Ford RS 200: la Gruppo B made in Ford Motorsport
Una vettura dal potenziale vincente, ma che non seppe mettersi in mostra
Nel 1986 oltre alla Lancia Delta S4, la Peugeot 205 T16, Audi Quattro S1 e la Metro 6R4 debuttarono nel Campionato del Mondo con vetture del Gruppo B: la Citroen con la BX 4TC e la Ford con la RS 200. Per il marchio dell’Ovale Blu si trattava di un ritorno sulle scene mondiali dopo l’abbandono in maniera ufficiale a fine 1979, vedendo concentrare i propri sforzi nella progettazione della nuova auto costruita per i regolamenti del Gruppo B.
Dalla Ford Escort RS MKII 1800 alla Ford RS 200
Dopo la conquista del primo titolo costruttori e del titolo piloti con Bjorn Waldegard nel 1979, il direttore sportivo Peter Aschcroft comunicò che la Ford si sarebbe ritirata dalla competizioni per concentrare i propri sforzi sulla progettazione di una nuova vettura che avrebbe dovuto seguire i nuovi regolamenti del Gruppo B introdotti a partire dal 1982.
Nelle stagioni 1980-1981 la gestione delle Ford Escort sarebbe passata in mano a David Sutton. Grazie al supporto dello sponsor Rothmans permise ad Ari Vatanen di vincere il titolo mondiale, regalando alla Ford il secondo titolo riservato ai piloti. Nel frattempo, nella sede di Ford Motorsport a Boreham, si pensò allo sviluppo di una vettura a trazione posteriore turbocompressa per affrontare, come già detto in precedenza, i rally nel gruppo B. Come auto venne scelta la nuova Ford Escort, presentata nel 1981, dando vita al progetto: Escort RS 1700T.
Tuttavia alcuni problemi nello sviluppo portarono la Ford ad abbandonare il progetto nel 1983, perdendo la possibilità di lottare con gli altri costruttori ai massimi livelli. Non volendo abbandonare l’idea di una vettura da rally e non volendo spendere i costi di produzione della 1700T, si decise costruire una vettura, la Ford RS 200, dotata di trazione integrale e motore centrale per competere contro Peugeot, Audi e Lancia.
La carrozzeria venne realizzata in plastica e fibra di vetro disegnata dalla Ghia. I progettisti montarono una trasmissione anteriore per bilanciare la distribuzione dei pesi, ma questo richiese che la potenza proveniente dal motore andasse prima sulle ruote anteriori e in seguito a quelle posteriori, dando origine ad un complesso sistema di trazione. Il telaio venne progettato da Tony Southgate, valido ingegnere in Formula 1 (ha lavorato per la BRM, Lotus, Shadows). Le sospensioni a quadrilatero con doppi ammortizzatori per ogni ruota, diedero alla vettura un’ottima guidabilità e tenuta di strada. Il motore era un 1.800 centimetri cubi turbocompresso della Cosworth, in grado di erogare 258 CV nelle versioni stradali e circa 350-460 nelle versioni da competizione.
Il debutto della Ford Rs 200 nel mondiale rally 1986
La Ford RS 200 fece il suo debutto nel mondiale al Rally di Svezia 1986. I piloti scelti dalla Ford furono: Stig Blomqvist in arrivo dall’Audi con cui aveva vinto il mondiale nel 1984 e Kalle Grundel, vincitore nel 1985 del Campionato Tedesco al volante della Peugeot 205 T16.
Nella gara del debutto Grundel ottenne un ottimo terzo posto mentre Blomqvist fu costretto al ritiro per la rottura del motore. Dopo l’ottima prestazione in terra di Svezia il circus del mondiale si spostò in Portogallo. Insieme ai due piloti ufficiali venne iscritta alla gara una terza RS 200 per il pilota locale Joaquim Santos. Durante la prova speciale “Lagoa Azul” il pilota portoghese giunge a velocità elevata su una curva in discesa. Inizialmente sembra evitare la folla distribuita sull’esterno della curva ma la sua Ford RS 200 piomba dall’altro lato della strada travolgendo la folla. Il bilancio è tragico: tre morti e molti feriti. (a questo link il racconto integrale della vicenda)
Gli organizzatori decidono di cancellare le successive prove nell’area di Sintra, mentre nelle sale del Hotel Estoril Sol, i team ufficiali decidono di ritirarsi dal Rally del Portogallo. Il mondo del rally iniziò ad accorgersi di essersi spinto oltre il limite.
La gara verrà vinta Joaquim Moutinho, il quale diventa il primo e tutt’ora unico portoghese ad aver vinto una gara valida per il Campionato del Mondo. Un altro incidente avvenne al Rally Hessen in Germania nel 1986. L’ex pilota di Formula 1 Marc Surer perse il controllo della vettura schiantandosi contro un albero, che squarciò la RS200 in due, per finire poi contro un secondo albero sul quale l’auto esplose. Il copilota Michel Wyder morì intrappolato nella vettura avvolto dalle fiamme.
