Il “Dalma” torna a casa! Tricolore Terra e Sardegna WRC in questo 2019
Esclusiva col pilota di Pavullo che ha parlato dei suoi programmi stagionali e del ritorno alla terra
Dopo un 2018 speso su un programma totalmente incentrato sull’ asfalto come “suggerito” dai vertici federali, Andrea Dalmazzini ha deciso di tornare nella sua casa naturale, quella dei rally su sterrato.
Il 2019 del pilota di Pavullo, infatti sarà tutto incentrato sulla partecipazione al Campionato Italiano Rally Terra che comprende anche la gara iridata, che sarà disputata in tutta la sua lunghezza, e non solamente la prima tappa come invece prevede il regolamento del Tricolore Terra. Al suo fianco il lucchese Giacomo Ciucci (ad eccezione dell’Adriatico), mentre la vettura scelta è la Ford Fiesta R5 evo2 della GB Motors.
Abbiamo sentito Andrea che ci ha parlato in esclusiva dei progetti 2019, ma non solo…
Ciao Andrea, grazie per il prezioso tempo che ci stai dedicando. Torniamo al 2017, stagione perfetta culminata col titolo CIRT! Che ricordi hai di quella stagione?
Ciao ragazzi! Il 2017 é stata una stagione bellissima, Pirelli mi ha supportato in modo tecnico e amichevole proprio come un pilota professionista, un livello altissimo che hanno loro di personale e qualità!
Una vittoria a livello sportivo ma sopratutto una vittoria di squadra! Gb motors è stato un team fantastico a livello umano oltre al altissimo livello tecnico!
X Race ci ha aiutato e seguito tantissimo, dal livello mediatico al supporto e ai consigli! Inoltre la vittoria al Motor Show, una soddisfazione immensa!
Nel 2018 ti abbiamo visto al via di alcuni round su asfalto del CIR e il Monza. Che cosa ti ha lasciato la stagione Total tarmac?
Grazie a una fantastica collaborazione con Aci team Italia e Aci Modena associate sempre a GB Motors e X-Race ho partecipato a 3 gare del CIR ed in più al Monza e al rally di Modena, gara di casa.
È stata una bella esperienza, mi ha insegnato tanto sulla guida veloce di una macchina e sulla precisione delle note! Cogliendo una vittoria assoluta anche su asfalto nella gara di casa.
Mi sono divertito a imparare, sperando che questo porti i suoi frutti anche sulla terra
Il 2019 sarà per te un ritorno a casa; tornerai nel CIRT con l’obiettivo di bissare il titolo 2017. Come vedi il calendario gare e la scelta di inserire la Sardegna?
Si, avevo voglia di tornare sulla terra, è il mio territorio! Mi diverte e mi sento a mio agio! Il campionato mi sembra bellissimo, con belle gare e avversari molto tosti!
Lo avrei tenuto più a livello nazionale escludendo la Sardegna, e dare alla Sardegna ancora più importanza tenendola solo come gara mondiale. Ma è una bellissima gara da poter disputare.
Il CIRT si annuncia di altissimo livello, Marchioro, Costenaro e la new entry Ciamin hanno confermato la loro presenza e radio rally dà al via anche Scandola, Hoelbling, Trentin, Ceccoli e in alcuni round anche Ucci, Travaglia e Longhi. Non male per un campionato messo spesso in secondo piano da federazione e media. Cosa ne pensi?
Secondo me il livello si sta alzando sempre di più, dalle gare agli avversari, diventa un campionato sempre più importante! Mi fa molto piacere, serve della terra in Italia e piloti che ci corrano! Il rally dovrebbe essere maggior parte così secondo me.
Al tuo fianco ci sarà anche Giacomo Ciucci (tolto il Rally Adriatico). Qual è il rapporto dentro e fuori abitacolo con Giacomo?
Da navigatore ad amici fuori dall’ abitacolo! Quando sale mi sento sicuro, il resto tanti navigatori sono bravi e dettano le note! Con lui ho il giusto feeling.
Si annuncia un Sardegna con quasi 30 R5 al via, per te quanto è bello ed impegnativo affrontare una gara di così alto livello?
Come detto prima, è una gara importantissima! Mi piacciono le strade che ci sono in Sardegna, una gara veramente di importante livello dove la preparazione deve essere al top in ogni cosa.
Ringraziamo Andrea per il tempo dedicatoci e gli facciamo l’in bocca al lupo per la stagione nel CIRT!