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Il rally delle due (tre) isole, l’affascinante progetto del Rally Bocche di Bonifacio 2007 e 2008

Due affascinanti gare effettuate nel 2007 e 2008 per unire Sardegna e Corsica

Si sa organizzare un rally è cosa difficile, chi ne organizza uno potrà confermarvelo. Bisogna coinvolgere comuni, unire diverse entità che tra loro manco si parlano, avere 1000 ordinanze e forse più. In poche parole sbattere contro un muro chiamato burocrazia che rende un’impresa titanica organizzare questo tipo di manifestazioni nella nostra amata Patria.

Fatto questo piccolo preambolo, oggi voglio farvi conoscere un affascinante progetto ovvero il Rally Bocche di Bonifacio. La gara, organizzata dalla BB Racing di Vittorio Carlino e Fabio Bresci, aveva come obiettivo quello di abbracciare due territori diversi e allo stesso tempo molto simili tra loro, ovvero la Sardegna e la Corsica.

L’idea di creare questa gara, iniziò a prendere forma nella calda estate 2006 dalle menti di Vittorio Carlino e Fabio Bresci, che reduci dalle esperienze del RIS, decisero di organizzare una gara, ma con caratteriste diverse da quelle già presenti in Sardegna.

Edizione del 2007

La base della gara è il paesino costiero di Santa Teresa di Gallura, unico porto sardo che collega quasi regolarmente Sardegna e Corsica. I due organizzatori nel corso di una conferenza stampa, presentarono così il loro evento e il primo a parlarne fu Fabio Bresci:

Parlando con Vittorio Carlino dell’esperienza fatta in questi anni con il mondiale rally, ci è venuta l’idea di organizzare un rally inedito come questo. Infatti la corsa si svolge in 2 isole limitrofe, con 2 location differenti, 2 federazioni con cui dialogare, 2 calendari da sincronizzare e 2 situazioni di asfalto diverse, più abrasivo e sconnesso quello corso, più preciso quello sardo.

Sulla stessa linea d’onda fu Vittorio Carlino, storico pilota sardo, autore di risultati di assoluto prestigio nei rally degli anni ’80 portando in gara da prima la Fiat 131 Abarth e successivamente la 037 e la Delta:

Questa corsa ha un qualcosa di nuovo e di stimolante che è piaciuto alle varie amministrazioni sarde e corse. Così hanno appoggiato subito la nostra iniziativa pensando anche alle edizioni future.

La prima edizione prevedeva otto prove speciali, 2 in Corsica e 6 in Sardegna, per un totale di 85 chilometri cronometrati. Al via si presentarono in 23 equipaggi. Inedito il trasferimento, infatti subito dopo la partenza, i concorrenti si sono diretti verso il porto teresino per affrontare il trasferimento in nave che lì avrebbe portati a Bonifacio, in Corsica.

Nei dintorni di Bonifacio, infatti erano previsti i primi due crono di giornata (gli unici della giornata di sabato). La prima prova era la Chera-Cancaraccia di 13.35 km, seguita dalla speciale Cardeto-Santa Giulia di 7,36 km. Nella giornata seguente sono tre le prove in programma, da ripetersi due volte. Si parte dalla storica prova di Aglientu (Km 12,38), seguita dai crono di Rena Majore (Km 11,69) e di Luogosanto (Km 8,3).

La sfida era tutta tra equipaggi sardi e corsi, con favori del pronostico per le S1600 di Maurizio Diomedi (Citroen C2 S1600) e Ivan Pisciottu (Clio S1600), mentre tra gli equipaggi corsi, gli occhi di tutti erano puntati su un giovane 22enne, Pierre Campana in gara con la piccola Peugeot 106 Rally.

La gara perde da subito uno dei protagonisti. Stiamo parlando di Ivan Pisciottu, costretto al ritiro poco prima dell’imbarco alla volta di Bonifacio. La gara vede così a sorpresa la vittoria di Pierre Campana, che precede Maurizio Diomedi e il francese Thierry Mattei, autori di un bellissimo duello per il secondo gradino del podio. Per il 22enne pilota corso, si tratta del primo successo in carriera, così come dichiarò lui stesso nella pedana d’arrivo:

È una grande soddisfazione aver vinto questo rally perché è la mia prima vittoria. Questo era il mio nono rally e francamente non mi aspettavo di vincere.

Plausi agli organizzatori anche da parte di Diomedi e Mattei, rispettivamente secondi e terzi classificati. Ecco cosa dichiarò Diomedi a fine gara:

Nella prima giornata mi sono girato nella prova di Chera perdendo 20″, poi mi è scoppiato un ammortizzatore nel primo giro di prove della seconda giornata e solo nelle ultime tre prove ho potuto dare il massimo. Sono quindi soddisfatto e contento, è stata una bella gara.

Stesse dichiarazioni arrivarono anche da Mattei:

Questo rally ha un grande futuro, piace sia ai sardi che a noi corsi, sarebbe bello se l’anno prossimo si facessero sei prove in Corsica e sei in Sardegna.

Edizione del 2008

Nel 2008 gli organizzatori decidono di alzare il tiro. Lla gara diventa Internazionale, il che vuol dire che sono ammesse pure le vetture WRC.

Cambia anche il percorso, suddiviso su tre giornate di gare per un totale di 112 km in crono. La manifestazione, sempre organizzata dalla Bb Racing, è articolata in 12 prove speciali tutte su asfalto, disputate tra l’isola della Maddalena, la Gallura e il sud della Corsica.

La principale novità di quest’anno è la prova di apertura, che si disputa nelle strade dell’isola de La Maddalena (da ripetere due volte), scelta fortemente voluta dagli organizzatori. Il sabato prevedeva 5 prove speciali in Corsica e in tarda serata una prova in notturna nel territorio di Santa Teresa di Gallura. Gran finale, in Gallura con quattro tratti cronometrati.

Purtroppo al via si presentano solamente 16 equipaggi, un vero peccato perché la gara avrebbe meritato altri numeri.

La gara ha visto il dominio di Maurizio Diomedi al via con la Skoda Fabia WRC. L’avvocato di Calangianus, ha preceduto Roberto Novara (Toyota Corolla WRC) e il padrone di casa Gianbattista Conti, in gara con la Renault Clio R3.

Nonostante i pochi iscritti, il pubblico sulle prove speciali non è mancato, sia in Sardegna che in Corsica, sintomo che la formula del rally, almeno agli spettatori piace. Commenti entusiastici sono arrivati, anche dal vincitore della gara e soprattutto da Gianbattista Conti.

Questi i commenti di Diomedi all’arrivo:

E’ stata una grande soddisfazione vincere questa corsa, un rally che ha un fascino particolare e gode di scenari unici. Mai come stavolta i tanti assenti hanno avuto torto.

Il 2008 fu così l’ultimo anno in cui la gara coinvolse la Corsica, mentre nel 2009 l’Isola della Maddalena ospitò per l’ultima volta due prove della manifestazione.
Il progetto, risultato troppo ambizioso a causa del coinvolgimento di due (anzi tre) Isole, chiuse i battenti. Al di là dell’effettivo risultato, resta l’unicità nel mondo dei rally. Unire e andare a interessare due nazioni diverse, separate dal mare, in un unico evento non si era quasi mai visto nel mondo dei motori diventando invece realtà.

Un abbraccio (forse quello di cui abbiamo più bisogno tutti in questo momento) durato due anni, che Sardegna e Corsica, isole gemelle, mai dimenticheranno.

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