Skip to content Skip to sidebar Skip to footer
Tempo

4 MIN

Rally Drawings, gli spettacolari disegni di rally di Matteo Richiardone

Matite colorate che raccontano i rally e le loro emozioni

Quando ormai qualche mese fa ho deciso di “mollare un po’ la presa” coi rally mi son sempre chiesto quanto sarei riuscito a starci lontano e se sarebbe arrivato qualcosa a farmi vacillare. Nel frattempo ci sono state diverse gare, sono successe tante cose, le emozioni sportive non sono di certo mancate ma resistere è stato abbastanza facile. Fino ad un disegno.

Un immagine affascinante che mi compare nel mio feed di Facebook e che mi incuriosisce. Indago, scopro chi c’è dietro e ci trovo Matteo. Un ragazzo di una gentilezza che non saprei descrivere. Un appassionato che mi ha riempito di “grazie” fin dal primo saluto (quando sarei stato io a dover dire grazie a lui per la meravigliosa copertina per i social che ci ha regalato) e che mi ha fatto venire voglia di raccontare di lui e del suo progetto “Rally Drawings”. Un’idea tanto semplice quanto meravigliosa che voglio far raccontare direttamente a lui.

Parlaci di te. Chi sei, cosa fai e perché hai deciso di aprire il tuo bellissimo progetto di rally.

Sono Matteo Richiardone, ho 23 anni e sono di Pinerolo, in provincia di Torino. Ho quattro grandi passioni: la musica, la fotografia, il disegno e ovviamente il Motorsport (con un affetto particolare per i rally). Mi sono diplomato in un liceo artistico e da poco sono laureato in Scienze della Comunicazione.

Il progetto è nato in realtà come passatempo per queste giornate di quarantena. Una sera mi è venuto in mente un modo per unire le passioni per il disegno e per il rally, raccontando la storia di questo sport attraverso opere d’arte. Ho visto parecchie pagine Facebook e Instagram interessanti che lo facevano attraverso foto e video, ma credo di essere il primo a raccontare i rally con i disegni. Da questo presupposto, un po’ per gioco, un po’ per mettermi alla prova e spronarmi a produrre, è nato “Rally drawings”.

Da dove nasce la tua passione per i rally?

Da mio padre e da un suo caro amico, anche loro molto appassionati. Quando è nata, però, non lo so! Credo da sempre: da bambino, invece dei film Disney, guardavo le VHS delle gruppo B e delle gruppo A… Il primo rally che ricordo di aver visto era il Pietra di Bagnolo di circa 20 anni fa. I miei zii vivono nella piazza in cui all’epoca le vetture si riunivano per il riordino. Vederle tutte assieme parcheggiate, sentire i rombi che echeggiavano tra i palazzi, annusare quegli odori… Credo sia stata quella la miccia che ha dato vita alla mia passione.

Raccontaci un po’ la tecnica dei bei disegni che fai. Da dove ti nasce l’ispirazione per un nuovo disegno? Preferisci immagini moderne o storiche e per quale motivo?

Premetto che preferisco di gran lunga disegnare rispetto a dipingere. Utilizzo principalmente matite colorate e una Bic nera. La tecnica è nata per caso, non avevo delle matite nere e ho provato con una biro… e ha funzionato! Mi piace molto come riesca a dare vitalità ai disegni.

Per quanto riguarda l’ispirazione, varia molto sulla macchina che ho voglia di disegnare in quel momento, anche se ultimamente, con “Rally drawings”, cerco di basarmi più sugli anniversari o sugli episodi cardine della storia di questo sport. Non ho in realtà un’epoca preferita, trovo ogni auto, a modo suo, affascinante. Riprodurre una vettura credo equivalga un po’ ad un ritratto, provando catturare le sue peculiarità e i suoi colori: le forme armoniose della A110, della Stratos, della 037 o della Celica ST185, gli spigoli della Metro 6R4, della Delta 4WD o della Legacy RS, le linee morbide della Megane Maxi o della 206 WRC, le numerose appendici aerodinamiche delle Plus… Una cosa che ci tengo a dire è che in ogni disegno cerco di metterci qualcosa di mio, non mi limito a copiare fedelmente una foto, ma mi affido ad altre immagini o ai modellini, anche perché molto spesso il materiale è molto difficile da reperire, quindi bisogna sapersi un po’ adattare. Inoltre credo che la forza di un disegno sia proprio questa: ricreare situazioni inedite ma verosimili, che probabilmente non sono state catturate da una macchina fotografica.”

Qual è il disegno di cui vai più orgoglioso?

Questa è una domanda davvero difficile. Di natura sono molto autocritico, quindi è raro trovare un disegno che mi soddisfi al 100%. Credo però che quello della Stratos di Munari/Maiga al “Monte” 1976, che ha ormai qualche anno, regga ancora bene il confronto con quelli odierni. Un altro disegno riuscito penso sia quello dedicato ai 50 anni di Martini Racing, che è venuto molto simile a come lo immaginavo. Imparo molto dai miei errori da un disegno all’altro, scopro nuove tecniche per rappresentare una tipologia di terreno, un agente atmosferico, un materiale o una luce particolare, quindi la risposta più corretta per questa domanda credo sia: il prossimo!

Grazie!!!

Grazie a te Matteo e continua così!

E ora vi lasciamo con una gallery di alcune opere di Matteo…c’è da rimanere a bocca aperta.

Mostra commentiChiudi commenti

Lascia un commento

0.0/5

Rallyssimo.it – TESTATA GIORNALISTICA
Iscrizione autorizzata al Registro Stampa del
Tribunale di Rimini N° 6 del 19/11/2019

Iscriviti alla Newsletter

RALLYSSIMO © 2022 – The SpaceWeb Agency The Space