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DAKAR 2021 – Va a Nasser Al-Attiyah il prologo della seconda Dakar Saudita

Tra i prototipi leggeri buona la prima per il debuttante Kris Meeke

Si è appena concluso sugli 11 chilometri di una pista simile ad un rally safari keniota, il prologo della Dakar 2021. Troppo presto per dare qualsiasi verdetto, ma abbastanza per alimentare l’attesa per lo start di domani, quando si inizierà a fare veramente sul serio.

Ma andiamo con ordine perché comunque questi 11km hanno iniziato a stilare un classifica e a darci qualche indicazione sulle potenzialità dei vari team su questo particolare tracciato.

Come detto si è trattato di una prova veloce, su un fondo abbastanza compatto dove i 4×4 sono sicuramente avvantaggiati da un assetto più simile ad un’auto da rally, come ci aveva già confermato Kris Meeke durante una nostra intervista. Queste sono le condizioni che esaltano le Toyota Hi-Lux e, soprattutto, lo stile di guida di Nasser Al-Attiyah e infatti a guidare l’assoluta è proprio lui ma, sorprendentemente, a pari merito con l’equipaggio Baragwanath – Perry su buggy Century CR6. Il forte pilota sudafricano dal cognome impronunciabile, ha fatto tesoro dell’esperienza acquisita con il buggy Century (con cui quest’anno ha corso il campionato nazionale cross country, finendo quarto nell’assoluta) e della posizione di partenza vantaggiosa per ottenere una prestazione decisamente eccellente.

La grandezza dell’impresa si percepisce ancora di più guardando la classifica e notando che il secondo buggy 2wd si trova solo in ottava posizione (per altro si tratta dell’altro Century CR6 di Serradori). Dopo questo insolito duo di testa infatti troviamo infatti ben tre Toyota Hi-Lux GR, guidate dall’idolo locale Yazeed Al Rajhi, dal sempre veloce Przygonski e dall’inossidabile Ten Brinke.

A seguire tutti gli altri tra cui segnaliamo Loeb decimo con la BRX Hunter preparata da Prodrive, Peterhansel quattordicesimo con il buggy Mini e un attardato Sainz che occupa solo la ventottesima piazza con la seconda Mini. Si tratta comunque di distacchi minimi, in quanto i primi 40 concorrenti sono tutti in poco più di 50 secondi: un’inezia per una gara come questa.

Ecco la classifica dei primi 20, mentre quella completa potete leggerla dal sito della Dakar

Tra l’altro il prologo fungeva anche da qualifying stage e quindi è possibile che qualche equipaggio tra i top non abbia spinto troppo per ottenere una posizione di partenza più adatta alla propria strategia.

Diciannovesimo assoluto Vaidotas Žala, pilota con cui avevamo introdotto la gara di quest’anno, dopo una foratura e dopo aver preso un bel rischio, come potete vedere nel video qui sotto:

 

Apriamo anche una parentesi sui piccoli T3, per segnalare la vittoria di tappa per il rookie di lusso Kris Meeke che evidentemente ha saputo sfruttare a pieno il suo talento rallystico su questo tipo di fondo. Meno bene per il momento il campione di rallycross e DTM Mattias Ekström, diciottesimo e attardato di 29 secondi rispetto a Meeke. Ci sarà tempo anche per lui per rimontare.

Domani prima prova “vera” da Jedda a Bisha, con 345km totali di cui 277km cronometrati che si divideranno tra piste di sabbia (ma non dune) e di terra. Su questo tipo di superficie i buggy dovrebbero ritornare ad essere competitivi ma si sa che nella Dakar l’unica certezza è l’imprevisto!

 

Photocredit: A.S.O./F.Gooden/DPPI – Agrorodeo Racing

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