Seb Ogier torna a parlare di regolamenti
Ultimamente quando si sente nominare il pluricampione mondiale, Seb Ogier, si pensa subito alle polemiche relative al regolamento del mondiale. Ecco che, a breve distanza dal prossimo appuntamento, il Tour de Corse, il francese ospite a Berlino per l’esposizione dedicata al cinquantennale del Motorsport VW, ha ribadito il suo pensiero sulla delicata questione regolamento. Come ben sappiamo, il pilota VW, è stato costretto per tutto l’arco della stagione ad aprire la sessione di gara per ben 2 giorni su 3, condizionando le sue prestazioni nonchè le sue possibilità di vittoria.
Sentiamo le sue parole:
Come ho già ripetuto diverse volte penso che questa regola non sia affatto giusta. Lo dico io, ma lo sanno in tanti.
A breve ci sarà un meeting per parlare dell’argomento e scegliere una strategia adatta. La questione è delicata, ma le soluzioni ci sono e sono molteplici. Per quanto mi riguarda chiedo solo che il regolamento sia più equo per tutti. Sappiamo che avere condizioni uguali in una gara di rally sia impossibile, ma ci sono tante alternative per fare in modo che non sia lo stesso pilota ad aprire le gare per l’80% dei rally stagionali ed essere pesantemente penalizzato. Se scioglieremo questi nodi, il campionato ne guadagnerà sicuramente.
La cosa influenza talmente tanto le gare che è impossibile non parlarne.
Il prossimo appuntamento è a noi favorevole, ma non credo che riusciremo a conquistare il titolo già in Corsica. La priorità resta quella di conquistare il quarto mondiale, ma vogliamo farlo tramite vittorie e non piazzamenti. In Australia, visto l’ordine di partenza, mi sarà impossibile.
Il prossimo anno sarà molto dura. Ci saranno nuovi team, nuovi Costruttori, nuovi giovani piloti in grado già di vincere delle gare, cosa non scontata. L’unico mio desiderio per la prossima stagione è quella di poter lottare ad armi pari con tutti gli altri. Se cambiano le regole le sfide saranno più avvincenti anzichè aver 2 piloti che possono vincere perchè partono decimi o oltre. Alchè vedremo più piloti provarci.