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Tempo

4 MIN

Dakar – Prima doppietta Audi: primo Ekström, secondo Petrhansel.

Audi trionfa nell’ottava tappa mentre Sébastien Loeb non molla e guadagna ben 7 minuti ad Al-Attiyah

Mattias Ekström vince la sua prima tappa con un’auto alla Dakar. La più lunga, considerando anche il trasferimento, di questa 42esima edizione. Da Al Dawadimi a Wadi Ad Dawasir, 830 km di cui 395 di speciale e 200 di sole dune e sabbia.

Una tappa che parte subito nel segno dell’Audi. Le tre vetture di Ingolstadt, infatti, si trovano al comando dopo il primo waypoint e riescono a mantenere la testa fino a metà gara. 

L’unico a stare al passo del plotone tedesco sembra essere Loeb. Nonostante l’arduo compito di aprire la strada e una foratura ai 28km dal via, il nove volte campione del mondo rally non demorde. Al quarto intertempo passa in testa e da qui inizia una battaglia con Peterhansel sul filo dei secondi che si protrae fino alla fine.

Monsieur Dakar conduce le danze sino al penultimo intertempo. Il francese però impatta contro una duna, perde il cofano e si vede costretto a fermarsi per risistemare alcuni cavi.  Risalito in macchina non riesce immediatamente a ritrovare la via e perde ancora qualche minuto prezioso. Spunta, così, a sorpresa un fantastico Mattias Ekström. Lo svedese, al debutto alla Dakar con un’auto, prende la testa della corsa e si presenta al traguardo con 49” di vantaggio sul compagno di squadra Peterhansel e 3’08” su Loeb. Sainz è quarto staccato di tre secondi dall’alsaziano. Ancora non ci crede Mattias che dichiara:

Abbiamo avuto una buona partenza ma nelle dune sentivo di essere tropo cauto e lento. Ho raggiunto Yazid [Al-Rajhi] e sono stato nella sua scia per un po’. Speravo ci lasciasse andare perché sentivo che era una buona giornata. Quando mi ha lasciato passare ho iniziato a spingere. Mi sono divertito molto ed Emil mi ha navigato in modo fantastico. Non c’è stato nessun dettaglio fuori posto, è stata una giornata perfetta.

Più indietro invece Al-Attiyah. Il qatariota perde dieci minuti da Ekström ma soprattutto paga sette minuti a Sébastien Loeb. Anche lui risente di una foratura nelle prime fasi di gara e, ancora più importante, della rottura del nuovo differenziale posteriore montato solamente ieri sulla sua Hilux

Nei primi 350km abbiamo avuto una foratura e poi solo la trazione anteriore perché abbiamo rotto quella posteriore. Ero veramente spaventato tutto il tempo. Nell’ultima parte mi sono detto ‘non importa, negli ultimi cinquanta chilometri provo a spingere’. Ma non era semplice con la sola trazione anteriore. Sono fortunato ad essere qui e aver perso solo sette minuti da Seb.

 In ogni caso il distacco del duo di testa nella generale rimane ragguardevole e per Loeb non sarà facile recuperare i quasi 38’ che lo separano dal leader. Queste le sue parole a fine gara:

Non è stato semplice. Abbiamo spinto forte dall’inizio alla fine perché aprivamo la strada e non volevamo che Nasser ci recuperasse. Abbiamo dato il massimo ma abbiamo forato. Dopo aver cambiato la ruota velocemente abbiamo spinto ancora fino alla neutralizzazione dove ci siamo accorti di aver perso l’unica ruota di scorta rimasta cha avevamo, quindi abbiamo diminuito un po’ il ritmo e proseguito con più cautela, è stata una buona speciale. La navigazione è stata buona e senza errori.

La prima delle Toyota è quella del sudafricano Lategan a nove secondi da Sainz. Il padrone di casa Al-Rajhi invece chiude con un distacco appena al di sotto dei dieci minuti dal leader Ekström. In top ten anche Terranova, Serradori, Przygonski e De Villiers rispettivamente sesto, settimo, ottavo e nono di giornata davanti allo stesso Al-Rajhi e ad Al-Attiyah.

Chi non sorride è sicuramente Nani Roma che perde più di un’ora a causa di un problema meccanico al suo BRX Prodrive Hunter T1+. Mentre Guerlain Chicherit rompe un ingranaggio del suo buggy a bio-etanolo. 

La prova di oggi mette nuovamente in luce la bontà del progetto Audi. Se da un lato ci si rammarica per qualche pecca di gioventù, dall’altro ad Ingostadt possono essere più che soddisfatti dei risultati ottenuti fin’ora. Aggiungiamoci che, dalle dichiarazioni di Peterhansel a fine prova, sembrano essere stati risolti i problemi alle sospensioni allora il futuro si prospetta molto roseo sopra i cieli della Baviera.

Ecco la classifica di tappa:

E la classifica assoluta:

 

 

Photo Credit: ASO  Florent Gooden / DPPI
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