RAC Rally 1998: L’incredibile finale del Mondiale Rally a pochi metri dal traguardo
Sainz - Moya vedono sfumare la gioia mondiale sulla linea del traguardo, traditi dal motore della Corolla
Se volessimo trovare una stagione simbolo del nostro sport, che meglio la rappresenti, non potremmo sicuramente non ricordare il World Rally Championship ’98.
Un’annata spettacolare, equilibrata all’inverosimile e con un finale thriller che nessuno dimenticherà mai.
Una competizione con nomi e macchine da urlo
Fin dalle premesse si preannunciava una stagione di fuoco con Toyota, alla prima stagione con le Corolla, guidate da Sainz e Auriol, Mitsubishi che veniva da due mondiali consecutivi con Makinen, affiancato da Burns, Subaru e Ford a fare da outsider con prime guide di grido come McRae e Kankkunen.
Le prime cinque gare vedranno sul gradino più alto del podio cinque differenti piloti e anche tra gli equipaggi di testa i ritiri sono all’ordine del giorno (almeno quattro zero in classifica per i primi cinque classificati nella corsa al titolo mondiale).
Ogni gara, ogni tappa e ogni metro di speciale vengono vissuti fino all’ultimo respiro e senza esclusione di colpi.
Fino a due gare dal termine, il momento cruciale dove il campionato si infiamma letteralmente.
Le polemiche australiane
Si arriva oltreoceano, dopo un avvincente Rally di Sanremo vinto da Makkinen con Sainz che ha cercato per tutta la gara di limitare i danni.
I due sono divisi in classifica da pochi punti, tallonati da McRae e per il pilota Toyota sembra mettersi subito bene: i rivali diretti accusano grandi problemi nella prima tappa che permettono al “Matador” di portarsi in buona posizione con relativa tranquillità.
Nel secondo giorno la situazione cambia: Makinen recupera e i pretendenti al titolo si trovano di nuovo vicinissimi.
Ma è nel giorno tre che succede di tutto. Makinen viene penalizzato di un minuto per falsa partenza e per Sainz sembra mettersi tutto in discesa.
Il pilota finlandese protesta, afferma con assoluta certezza che il cronometro fosse già partito nonostante il semaforo rosso. Arriva il ricorso e l’ammissione da parte della FIA. C’è errore tecnico, il minuto di penalità viene tolto e Makinen si aggiudica il rally.
Nel frattempo McRae accusa problemi tecnici che lo ritardano eccessivamente, mettendo matematicamente fine alle sue speranze di giocarsi il Mondiale.
Sarà Makinen – Sainz il testa a testa finale per il titolo.
Un RAC anomalo e diverso dalle aspettative
Tutto nell’ultimo rally, il tradizionale RAC che si corre sulle fangose e complesse strade della Gran Bretagna.
Appassionati e addetti ai lavori aspettano con ansia e curiosità le mosse dei due pretendenti al titolo e si aspettano una gara al massimo. Non sarà così. Dopo poche speciali Makinen è già fuori dai giochi.
Una chiazza d’olio lasciata da una vettura storica che partecipava ad una gara di contorno porta il pilota finlandese a compiere un errore, finendo fuori strada e staccando la ruota posteriore destra. È la fine.
Porte spalancate per Sainz verso il suo terzo titolo mondiale, alla prima stagione sulla Toyota Corolla.
L’epilogo incredibile e inaspettato
La lotta per la gara viene lasciata ai piloti di casa Burns e McRae mentre lo spagnolo controlla senza correre rischi.
L’unico obiettivo è portare a casa la vettura e con essa il titolo di Campione del Mondo.
Tutto procede senza intoppi, fino a 700 metri dal traguardo. Fino al tragicomico momento in cui succede quello che nessuno avrebbe mai pensato succedesse.
Lo speaker annuncia a gran voce l’arrivo dell’equipaggio spagnolo e il pubblico è già pronto per la festa quando il rumore della Toyota Corolla si fa all’improvviso sempre più sordo, sempre più strano. Inizia a fuori uscire del fumo dal cofano e l’andatura si fa sempre più incerta. Il motore è KO e al traguardo mancano poco più di 300 metri.
Pilota e navigatore escono dall’auto, cercano di fare qualcosa con gli estintori e con le imprecazioni. Sarà tutto inutile. Il Mondiale è perso.
Sainz si ammutolisce come il motore della sua macchina mentre Moya frantumerà il lunotto posteriore con il casco e prenderà ripetutamente a calci le portiere per sfogare la rabbia.
Nell’incredulità generale nessuno riesce a trovare le giuste parole da dire e le giuste domande da fare.
Ecco un breve riassunto video del Rac 1998: una gara davvero incredibile, entrata nella leggenda del nostro amato sport:
La reazione di Tommi Makinen
Makinen, già in albergo e con la coda tra le gambe per il Campionato appena sfuggito di mano, viene raggiunto da una telefonata proprio mentre è al microfono con i giornalisti a raccontare come sono anda te le cose:
Sei Campione del Mondo per la terza volta consecutiva Tommi. Sainz non è arrivato al traguardo.
Un po’ stordito e incredulo il pilota della Mitsubishi Lancer Evolution non esulterà nemmeno poi tanto sul momento. Chiederà più volte se è veramente successo qualcosa di così incredibile.
Non si renderà nemmeno troppo conto di aver vinto uno dei più belli e indimenticabili dei campionati del mondo di rally.
In questo video il triste epilogo, per Sainz, di quella pazza e incredibile giornata e del sogno mondiale che svanisce a pochi metri dal traguardo: