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Tra i due litiganti il terzo gode?

La separazione così a ridosso dell'inizio del mondiale potrebbe favorire l'altro equipaggio Hyundai

Inutile rimarcare quanto la separazione tra Thierry Neuville e Nicolas Gilsoul sia stata la notizia della settimana. Del tutto inaspettata e a pochissimi giorni dall’inizio del campionato mondiale di rally 2021, questa vicenda ha dato una bella rimescolata alle carte sia all’interno del team coreano con base europea ad Alzenau che nelle dinamiche complessive del WRC.

E mentre si continua a cercare di scoprire le reali motivazioni di questo improvviso divorzio (non hanno di certo soddisfatto la curiosità degli appassionati le sommarie motivazioni raccontate da Thierry Neuville), c’è un aspetto che non si può fare a meno di considerare ed è sempre in casa Hyundai Motorsport. Riguarda l’altro equipaggio “stabile” a bordo della i20 WRC plus, composto da Ott Tanak e Martin Järveoja, che potrebbe uscire avvantaggiato da tutta questa vicenda dopo una stagione 2020 ben al di sotto delle aspettative.

Sarà 2021 l’anno per puntare al titolo piloti per Hyundai?

Sappiamo bene come in Hyundai si punti in primis al titolo costruttori. Andrea Adamo non ha mai nascosto il suo interesse principale ed anche nelle scelte strategiche è sempre stato ben orientato verso questo obiettivo. Nessuna “prima guida”, rotazione metodica e mirata sulla terza macchina e chi va meglio e si trova davanti può provare a giocarsi il mondiale.

Una strategia in cui Ott Tanak ha dimostrato di non trovarsi al 100% a proprio agio, dopo alcune stagioni da leader indiscusso con Toyota che ha fatto con le mani e con i piedi per portarlo al suo primo titolo mondiale. I risultati hanno fatto fatica ad arrivare, complice una stagione tutt’altro che semplice da interpretare e con un botto clamoroso in apertura a condizionarne l’adattamento alla nuova vettura ed al nuovo team. Non è mai parso troppo integrato nelle filosofie aziendali l’estone che ha sempre cercato di incidere com’è in grado di fare ma, con un numero ancor più ridotto di sorrisi pubblici.

Ora, con due vittorie consecutive tra i costruttori messe in bacheca, viene difficile pensare che in casa Hyundai Motorsport non ci sia la voglia di provare a portare a casa l’altro titolo, quello che finisce per essere ricordato molto di più. Ma c’è da trovare un uomo su cui puntare con decisione.

C’è ancora voglia di puntare su Thierry Neuville?

Hyundai ha deciso di scommettere sul belga classe 1988 nel 2014 e, dopo un normale percorso di crescita, ambiva di poter lottare per entrambi i titoli ogni stagione. Investimenti sempre più importanti per cercare di spezzare l’egemonia francese iniziata con Loeb e proseguita da Ogier. Stagione dopo stagione la crescita è arrivata, Neuville – Gilsoul sono diventati sempre più veloci e competitivi ma, è sempre mancato quell’ultimo scattino che serve per diventare campioni.

Nel 2020 è arrivato Tanak, con il titolo di campione del mondo in tasca e forte di essere riuscito a fare quello che al duo belga era sempre sfuggito. Eppure la sensazione che in Hyundai si scommettesse ancora sul numero 11 è rimasta forte, vuoi per i risultati di inizio stagione, vuoi per una certa “abitudine” a considerare l’anzianità un fattore determinante nelle gerarchie di un team.

Come sia terminata la stagione però è sotto gli occhi di tutti con Neuville ancora una volta fermo sul più bello e con il rivale di sempre Ogier di nuovo campione del mondo. Viene dunque da chiederselo se oggi, all’inizio della settima stagione insieme e con una decisione destabilizzante a pochi giorni dal Montecarlo, Hyundai abbia ancora intenzione di assecondare Neuville avendo in casa un’arma vincente come Tanak.

I numeri della scorsa stagione parlano chiaro e danno una risposta abbastanza netta ma, sicuramente, si continuerà a parlare di maggior importanza per il titolo costruttori, in attesa di vedere se questo cambio porterà nuovi stimoli e linfa tra le mani di Thierry oppure sarà necessario affidarsi all’affiatamento ormai consolidato tra Ott e Martin.

Aspettiamo l’inizio del Rally del Montecarlo per iniziare a capirci qualcosa.

 

 

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