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Le domande sulle prossime gare a cui non risponderemo più

Non perché non vogliamo ma proprio perché una risposta non ce l'abbiamo

Per chi ci segue ormai da tempo non è certo una novità che ci piaccia scambiare quattro chiacchiere con i nostri lettori. Commenti, condivisioni e messaggi privati vengono passati in rassegna spesso poiché pensiamo che i rally vivano della partecipazione dei propri appassionati.

Dare spazio ad un confronto, aprire un dialogo o offrire un chiarimento fa parte del ruolo che ci siamo scelti e a cui non intendiamo sottrarci. Tuttavia, in questa fase dove tutto è diverso dal solito, veniamo spesso chiamati in causa per domande a cui dare una risposta è spesso impossibile o quantomeno delicato.

Le raccogliamo qua e proviamo a dare la miglior risposta possibile, sperando poi di non doverci tornare ad ogni post.

Il pubblico può andare al Rally di Roma Capitale?

No. Il DPCM è chiaro. Niente pubblico alle manifestazioni sportive fino al 31 luglio. Poi che si sia parlato di altro, di impossibilità di evitare che qualcuno non assembrato e con dispositivi protettivi sosti nei pressi delle speciali e tanto tanto altro è un’altra storia. Ufficialmente non si può ed è questo che ci hanno comunicato da Roma.

Il pubblico può andare al Rally di Alba?

Non lo sappiamo. Non c’è una posizione ufficiale ne a livello governativo, ne a livello organizzativo. Chiunque dica il contrario formula un ipotesi (spesso condita di opinioni personali). L’unica cosa certa è che non c’è un’informazione certa e nessuno dalla gara si è fatto vivo con noi in merito a questa questione.

Il pubblico può andare al Valtiberina?

Idem come sopra. Ne più, ne meno.

Il pubblico può andare al Rally Italia Sardegna?

Non sappiamo cosa accadrà tra due giorni, figuriamoci tra quattro mesi. Siamo in attesa di vedere come ripartirà il mondiale con gli appuntamenti in Estonia, Turchia (se ci sarà) e Germania. Da lì forse avremo qualche certezza in più ma al momento tutto tace sulla questione pubblico. Lo sappiamo che ora i traghetti e gli aerei costano meno ma a quanto pare la questione interessa solo a chi i rally li vorrebbe seguire.

Perché il calcio sì e i rally no?

Perché il calcio si gioca in uno stadio con dei cancelli. Perché il calcio ha la televisione. Perché il calcio miete numeri ben raccolto e appositamente venduti. Perché il calcio è lo sport nazionale. Perché il calcio gode di santi in Paradiso con un portafoglio grande come l’Universo. Perché il calcio in realtà è ricominciato ma senza pubblico, esattamente come i rally.

E allora perdonateci se nelle prossime settimane avrete qualche risposta in meno ma, oltre ad un po’ di stanchezza, c’è l’impossibilità a farlo per mancanza di informazioni da parte di chi, troppo spesso, si ricorda della stampa e delle notizie solo al momento di racimolare qualche sponsor.

 

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