Le power stage con i distacchi più grandi del WRC
Kalle Rovanpera in Estonia si è ritagliato un posto in questa speciale classifica, infliggendo 22.5 secondi al secondo pilota più veloce, Evans.
Il Rally Estonia si è trasformato nell’ennesima dimostrazione di forza e di talento di Kalle Rovanpera ma, durante la sua cavalcata trionfale dell’ultimo giorno, potrebbe essere passato in secondo piano il gigantesco vantaggio con cui ha chiuso la power stage davanti a Evans. In soli 16 km dell’ultima speciale, il finlandese ha dato oltre 22 secondi al compagno di squadra. Un distacco che spesso troviamo tra il primo e il secondo alla fine di un intero rally.
Ai colleghi di DirtFish non è sfuggito questo particolare e hanno ben pensato di andare a vedere quali sono stati i distacchi maggiori in una power stage, in modo da capire se Rovanpera avesse battuto anche questo record. Ecco la classifica dei 6 maggiori distacchi in power stage da quando questa è stata introdotta.
Acropolis Rally, 2013
Sébastien Ogier batte Evgeny Novikov di 9.9s
Dopo tre tappe sembrava che Evgeny Novikov di M-Sport Ford stesse per dominare l’Acropoli. Aveva accumulato un vantaggio di 39,1 secondi su Jari-Matti Latvala, che guidava la Polo, vettura solitamente dominante, ma poi nella tappa successiva ha colpito una roccia e ha perso quattro minuti e mezzo (non una novità per il veloce e incostante pilota russo)
Con un’auto riparata, si è ripreso vincendo le SS8 e le SS9, risalendo al nono posto e arrivando alla power stage a 18,7 secondi dall’ottavo posto. I piloti hanno corso con cautela sui lunghi 18,73 km di sterrato di Loutraki, soprattutto quelli che non avevano niente da chiedere alla classifica e Sébastien Ogier era uno di loro.
Ritiratosi a metà della tappa di apertura per problemi elettrici, è rimasto fuori gioco fino al giorno successivo ed è stato rapido a rientrare nella top 10. La vittoria nella power stage avrebbe quadruplicato il suo bottino di punti del rally, da 1 a 4, e ci è riuscito con un vantaggio di ben 9,9 secondi sull’altrettanto affamato Novikov, a sua volta miglior pilota Ford con 11,1 secondi, ma solo 3,5 secondi più veloce di Mikko Hirvonen, che aveva inseguito per l’ottavo posto.
Rally Argentina, 2015
Ogier batte Dani Sordo di 9.9s
La famosa tappa El Condor è una delle più insidiose e tende ad aumentare i distacchi alla fine dei rally piuttosto che a chiuderli. Di conseguenza, compare più volte in questa classifica.
Nel 2015, Ogier aveva vinto i primi tre rally della stagione, ma in Argentina si è trovato nella condizione di dover attaccare la tappa finale perché, proprio come in Grecia due anni prima, era stato costretto al ritiro anticipato.
Questa volta la sua uscita di scena è avvenuta nella SS2, a causa di un problema all’iniettore del carburante, e quando è tornato in azione ha subito un guasto al servosterzo. Questo non ha fatto altro che rendere Ogier ancora più affamato di conquistare tutti e tre i punti per la vittoria nella power stage, soprattutto in un fine settimana in cui anche i suoi compagni di squadra della Volkswagen avevano avuto problemi alla vettura. Ha così ottenuto un tempo di 9,9 secondi migliore a quello del secondo classificato, Dani Sordo.
Tutta l’attenzione era però rivolta al pilota che ha ottenuto il quinto tempo, Kris Meeke della Citroën, che ha conquistato la sua prima vittoria in un evento WRC.
Rally Argentina, 2014
Ogier batte Mikko Hirvonen di 10.5s
Non c’era nulla in gioco per Ogier o per il secondo pilota più veloce Mikko Hirvonen nel passaggio finale del rally attraverso El Condor nel 2014, dato che il campione del mondo in carica era a 1m37,5s dal compagno di squadra Latvala, leader del rally, e Hirvonen era ben distante, in nona posizione assoluta. Ogier, leader della classifica, non è riuscito a ottenere il miglior tempo in prova dal giorno di apertura del rally.
Se Latvala ha dichiarato che la corsa al titolo non era già decisa dopo cinque rally quando ha tagliato il traguardo per aggiudicarsi la vittoria, Ogier ha fatto la controprova quando ha completato la power stage 10,5 secondi più velocemente di chiunque altro. All’epoca, si trattò della più grande vittoria di sempre in power stage.
