.
Problemi su problemi e tanta fragilità mai nascosta da Marcus Gronholm e Harri Rovanpera: “Power steering”, “Clutch”, “Gearbox” sono le parole più ricorrenti in questo video che riassume alla perfezione tutta la debolezza di un progetto molto ambizioso e poco riuscito.
Due stagioni da ufficiale, tre vittorie (sempre con Gronholm – Rautiainen in Finaldia due volte e in Giappone), 32 podi e 236 punti, per poi passare al mercato dei privati e molto rapidamente nel dimenticatoio delle macchine che tanto avrebbero voluto senza riuscire.