Tornando al mondiale, per le gare successive alla tappa portoghese ovvero, Safari e Tour de Corse, il Team Ford decise di non prendere parte a questi eventi. Le RS 200 si rivedono in gara in Grecia all’Acropoli, dove le vetture dell’Ovale Blu, partecipano per la prima volta ad un rally su sterrato. I due piloti Grundel e Blomqvist fanno letteralmente volare le due RS 200 sugli sterrati ellenici. In particolare Grundel che a metà gara si ritrova al comando tallonato dalla Delta S4 di Alen, mentre al terzo posto troviamo il suo compagno di squadra Blomqvist. Il team Ford domina sulle speciali dell’Acropoli grazie al gran lavoro svolto da tutta la squadra per migliorare la vettura. Purtroppo verso la fine del rally i sogni di gloria svaniscono sotto il sole cocente delle speciali elleniche. Sia Grundel che Blomqvist sono costretti al ritiro. Il primo per problemi tecnici mentre il secondo per un’uscita di strada. Con l’incidente in Corsica di Toivonen la FISA (l’attuale FIA), decise di bandire dalla stagione 1987 le Gruppo B. A seguito di questa decisione sia l’Audi che la Ford si ritirarono dal mondiale in corso. Anche se la Ford si ripresentò al Rac ma i suoi piloti furono costretti al ritiro. Dopo l’Acropoli, come detto in precedenza, la Ford decise di ritirarsi dal mondiale e i suoi piloti furono girati alle squadre avversarie. Blomqvist venne ingaggiato da Peugeot ottenendo un terzo posto in Argentina ed un quarto posto in Finlandia, mentre Grundel si uni al team Lancia ottenendo un sesto posto in Finlandia.
La Ford RS 200 oltre il mondiale
Oltre alle gare di Campionato del Mondo il team ufficiale Ford schierò delle RS 200 per Blomqvist e Grundel in alcune gare del Campionato Britannico, mentre il pilota inglese Mark Lovell (1960-2003) prese parte all’intero campionato. Blomqvist partecipò all’International Welsh Rally dove fu costretto al ritiro per incidente e all’Audi Sport Rally dove arrivò primo. Per quanto riguarda Grundel prese parte al Circuit of Ireland dove fu costretto al ritiro e all’Audi Sport Rally dove giunse al terzo posto. Sempre a livello britannico il pilota Mark Lovell in coppia con Roger Freeman ottenne al volante della Ford RS 200 4 podi: terzo all’International Welsh Rally, secondo allo Scottish Rally e all’Ulster Rally ed infine terzo al Manx Rally. Questa serie di risultati conditi da altri piazzamenti porteranno Lovell a vincere il Campionato Britannico 1986. Al di fuori dell’Inghilterra Blomqvist prese anche parte al South Swedish Rally, valido per il Campionato Europeo, ottenendo un ottimo primo posto.
L’ultima gara che disputò con la RS 200 fu il Memorial Bettega dove giunse al quarto posto. In quel periodo nel Campionato Belga venne schierata una Ford RS 200 gestita dal Team RAS, per il pilota Robert Droogmans. Il forte pilota belga ottenne 6 vittorie: Circuit des Ardennes, Lotto Haspengouwrally, Rally International de Wallonie, 24H de Ypres, Lotto Bianchi Rally, Omloop Van Vlaanderen. Questi risultati insieme al secondo posto al Debic Grenslandrally gli permisero di aggiudicarsi il campionato. Si segnala un’altra vittoria al Rally du Valais valido per il campionato europeo. Terminata a fine 1986 la sua carriera nel mondo dei rally la vettura raccolse:
3° posto in Svezia con Kalle Grundel (Campionato del Mondo)
1 vittoria nel Campionato Britannico con Stig Blomqvist all’Audi Sport Rally
Campionato Britannico 1986 con Mark Lovell
Campionato Belga 1986 con Robert Droogmans
2 vittorie nel Campionato Europeo con Blomqvist e Droogmans
Dai rally al rallycross
La Ford stava pensando di introdurre per la stagione 1987 un’evoluzione della RS200 con un nuovo motore della Cosworth BDT. Questo motore poteva supportare una cavalleria da 557 cavalli fino a 826. Inoltre vennero potenziati sia i freni che le sospensioni. La cancellazione del Gruppo B fece sì che la RS 200 E2 diventasse un auto da rallycross a partire dall’agosto 1986 fino all’ottobre 1992. Il pilota norvegese Martin Schanche vinse il campionato nel 1991 con una Ford RS200 E2 da 652 cavalli. Nel 1998 la vettura venne nuovamente utilizzata da Stig Blomqvist nella categoria Unlimited della Pike’s Peak International Hillclimb con un motore da 850 cavalli. Terminò la cronoscalata al quarto posto.
Rivediamola in azione ed apprezziamone il “sound” in questo splendido video tributo: