Caro Rallyssimo.it, ho pensato di chiuderti…

Sai, prendersi la briga di raccontare una passione, all’inizio, mi sembrava solamente bello. D’altronde si trattava di raccogliere le notizie che cercavo per me ogni giorno, organizzarle, talvolta tradurle e poi condividerle ad altri appassionati, come ho sempre fatto con gli amici. 

Con Mirko dicevamo: “massì, un articolo al giorno. Cosa ci vuole?”.

Abbiamo iniziato e non ci siamo neanche accorti che gli amici non erano più i soli cinque o sei. Tanto è un hobby, mica un lavoro. 

Dieci, poi cento, poi mille, poi diecimila e, al momento, più di seicento mila a passare da te in questo 2019. Non pensavo neanche esistesse un numero così alto di appassionati di rally in Italia o in grado di capire l’italiano. E invece esistono eccome e, giorno dopo giorno, hanno iniziato ad occupare le tue pagine ed il mio tempo. Sempre di più.

E con loro sono arrivate notti insonni a dare forma a qualche nuova idea, grandi soddisfazioni che mai avrei pensato di raggiungere, momenti complessi dove si è fatta forte la voglia di mollare e nuove soddisfazioni per dimenticarli.

Persone belle, con cui condividere un’esperienza e una passione, e persone meno belle, da cui capire come non voglio mai diventare, nella vita e in quello che faccio. 

Mi hai aiutato a mantenere sempre viva la voglia di studiare, di capire, di osservare per offrire sempre qualcosa di nuovo ma, in buona parte mi ci hai anche costretto. Ti sei preso tanto del mio tempo libero, talvolta rubandolo alle persone che amo e facendomi chiedere perché lo stessi facendo. E allora mi sono arrabbiato con te e mi pure capitato di desiderare di non doverti seguire più. Ed è così che sono arrivato a pensare di chiuderti.

Ma poi c’ho ripensato. Perché da oggi sei un giornale vero, il giornale che ho sempre sognato e che ho sempre fatto finta di non desiderare per continuare a credere che si trattasse solo di un hobby. 

Benvenuto Rallyssimo Pocket, il cartaceo di Rallyssimo.it.

Firmato

Il tuo direttore.

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