Il weekend in cui per Seb Ogier niente è andato per il verso giusto. “Non mi pento di averci provato”
Da favorito ad unico "zero" tra i big. Cosa è successo al campione del mondo all'Arctic?
Diciamoci la verità: ci aspettavamo le Toyota come favorite in Finlandia ed il risultato finale che è arrivato era tutt’altro che preventivabile. Dopo Otepaa le dichiarazioni dei piloti Hyundai lasciavano pensare ad una gara in difesa contro lo strapotere Toyota ed invece è andata esattamente al contrario. Tanti i fattori che hanno influenzato la gara dei “biancorossi” e a pagarne più di chiunque altro le spese è stato il campione del mondo in carica Sebastien Ogier.
Il driver francese e il suo navigatore Julien Ingrassia sapevano di pagare qualcosa il venerdì per effetto dell’ordine di partenza ma di certo non si aspettavano di prendere più di 20 secondi a passaggio sulla Sarriojärvi, finendo subito il primo giorno in nona posizione assoluta e complicando di fatto anche l’ordine di partenza del giorno successivo.
Tra un giro e l’altro Ogier era convinto di poter migliorare la prestazione, restando sorpreso dal tempo altissimo rispetto a Tanak vincitore di entrambe le prove.
È una storia diversa, ma la differenza di tempo è la stessa. Ho fatto quello che potevo ma è stato abbastanza difficile. Vedremo cosa possiamo fare domani, ma sembra che saremo abbastanza lontani.
A quel punto non restava che cercare il tutto per tutto durante il sabato, cercando il più possibile di risalire la china. Nessuna strategia per preservare le gomme, nessuna tattica ma solo il tentativo di tirare fuori il meglio prova dopo prova. Senza risultati eclatanti e con l’errore clamoroso nell’ultima curva della SS8 Siikakämä 2. Punticino di consolazione in Power Stage ma weekend tutto da dimenticare.
Nonostante questo il francese non presenta alcun rimpianto per aver provato a dare il meglio.
Ero al sesto posto e sapevo di dover correre dei rischi per cercare di fare più punti possibile. Posso dire di non essere così deluso, non mi pento di aver provato a spingere. Ho fatto tutto quello che potevo e ho sentito di aver guidato bene per la maggior parte dell’evento, è stato solo un piccolo errore.
Ora lunga pausa fino alla Croazia (previsto per fine aprile) , dove cercare di riprendere l’ottima trama avviata a Montecarlo e far partire la rincorsa al leader della classifica generale e compagno di squadra Kalle Rovanpera.
Foto: Jaanus Ree/Red Bull Content Pool