WRC Rally Sweden 2022- Neuville al comando, out Tanak
Il pilota belga riesce ad avere la meglio nella battaglia che coinvolge i due alfieri di casa Toyota. L'ibrido ferma Ott Tanak, costretto al ritiro
Si è da poco conclusa l’ultima prova della prima giornata di gara del Rally Sweden 2022.
Con uno Svezia che finalmente ritrova la neve, dopo due edizioni particolarmente carenti, ad imporsi è il vincitore dell’ edizione 2019, Thierry Neuville.
Il belga dopo un inizio piuttosto calmo nel giro di prove del mattino si è scatenato nelle ultime due prove della giornata riuscendo ad ottenere la momentanea vetta del rally, cercando di riscattare un deludente Rally di Monte-Carlo.
A mettere il fiato sul collo del pilota Hyundai è il finnico Kalle Rovanpera.
Il pilota di punta Toyota, dopo aver dominato le prove della mattinata, ha iniziato a perdere posizioni e secondi preziosi, riuscendo ad agguantare la seconda posizione proprio sull’ultima prova ai danni del proprio compagno di team Elfyn Evans accusando un ritardo di appena 4.3 secondi dal belga.
Gradino più basso del podio virtuale occupato dal compagno di squadra, Elfyn Evans.
Il gallese dopo il giro di prove del mattino ha mostrato il proprio passo, complice un’ottima prestazione sulla PS.4 – Kroksjo 2 e l’ottima posizione di partenza, prendendo la vetta della classifica.
Vetta della classifica mantenuta fino all’ultima prova della giornata dove una strada maggiormente ghiacciata rispetto agli avversari ha penalizzato il pilota gallese relegandolo sul gradino più basso del podio attardato da 7.4 secondi dalla vetta.
Ottima prestazione per il rientrare Esapekka Lappi che riesce ad ottenere la quarta posizione.
Il finnico, nonostante l’assenza dai rally dallo scorso Rally di Finlandia ha mostrato di non aver perso il proprio smalto, lottando sempre per le posizioni di vertice, complice anche la posizione di partenza piuttosto arretrata, fin dalla prima prova della giornata, pagando un ritardo di appena 1.4 secondi dal compagno di team e 6.0 secondi dal gradino più basso del podio.
La battaglia per una posizione di vertice non riguarda solo i primi quattro contendenti perché tra questi si inserisce anche il giovane Oliver Solberg, anche lui in cerca di un riscatto dopo il ritiro al rally Monte-Carlo.
Il giovane figlio d’arte dimostra, nonostante la poca esperienza, di avere l’abilità ed il talento per stare tra i primi, nonostante un uso eccessivo delle gomme sulla penultima prova lo releghi in quinta posizione, staccato di 28.1 secondi dalla vetta.
In sesta posizione e con un distacco piuttosto notevole rispetto al gruppetto di testa è Takamoto Katsuta. Qualche errore di troppo costringono il pilota giapponese a vedere la battaglia serrata per la vittoria da lontano accusando un ritardo di 1:18.9 dalla vetta.
Continua, invece, l’apprendistato per Adrien Fourmaux, alla prima uscita su un rally innevato con una vettura di top-class.
Il pilota francese si limita a non fare errori, cercando di portare la vettura sul palco d’arrivo senza fare danni accusando, però, uno svantaggio di 1:32.9 da Thierry Neuville, occupando la momentanea settima posizione assoluta.
Ottava posizione per l’altro pilota di casa M-Sport Gus Greensmith, che complice alcuni errori, come sulla PS.5, si ritrova ad inseguire la carovana delle Rally1 con un distacco piuttosto significativo di 1:48.1 secondi dopo appena 7 prove speciali.
Nona posizione per l’attuale campione del mondo Andreas Mikkelsen che sfruttando gli errori degli avversari riesce ad ottenere un piazzamento tra i primi dieci con un distacco di 3:08.9 dalla vetta.
Decima posizione per il norvegese Ole Veiby, che dopo un errore sull’ultima prova della serata si ritrova a perdere la nona posizione assoluta e la leadership di WRC2 con appena 4.1 secondi di ritardo dal connazionale e 3:13.0 dalla vetta assoluta.
Da segnalare, oltre al ritiro di Craig Breen, anche il ritiro dell’estone Ott Tanak.
In piena lotta per un possibile piazzamento sul podio e a ridosso delle posizioni di vertice, si ritrova invece a parcheggiare, nuovamente, la propria Hyundai i20 Rally1 Hybrid a causa di un malfunzionamento nel sistema ibrido della vettura durante il trasferimento tra la PS.5 e la PS.6.
Photocredit: Hyundai motorsport