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Pavé, strade abrasive ma scivolose: la sfida di Pirelli in Belgio

La scelta principale ricade sulle Hard ma le Soft saranno un’alternativa da tenere in considerazione, soprattutto nei secondi passaggi con strade sporche

Le strette stradine belghe rappresentano una sfida unica nel loro genere per il fornitore unico di pneumatici Pirelli. Da un lato la difficoltà è rappresentata dall’asfalto abrasivo. Dall’altro, lo stesso asfalto risulta essere molto scivoloso soprattutto in caso di pioggia. A tutto questo bisogna aggiungerci il pavé, terreno protagonista nelle grandi classiche del ciclismo ma meno frequente nei rally. Addirittura, la power stage, Kemmelberg, sarà corsa sul ciottolato e questo renderà l’auto estremamente complicata da controllare. La gomma per forza di cose subirà sollecitazioni maggiori e sarà posta a un maggiore surriscaldamento. Sommiamoci il fatto che i secondi passaggi nelle prove speciali saranno particolarmente ricchi di fango a causa della terra portata in strada nella tornata precedente e otteniamo una varietà di strategie di gomme infinita.

Pirelli si presenterà ad Ypres con tre mescole differenti per far fronte a tutte le necessità dei piloti. Saranno presenti le Hard (P Zero RA WRC HA), le Soft (P Zero WRC SA) e ovviamente le Cinturato da bagnato (Cinturato RWB).

Per la massima categoria il maggior peso delle nuove vetture rispetto all’anno precedente potrebbe giocare un ruolo fondamentale per le forature. A supporto dei big del mondiale, la casa milanese, porta in Belgio ben 750 pneumatici. Ogni pilota avrà a disposizione 28 Hard, 22 Soft e 12 Cinturato. Tra queste ne potrà scegliere solamente 28 per tutto l’evento incluso lo shakedown. Dai numeri si evince come la situazione tra mescola dura e morbida sia equilibrata proprio a causa di questo continuo alternarsi di grip e di superfici degli asfalti belgi.

Le altre categorie avranno a disposizione 2300 gomme complessive. Ogni equipaggio sceglierà 26 pneumatici tra le 26 Hard (P Zero RA5), le 18 Soft (P Zero RA7+) e le 12 Wet (Cinturato RWB/RW1).

Queste le parole del rally activity manager, Terenzio Testoni:

Il Rally del Belgio, grazie anche all’imprevedibilità del meteo e alla varietà di condizioni, offre molte possibilità di strategia e di scelta gomma ai team. C’è da aspettarsi un notevole peggioramento delle condizioni nei secondi passaggi, considerato che la superfice dell’asfalto tende a diventare sempre più sporca vettura dopo vettura. I sanpietrini, ben noti ai ciclisti di tutti il mondo, presenti in un paio di prove costituiranno un’ulteriore sfida, soprattutto in caso di fondo umido o addirittura bagnato. Le gomme saranno messe sotto stress anche da alcune curve strette, spesso precedute da forti frenate

Per meglio gestire queste difficili condizioni bisogna conoscere bene gli asfalti e i sanpietrini belgi. Il grande favorito, nonché il più atteso per la vittoria è sicuramente il pilota di casa Thierry Neuville che qui vinse l’anno scorso. La concorrenza è però agguerritissima. Ott Tänak viene da una galvanizzante vittoria in Finlandia e Kalle Rovanperä sembra aver preso le misure su qualsiasi tipo di terreno. Basti pensare alla vittoria in Croazia su strade che nell’ultima giornata erano tutt’altro che pulita. Da non sottovalutare anche Craig Breen che su questo tipo di superfici si trova molto a suo agio.

Ci aspetta un Rally di Ypres sicuramente scoppiettante!

 

Photo credit: wrc.com
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