Baroncini, Orange 1 Racing: “Se necessario, andremo al CONI”
L'avvocato Marco Baroncini, legale rappresentante della squadra di Simone Campedelli, sugli ultimi sviluppi dell'affaire Tuscan
Avvocato Baroncini la posizione di Orange 1 Racing da Lei rappresentata è chiara: annullare l’esito del Tuscan Rewind per degli atti di sabotaggio. Il recente tempo imposto attribuito a Rossetti ha dato voce all’esposto che avete presentato. Ci può spiegare la vostra posizione in merito a questo specifico sviluppo delle vicende?
La Giunta riunitasi il 22 gennaio ha modificato la classifica e facendo ciò ha dato incarico all’organizzatore di notificare la classifica modificata e di aprire i termini per i reclami: a questo punto abbiamo potuto far reclamo contro quest’ultima versione della classifica. Poiché gli atti vandalici a nostro avviso hanno danneggiato sia Rossetti che Campedelli, allora il tempo imposto concesso al friulano può essere assegnato anche al cesenate
A rafforzare il vostro punto di vista portate in campo la vicenda di Scandola al S. Martino del 2012 (ndr doppia foratura subita dal veronese e risultato omologato alla PS precedente i fatti).
La Giunta, a nostro parere, dovrebbe rifarsi, per analogia, all’unico precedente, proprio quello di Umberto Scandola, e formare la classifica ‘genuina’ finché gli episodi dolosi non si erano verificati: cioè dopo la PS5. E, in secondo luogo, assegnare un tempo imposto anche all’equipaggio Orange 1 Racing
Però l’interesse non viene accolto perché la Fiesta R5 della ‘Pantera Alata’ non fa il suo ingresso in Parco Chiuso al termine della manifestazione.
Qui noi ci opponiamo dicendo che il compito della Giunta è formare la classifica: il collegio dei Commissari è l’organo che decide se escludere o meno un equipaggio su reclamo di terzi. Inoltre, un’altra osservazione è che Campedelli era impossibilitato ad entrare in parc fermè proprio a causa dell’uscita di strada provocata dalla foratura (ndr qualora un concorrente rimanga fermo in PS dopo il passaggio della vettura ‘scopa’, gli viene ritirata la tabella di marcia): in giurisprudenza viene citato il latino ‘ad impossibilia nemo tenetur’, cioè ‘nessuno è tenuto a ciò che non gli è materialmente possibile’. In ogni caso, se la classifica venisse formata dopo la quinta prova, il regolamento non specifica se il parco chiuso debba essere quello finale o uno dei riordini di cui la gara si compone: infatti l’equipaggio Campedelli-Canton aveva regolarmente effettuato quello precedente alla effettuazione della PS7
Andiamo di condizionale. Qualora la Giunta ACI il 7 febbraio non dovesse ritenere di proseguire la vicenda, quali saranno le ‘mosse’ di Orange 1? Tribunale sportivo del CONI? TAS svizzero?
Proseguiremo al collegio di garanzia dello sport, la ‘Corte di Cassazione’ sportiva del CONI
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