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Addio a Herman Jenny, uno dei padri del Rally Costa Smeralda
E' grazie a lui che i rally in Sardegna sono cresciuti fino al mondiale...
Il mondo dei rally, piange la scomparsa di Herman Jenny, uno dei padri del mitico Rally Costa Smeralda.
Svizzero, è stato per sei anni, dal 1976 al 1982, il direttore generale della Società alberghiera della Costa Smeralda, la mitica Sacs proprietaria degli hotel Cervo, Cala di Volpe, Pitrizza e diventata un scuola a livello internazionale. Herman, era uno dei manager di fiducia del principe Karim Aga Khan, fondatore e allora presidente del Consorzio Costa Smeralda.
Il Rally Costa Smeralda, è stato fondamentale per la crescita economica, turistica e sociale del territorio fin dal 1978, anno della sua prima edizione. La gara nacque, grazie alla geniale intuizione di Jenny, così come racconta Maurizio Paterlini (manager all’epoca degli hotel in Costa Smeralda) a Guido Piga, sulla Nuova Sardegna.
Fu proprio lui a incaricarmi di organizzare i rally. Per caso era ospite da noi Dante Salvay con ACI Novara, con lui parlai del progetto di Jenny. Salvay né fu entusiasta, dichiarandosi disponibile ad organizzare il Rally..
Il “Costa” tracciò la strada, dei grandi eventi in Sardegna, in quel periodo, veniva organizzato con la collaborazione della Martini e della Lancia, a questo aggiungete l’amicizia tra Karim Aga Khan e Gianni Agnelli, ed il gioco è presto fatto.
Il team Lancia Martini, mandava a Porto Cervo i suoi piloti migliori, tutti impegnati nel mondiale: Attilio Bettega, Markku Alén, Juha Kankkunen, Didier Auriol, Yves Loubet e il leggendario Henri Toivonen
Inoltre il team scelse la Costa Smeralda per il debutto della Lancia Rally 037: era il 1982, la gara partì alla mezzanotte del 1 aprile perché la macchina un secondo dopo era omologata; nel 1983, vinse il mondiale La Lancia fece così anche 1985, quando lanciò a Porto Cervo la Delta S4.
Per la Gallura, per la Sardegna si tratta di una grande perdita, se la Costa Smeralda è diventata una delle località più importanti del Mondo lo si deve a lui, così come sé il legame tra rally e territorio gallurese lo si deve al mitico “Costa” è di conseguenza alla geniale mente di questo svizzero, ma con cuore gallurese.