Rally Argentina, 2016
Hayden Paddon batte Dani Sordo di 11.2s
Qual è il modo migliore per assicurarsi la prima vittoria nel WRC? Che ne dite di battere i migliori piloti del mondo con un vantaggio di 11,2 secondi su appena 16km?
E sapete cosa rende il tutto ancora più drammatico? Lo stesso pilota aveva perso 19,6s dal il suo rivale più vicino nella prova precedente e si era presentato alla power stage con soli 2,6s di vantaggio. Per questo il Rally Argentina 2016 è un classico dei rally moderni.
Hayden Paddon aveva ottenuto due podi nel WRC prima dell’Argentina e ha concluso la prima tappa del rally a 11,4s dal leader Latvala.
Ma nella frazione finale Paddon era comodamente in testa, con oltre otto secondi, e attraverso le curve e i tornanti di una delle tappe più famose dell’emisfero meridionale era più veloce di 11,2 secondi rispetto al compagno di squadra Hyundai Dani Sordo e di 11,7 secondi rispetto a Ogier. Una vittoria inaugurale nel WRC, un punteggio perfetto e una prestazione assolutamente indimenticabile che ha messo il Kiwi sotto i riflettori della Hyundai proprio quando la forma del leader del team Thierry Neuville era calata. Il mondo attende ancora l’opportunità di vedere una seconda vittoria di Paddon…
Rally Estonia, 2022
Rovanperä batte Evans di 22.5s
Oggi una vittoria in power stage vale cinque punti anziché tre, il che rende ancora più importante prepararsi bene per la tappa finale di ogni rally. Ciò può significare trattare il primo passaggio in una power stage come una ricognizione ad alta velocità la domenica mattina, o curare le gomme nelle tappe precedenti per garantire la massima aderenza possibile per gli ultimi chilometri dell’evento – o semplicemente giocarti il tutto per tutto, come direbbe Craig Breen, e attaccare il più duramente possibile.
Lo scorso fine settimana sembrava che Rovanperä avesse adottato questo approccio finale quando una forte pioggia si è abbattuta su Kambja, rendendo i livelli di aderenza incoerenti e riempiendo d’acqua i solchi che hanno provocato momenti di aquaplaning per diversi piloti. Andreas Mikkelsen, che aveva affrontato la tappa per primo prima che iniziasse a piovere, è stato il terzo più veloce con la sua Škoda Fabia in versione Rally2.
Il risultato, in condizioni di scarsa aderenza, è stato una vittoria colossale di 22,5 secondi per Rovanperä sul compagno di squadra della Toyota Evans, il che significa che la vittoria del rally è stata conquistata con un enorme vantaggio di 1m00,9s. E in uno scontro diretto, i due hanno corso uno dopo l’altro nell’ordine di arrivo.
Mikkelsen è stato quasi altrettanto dominante come vincitore assoluto, dato che ha conquistato i cinque punti powertstage nella classifica WRC2 battendo Teemu Suninen della Hyundai di 22,1s.
Monte Carlo Rally, 2017
Neuville batte Stéphane Lefebvre di 30.1s
Il primo rally dell’ultima generazione di World Rally Car ha ricordato a tutti che quando aumentano la velocità e la spettacolarità delle auto, anche i rally stessi tendono ad aumentare la loro drammaticità. La seconda giornata è iniziata altrettanto ghiacciata ma molto più soleggiata, e Neuville era ancora il pilota da battere nella maggior parte delle tappe, fino a quando non ha urtato il parapetto di un ponte che non aveva nelle sue note sulla prova finale.
La power stage ha finito per essere la sua occasione, dato che la maggior parte dei piloti si è presentata con le gomme sbagliate per una tappa innevata. Molti l’hanno definito incredibile, Evans ha detto che si trattava del “rally più crudele” e alcuni hanno puntato sulla combinazione di pneumatici del pilota Toyota Juho Hänninen come quella da avere. E così Neuville ha affrontato i 13,27 km di prova 55 secondi più veloce di lui e 30,1 secondi più veloce di Stéphane Lefebvre della Citroën.
Ogier ha ottenuto solo l’11° tempo, a 1m56,2s di distanza e più lento di due piloti della R5, ma è stato più che sufficiente per aggiudicarsi la vittoria del rally con 2m15s. Neuville, nonostante l’enfatica vittoria nella power stage, non è riuscito ad avanzare dal suo 15° posto in quanto Oliver Burri era in vantaggio di oltre sette minuti. Ma quei cinque punti sono stati utili perché otto rally dopo, Neuville si è portato a pari merito con Ogier in quella che sarebbe diventata una classica lotta per il titolo.