Interviste Rally di Alba: da Breen a Munster, un’edizione internazionale della gara langarola

Quella appena trascorsa è stata un’edizione internazionale del Rally di Alba. Lo abbiamo detto e raccontato in tutti i modi possibili, ma alla fine quando si devono tirare le somme, i numeri parlano chiaro. Sei equipaggi dei primi dieci della classifica generale, provengono da nazioni straniere. E noi abbiamo voluto conoscere quali sono le loro opinioni nel post gara, in un rally per buona parte di loro nuovo.

Qui di seguito cosa hanno detto alcuni protagonisti ai microfoni del nostro Fabio, partendo ovviamente dal vincitore, Craig Breen.

Molto contento della vittoria, c’era un livello molto alto. Con Huttunen non è stato facile. Ci è piaciuto molto, abbiamo passato due weekend in macchina, qui e a Roma e questo ci è servito per riprendere il feeling.

Qui di seguito invece le opinioni del secondo classificato, Jari Huttunen.

Mi sono piaciute molto le speciali e anche il risultato è buono, era importante per me.

Gran risultato per il pilota francese, Anthony Fotia, quinto al traguardo di Alba, dopo una gara in ascesa. Ecco cosa ci ha detto.

Un bel rally per me, belle anche le prove speciali. Tanta concorrenza davanti con Breen, Huttunen, Sordo e Rossetti. Grazie a Roger Tuning per la macchina e a Michelin per le gomme.

Ottava posizione assoluta invece per Ole Christian Veiby, leggermente più attardato dagli altri alfieri di casa Hyundai.

È stato bello ritornare qui dopo lo scorso anno, bellissime prove. È stato importante ritornare in macchina, ovviamente la concorrenza davanti era molto alta, ma è stato bello.

Concludiamo questa serie di interviste con Gregorie Munster, nono sul traguardo di Alba.

Il rally è stato molto bello, divertente, le prove sono molto belle e tecniche ed è stato importante per me tutto questo per riprendere in mano la macchina. Purtroppo abbiamo fatto un piccolo errore sulla quinta prova speciale dove ho perso diciassette secondi, comunque il bilancio è positivo.