La FIA condanna i commenti razzisti rivolti a Mcrae Kimathi
Un'altra occasione persa per dimostrare di essere veramente uno sport migliore
L’arrivo di Mcrae Kimathi nello Junior è stato accolto fin da subito con grande curiosità. Non è cosa di tutti i giorni che un ragazzo dal Kenya provi a buttarsi nel mondiale, partendo dalle nevi della Svezia ed era normale che il fatto potesse attirare parecchia attenzione.
Lo stesso Kimathi si è messo in gioco, mettendo in mostra un carattere solare e divertente nei due video comparsi in rete. Nel primo vi abbiamo raccontato tutto il suo stupore nel sapere che avrebbe affrontato un test su un lago ghiacciato, mentre nel secondo è andata in scena la sua giornata in affiancamento a Craig Breen da cui sono usciti molti episodi piuttosto divertenti. (a questo link il video)
Tutto bello, tutto coinvolgente se non fosse che il giovane pilota africano è poi finito nel mirino dei soliti imbecilli con una tastiera in mano. Numerosi commenti offensivi e razzisti sono comparsi su questi contenuti, tanto da portare la FIA ad avere una reazione ufficiale.
Questo il messaggio pubblicato:
Durante la preparazione del Rally di Svezia, il pilota Mcrae Kimathi è stato vittima di messaggi razzisti sui social media. Condanniamo gli abusi razzisti e qualsiasi forma di discriminazione nei confronti delle nostre squadre, concorrenti e tifosi e adotteremo tutte le misure necessarie per garantire che qualsiasi abuso sia debitamente denunciato alle autorità competenti. Stiamo lavorando per costruire uno sport più diversificato e inclusivo e gli abusi devono essere evidenziati ed eliminati. Non c’è posto per questo nel nostro sport e nella società.
Un messaggio forte ma che non sarebbe mai dovuto esistere. Un’altra grande occasione persa.