Cosa sta succedendo a Sebastien Ogier?
Sarà che ormai ci aveva abituati all’immagine di invincibile e che ormai ci eravamo rassegnati all’idea ma ad oggi è davvero strano vedere Ogier così in difficoltà. Sia chiaro, l’incidente di oggi è solo la punta dell’iceberg enei rally va messo in preventivo in ogni istante. Tuttavia vogliamo provare ad andare in profondità ed analizzare una situazione che inizia a farsi strana.
Il regolamento ingiusto che uccide prestazioni ed umore
Lo abbiamo detto fin dal principio: il regolamento così non è equo ed è evidente che sia costruito per mettere in difficoltà il campione del mondo. Ogier ed Ingrassia hanno ragione su tutta la linea ma questo continuo ribadire il concetto, arrivando tramite Capito a minacciare persino il ritiro, ha finito per far passare il concetto di chi si arrende. Le sicurezze di sempre sono andate scemando e la sensazione è che non ci si provi più fino infondo come succedeva fino ad un anno fa. La dimostrazione arriva dalle Power Stage (e prove domenicali in genere) dove non si vedono più quelle zampate disarmanti che demolivano gli avversari a livello di cronometro e a livello mentale.
Avversari agguerriti e con minor pressione addosso
La stagione 2016 è considerata da tutti come stagione di transizione. Si guida con un occhio puntato al 2017 e alle nuove vetture e alcuni team hanno scelto di fare esperimenti in ottica futura (su tutti Citroen che ruota pure gli equipaggi). Nessuno parte con l’obbligo di vincere come nelle stagioni passate e quindi non c’è lo stesso carico di pressione. L’unico che al via della stagione viveva un certo “obbligo” di conferma era Latvala che si è praticamente autoescluso con una serie di zeri consecutivi. Tutto ricade su Ogier chiamato a confermarsi e a dimostrare di poter coesistere con certi mostri del passar a cui viene accostato sempre più spesso.
La “distrazione” Tim
Sta poco in piedi ed è una giustificazione poco plausibile ma che va considerata in un tentativo di analisi d’insieme. Ogier è ora padre e c’è chi dice che la nuova condizione possa in qualche modo condizionarlo inconsciamente. Difficile sostenere questa ipotesi, soprattutto se consideriamo che parliamo di un pilota che ha sempre fatto di freddezza e sangue freddo le sue armi migliori.
Stagione già ben instradata e testa al 2017
La stagione 2016 si è messa subito bene per lui. Risultati importanti, avversari che giocano al massacro tra di loro e leadership nel WRC tranquillamente acquisita fin da subito. Nel frattempo Volkswagen toglie i teli dalla Polo 2017 e il lavoro si fa sempre più intenso. È plausibile che ci stia focalizzando sul futuro è che il presente sia un po’ sottovalutato nel buon nome di una classifica che fino ad oggi era abbastanza tranquilla.
Fin ad oggi, ad un errore stupido (per sua stessa ammissione) ed una gara compromessa che potrebbe riaprire i giochi. Urge ritrovarsi in fretta prima che sia troppo tardi. Di sicuro non si perdono classe e talento da un giorno all’altro.
E voi? Che idea vi siete fatti sulla “crisi” di Ogier?
1 Commento
Paolo
speriamo lo faccia tornare con i piedi in terrà questo francese,niente a che vedere con il mitico Loeb