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WRC2 – Guillaume De Mevius: “Vi racconto il mio programma 2019, sarò anche in Sardegna”
Esclusiva con uno dei giovani più promettenti del panorama internazionale rallystico,
In Belgio è considerato uno dei più promettenti giovani, stiamo parlando di Guillaume De Mevius. In una bella intervista si è raccontato e soprattutto ha svelato i programmi 2019, che riguardano da vicino anche il nostro Paese, infatti sarà al via del Rally Italia Sardegna.
Ciao Guillaume, come è iniziata questa annata rallystica?
Il mio 2019 è iniziato male, con il ritiro al Rallye Montecarlo, a causa di un’uscita di strada avvenuto la domenica mattina quando occupavo la seconda posizione di campionato WRC2.
Successivamente ho corso il Rally van Haspengouw, prima prova del Campionato belga, ma anche qui ho dovuto subito alzare bandiera bianca, causa un problema meccanico alla mia vettura.
In queste ore disputerai la seconda prova del Campionato belga, lo Spa Rally. Con che obbiettivi parti?
Lo Spa Rally è una gara completamente differente, rispetto a quella che si disputa ad Haspengouw. Lo scorso anno stavamo facendo molto bene, fino all’incidente che ci ha messo KO. Quest’anno utilizzerò la gara come allenamento per il WRC2, che rimane l’obbiettivo principe della stagione. È nel DNA di un pilota che si rispetti mettersi nuove sfide. Per me la sfida è correre nel Campionato del Mondo.
Dopo un paio d’anni in cui hai corso con la Peugeot 208 R5, il team RACB ha acquistato una Citroen C3 R5, vettura con la quale correrai quest’anno. Come mai questa scelta?
La Peugeot era ormai una vettura “anziana”, quindi è stata una scelta logica. Abbiamo optato per la C3 R5 perché la vettura è performante e si sta lavorando molto bene sia sul motore che sul telaio. Gli ottimi tempi ottenuti al Monte-Carlo mi fanno ben sperare per la Corsica e per il resto della stagione.
Il Monte è una gara anomala per molti fattori, ma anche la Corsica, tua prossima uscita stagionale non scherza a difficoltà.
Il Monte Carlo è un rally pazzo, era la seconda volta che partecipavo, è un rally molto duro. Stavamo andando davvero bene fino a sabato sera e siamo rimasti sorpresi di quanto stavamo facendo.
La Corsica é un’altra gara insidiosa, con prove molto tecniche e lunghe. Dobbiamo arrivarci pronti sotto tutti gli aspetti, sia tecnici che mentali.
Arrivi dai rally nazionali, dove il chilometraggio è molto ridotto, rispetto ad una gara iridata. Quanto si paga in termini di prestazione questo?
Tanto!! Credetemi, non è solo il tempo che passi dentro la vettura, ma serve una pianificazione a 360° dell’evento. Nulla può essere lasciato al caso. Il livello é altissimo, molte volte gli appassionati non lo capiscono. Pensano che sei forte a casa, vai forte anche nel Mondiale, ragazzi non è proprio così. Così come non è detto che sei forte nel WRC, vai in un’evento nazionale e domini la gara.
Nella WRC2 serve tanto allenamento, una pianificazione perfetta, devi calcolare anche le ore di riposo, passi sei/sette giorni dove l’adrenalina va a mille e se mentalmente non sei pronto, la pressione ti divora.
Qui [in Belgio] fai le ricognizioni e poi via in gara! Due giorni e tutto finisce.
Dopo la Corsica, dove proseguirà la tua annata sportiva?
Il mio 2019 è basato sull’apprendimento, tecnico, fisico e mentale unito alla partecipazione in gare per me inedite e per di più su sterrato.
Quindi abbiamo optato per disputare il Portogallo e il Sardegna gare molto importanti per me, perché devo crescere molto su terra e dopo la pausa estiva sarò anche in Germania e Spagna.
Non mi creo illusioni e soprattutto non voglio farmene, l’obbiettivo è quello di crescere ed accumulare esperienza in ottica 2020. Per me è tutto nuovo, so che su asfalto posso essere competitivo, mentre su sterrato devo macinare chilometri su chilometri per crescere, ecco perché ho scelto Portogallo e Sardegna.
Grazie mille Guillaume per la disponibilità e in bocca al lupo per la stagione.
