Il calendario del WRC 2020 slitta ancora. Se ne parla a fine giugno
Ancora un nulla di fatto per le nuove date
Forse si cerca di prendere tempo, forse si cerca di tenere in piedi un “morto che cammina”, fatto sta che quello che doveva essere il grande giorno del calendario WRC 2020 grande giorno non è stato.
Incontrati oggi al Consiglio mondiale, i membri della FIA dovevano decidere sulla complicata questione di come e dove riprendere il campionato del mondo rally 2020, che è stato interrotto da metà marzo a seguito dell’epidemia. C’era grande attenzione e attesa ma alla fine serviranno altre settimane di attesa, di indiscrezioni e di chissà cos’altro.
Mentre cinque rally sono stati annullati (Portogallo, Kenya, Finlandia, Nuova Zelanda e Gran Bretagna) e altri due rimandati a una data successiva (Argentina e Sardegna), il promotore e la FIA stanno prendendo in considerazione una soluzione alternativa integrando altri round europei. È così che questa settimana il Belgio con Ypres, la Lettonia con Liepaja e l’Estonia hanno chiesto di avere un round mondiale.
Prendere tempo sembra l’unico principio attuato per ora, sperando in una evoluzione diversa della pandemia e, presumibilmente, per offrire giorni vitali alle possibili new entry.
Attualmente sul calendario ufficiale restano tre gare, Turchia, Germania e Giappone. Tuttavia, rimane difficile proiettarsi nel futuro per quanto riguarda l’evoluzione del virus e la paura globale di una seconda ondata in autunno. Nel frattempo, la Turchia rimane in silenzio, la Germania sta stringendo le sue regole fino alla fine di ottobre per quanto riguarda i raduni pubblici e il Giappone continua a prepararsi coscienziosamente.
Nel frattempo, la FIA e il promotore hanno lavorato alla prima versione del calendario WRC 2021 in cui nove round sono pronti e sono stati selezionati per la prossima stagione del campionato mondiale di rally.
Il tempo continua a correre e l’interesse di portare a termine la stagione a scemare.