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Rallye du Maroc – Loeb si rifà dopo la debacle di ieri. Al-Attiyah sprofonda

Tripletta della Bahrain Raid Xtreme. Le Audi nella categoria open sono le uniche a tenere il passo di Loeb

Un grande campione lo si vede da come si rialza dalle difficoltà e quest’ennesima impresa di Sébastien Loeb ne è la conferma. Il cannibale dopo una giornata difficilissima ieri dove penalità, rotture e forature gli erano costate oltre venti minuti, si rifà con una prova strepitosa. Parte cauto Loeb nei primi due intermedi dove lascia sfogare il compagno di marca Guerlain Chicherit. Una volta superato l’ottantasettesimo chilometro però cambia marcia e continua a guadagnare sul resto del gruppo. A fine giornata il primo degli inseguitori è il suo compagno di squadra Orlando Terranova con ben 10’15” di distacco. L’argentino fa tesoro di tutta la sua esperienza e riesce nell’ultima novantina di chilometri a sopravanzare un ottimo Chicherit. Dal canto suo il francese della GCK Motorsport è autore di una splendida performance a dimostrazione che sul mezzo adeguato la classe non manca.

Il rally-raid è sempre pieno di sorprese. Le Toyota che ieri avevano stupito, oggi invece pagano dazio. Al-Rajhi perde oltre 33 minuti e si ritrova così da leader della generale in quarta posizione dietro alle tre Hunter di Loeb, Terranova e Chicherit. Va peggio ad Al-Attiyah che fora per ben tre volte ed è costretto ad aspettare il compagno di squadra Jan Cruz Yacopini che gli faccia assistenza. Il qatariota si ritrova a fine giornata a patire un distacco di 53’58” che lo catapulta in settima posizione nella generale con più di mezz’ora di distacco da Loeb. A tenere alta la bandiera di casa Toyota quindi ci pensano i piloti della Overdrive Racing. L’olandese Van Loon si classifica quarto e l’argentino Yacopini quinto a pochi secondi l’uno dall’altro ma con oltre 24 minuti di ritardo dal leader di giornata. Yacopini, dopo avere aiutato Al-Attiyah si trova comunque in quinta posizione assoluta davanti a Martin Prokop e allo stesso Nasser.

Le tre Audi che fanno categoria a parte perché corrono già con specifiche 2023 continuano a ben figurare. Carlos Sainz ha ottenuto un tempo di soli 5 minuti superiore a quello della sorprendente prestazione di Loeb. Più staccati Peterhansel e Ekström che accumulano un distacco rispettivamente di 8’52” e 11’09” da Sainz. Se lo spagnolo corresse nella stessa categoria delle T1+ sarebbe in testa con circa venti minuti di distacco su Loeb, cioè circa il tempo che l’alsaziano ha perso ieri con la rottura del braccetto. Continuando il paragone tra la categoria Open delle elettriche Audi e la T1 delle Hunter a biocarburante notiamo quanto siano esigui i distacchi nelle posizioni da podio. Le due Hunter di Loeb e Terranova sono staccate tra loro di appena otto secondi e il loro tempo complessivo è di 6 ore e 57 minuti circa. Le due Audi di Peterhasel ed Ekström invece hanno un tempo totale di 6h59’ e 7h00’. Il francese Chicherit è a 7h01’ mentre Al-Rajhi con la Toyota è a 7h07’ circa. Nel Rally-raid, con tappe da oltre 300 chilometri al giorno, dieci minuti sono un nulla e in questo fazzoletto troviamo ben sei piloti di tre case costruttrice diverse. Se i valori in campo rimangono gli stessi e se è vero che il rally del Marocco è il miglior test per la Dakar ci aspetta una Dakar 2023 combattutissima!

Domani la carovana affronterà un loop da Laâyoune a Laâyoune di 324 chilometri che porterà i corridori a toccare il punto più a sud di questa edizione 2022 del Rally du Maroc.

Photo credit: RedBull content pool
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