Rally of Nations – Il Messico al comando dopo le prime due speciali. L’italia è terza
Al comando della generale c'è Mads Ostberg, ma il sistema di punteggio premia tra le nazioni i padroni di casa
Ci sono poche cose sicure in una disciplina imprevedibile e piena di imprevisti come il rally: una di queste è sicuramente la cerimonia di apertura del Rally del Messico a Guanajuato.
Per “sicura” intendiamo ovviamente la riuscita dell’evento, la sua certa spettacolarità, la incredibile partecipazione del pubblico. Anche quest’anno, pur mancando nuovamente la validità mondiale, dalle parti di Guanajuato non hanno voluto mancare l’appuntamento con lo show, e gli organizzatori, possiamo dirlo con certezza, non hanno deluso le attese.
Ad aprire le danze, passando per primo sulla pedana di partenza davanti a migliaia di spettatori, è stato Tom Williams, che prima di gettarsi a capofitto nelle stradine di Guanajuato per la caratteristica prova di apertura, ha commentato così:
E’ semplicemente inimmaginabile. Lo so che lo ripetiamo ogni anno, ma l’atmosfera qui è veramente la migliore del mondo. Questo evento deve assolutamente rientrare nel mondiale. Il posto, le prove, la gente….tutto semplicemente fantastico.
Dopo Williams è stata la volta degli idoli locali Benito Guerra e Francisco Name, e c’è solo da immagine che valore può aver raggiunto il livello dei decibel.
Gilles Spitalier, responsabile dell’evento, non ha potuto che congratularsi con i suoi per aver messo di insieme l’ennesimo incredibile show:
La cerimonia di partenza è un punto fondamentale dell’evento. Dobbiamo ringraziare le persone di Guanajuato per averci nuovamente permesso di essere qui e per aver contribuito a creare questa atmosfera. E’ la città più colorata del mondo, ma in questa notte lo diventa ancora di più, aggiungendo ancora più passione. Sentire l’emozione di tutta questa gente è indescrivibile. Il rally è nei nostri cuori e viceversa mettiamo tutto noi stessi in questa gara.
Finiti la cerimonia gli equipaggi si sono subito buttati nei due passaggi sulla Street Stage GTO di circa un chilometro, dove fra i tunnel e i murales il più veloce è stato in entrambi i passaggi Mads Ostberg su Skoda Fabia, che detta quindi il ritmo nella generale.
Nella classifica delle nazioni però sono stati i padroni di casa del Messico a prendere il comando. La classifica per nazioni è infatti determinata dalla somma dei punti che i due equipaggi di ogni nazione totalizzano ad ogni speciale. Questi punti sono determinati da un particolare sistema, visto che non tutti i piloti gareggiano ovviamente con la stessa auto.
I tempo di ogni singolo concorrente viene infatti corretto da un coefficiente determinato dalla vettura che il pilota sta guidando. Il tempo di riferimento, da come abbiamo appreso, è quello delle Rally2, e per tutte le altre vetture sono previsti appunto dei coefficienti per equiparare le prestazioni e convertire il tempo di prova in punteggio.
Succede quindi che l’incredibile performance di Gustavo Uriostegui su Renault Clio unita a quella di Francisco Name su Subaru WRX sia valsa al Team Messico 4 la prima leadership. Segue la Norvegia a 6.5 punti di distacco, con l’Italia terza grazie all’incredibile prestazione di Mabellini con la Clio Rally5.
A sorprendere in negativo è stata per ora la Finlandia, che non è riuscita a mettere a segno nemmeno un punto.
Per oggi sono invece in programma 9 prove speciali, con Mads Ostberg ad aprire le danze. Da segnalare l’assenza di Didier Auriol per motivi personali, che era stato dato invece praticamente per sicuro fra i partenti.