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Epic Rally Tribe e Rallyssimo insieme #SoloPerPassione

Apriamo l’anno con il botto Cari Lettori di Rallyssimo. Una breve chiamata, un fitto scambio di opinioni e la percezione immediata che si potesse fare. Ed è con grande onore che salutiamo gli amici di Epic Rally Tribe che da oggi avranno uno spazio tra le pagine del nostro sito. 

Ciao Lorenzo. Raccontaci un po’ della filosofia “Epic Rally Tribe” a chi ancora non la conosce. Com’è nato il gruppo e quali sono i valori che porta avanti?

Il gruppo è nato da una idea che avevo in testa da anni. Io sono di Perugia e nella mia zona non ci sono molti appassionati di rally, quindi spesso andavo via da solo incontrando poi in prova, persone che da perfette sconosciute sono divenute in molti casi grandi amicizie, anche se geograficamente molto distanti.
Questi eventi hanno generato in me la convinzione che esistesse un Popolo del Rally che per quanto numeroso, ma non aveva la percezione di se stesso. Mi sono così dato il compito di riunirlo sotto un unica bandiera. Ho iniziato a pensare al nome ed al Logo,il tutto chiaramente ispirato alla STRATO’S ed ai rally stile anni 70/80/90, competizioni dure, dove la meccanica veniva messa seriamente a dura prova ed il pilota e la squadra dovevano trovare il giusto passo per arrivare alla vittoria. Ad un Valtiberina innevatissimo di diversi anni fa, ero su una esse con altri due amici toscani incontrati sul posto e in attesa dello start, per passare il tempo, da una parte all’altra della strada, iniziammo ad urlarci domande a casaccio sul mondo del rally. così, tra una grappa, qualche imitazione e barzelletta si era riunito un gruppo di persone che coinvolgeva tutti quelli che stavano in zona. Passammo una bella giornata e li finisce…… Il difficile infatti consisteva nel mantenere i contatti e mettere tutti d’accordo, per attuare il progetto, serviva quindi uno zoccolo duro di persone che la pensassero alla stessa maniera…..si vede che l’idea era bella ed il fato decise di darci una mano anche se ci sono voluti quasi 5 anni.

Al San Marino 2014 decidiamo con dei ragazzi del forum di rallylink di incontrarci per vedere il rally insieme, io non conoscevo nessuno di loro ma poi tra una chiacchiera e l’altra è venuto fuori che a quel famoso Valtiberina, eravamo tutti li su quella curva, tutti insieme……..la decisione era presa…..Vito mi inserisce sul loro gruppo Whatsapp ed in quattro e quattr’otto lancio l’idea del gruppo e del logo. Marco ed Alessandro rispondono subito entusiasti, stessa cosa dicasi per Dedo Alebike e Zona, Alberto trasforma il mio schizzo a penna nel bellissimo logo che ci contraddistingue è così l’avventura inizia, il popolo che ama i rally epici, che rispetta, che ama la terra, che ama i passaggi al limite era nato e di li a poco sarebbe cresciuto in maniera importante. Noi siamo così come ci vedete, spontanei e genuini, tutto quello che facciamo lo facciamo gratuitamente, sempre e solo per passione, amiamo la terra, amiamo i piloti generosi, crediamo profondamente nelle dirette live che facciamo con grande sacrificio, realizzando video di breve durata fatti dal cellulare e caricati immediatamente nella nostra pagina Facebook, dando così la possibilità di assistere a quanti non son potuti venire dal vivo. Noi crediamo profondamente nella possibilità di poter comunicare utilizzando un linguaggio universale, quello dettato dalla passione e che va quindi oltre le barriere culturali e linguistiche, noi viviamo di adrenalina ed emozioni, noi siamo quelli che non si fermano davanti a pioggia fango e freddo, siamo quelli che ci sono sempre, siamo l’ancora di salvezza di piloti e navigatori, siamo quelli su cui i rally possono contare, siamo quelli pronti ad applaudire tutti, dal primo fino all’ultimo, noi siamo il popolo del rally.

L’Italia vanta una storia e una tradizione rallystica invidiabile e un numero notevole di appassionati, nonostante questo siamo uno dei movimenti più in difficoltà. Tu come la vedi? A chi le maggiori responsabilità e, soprattutto, quale strada per uscirne?

La mia storia personale mi ha portato in passato a poter intervistare grandi personaggi dei rally da Rohrl a Kankkunen da Blomqvist a Biasion e da Liatti ad Aghini e Munari.

A tutti loro ho rivolto la stessa domanda che mi hai posto tu, contestualizzandola sia in ambito nazionale che mondiale: la risposta è unanime. I Rally devono tornare ad essere gare vere, con chilometraggi almeno il doppio rispetto agli attuali e con maggior presenza di fondi sterrati. In un solo colpo avresti più spettacolo che si traduce in più gente in prova speciale. Basta vedere cosa sta facendo Dosso5 con Raceday Ronde Terra.
Mettere in campo queste azioni, non dico che sia facile, ma farebbe automaticamente scattare un circolo vizioso che grazie alla cassa di risonanza data dalle persone che vanno sul campo gara,attirerebbe inevitabilmente sponsor ed investitori. Siamo arrivati al punto che per fare spettacolo ed attirare gente, si portano i rally in autodromo o si allestiscono prove spettacolo che non c’entrano nulla con la nostra specialità, anzi rappresentano l’antitesi del nostro mondo. Capisco che la federazione nazionale non abbia grandi risorse, ma sono convinto che le stia spendendo nella peggior maniera possibile. Non so quanto gli costi pagare la Rai per fare quello che fa, ma secondo me dovrebbero rendersi conto di quanta visibilità gratutira diano i Social Network e la rete. In questo ambito sono praticamente assenti, dovrebbero capire qual’è il loro pubblico e dove andarlo a cercare.

La stagione 2016 è al via e praticamente tutti i campionati hanno portato modifiche pesanti ai regolamenti (quelle WRC in realtà saranno nel 2017 ma hanno portato diverse incognite anche su quest’anno). A quale scopo? Dare un po’ più di imprevedibilità?

L’annuario CSAI 2016 non è commentabile.vIo non voglio crocifiggere nessuno, sbagliare è umano, ma mi piacerebbe capire come riescono ad attuare sistematicamente il contrario di ciò che si chiede. Via le WRC dalle Ronde e poi la perla delle perle: dividere i Rally del CIR in gara 1 e gara 2. Queste deve essere stata partorita in un momento di follia……Qualcuno riesce a spiegarmi chi sarà il vincitore del rally di Sanremo? Nell albo d’oro scriveranno gara 1 e gara 2? Pensavamo di Aver toccato il fondo Mettendo a calendario due sole gare su terra? Ci sbagliavamo……ma una soluzione c’è: non fare la licenza.

Per quanto riguarda il WRC secondo me sono sulla strada giusta, sono fiducioso.

Rimane il problema, più che altro per noi di Epic e per il nostro modo di vedere i Rally, delle prove spettacolo e della Spagna che mette le rotonde in prova in una gara di Mondiale. una cafonata evitabile e che attira un pubblico che nulla ha a che vedere con i rally, un pubblico che non riesci a fidelizzare e che quindi non porta vantaggi a nessuno degli sponsor coinvolti, se non nel brevissimo termine, ma qui si apre una porta enorme che affronteremo magari nel corso del 2016.

Parliamo ora della nostra collaborazione. Cosa devono aspettarsi i lettori di rallyssimo dai quei pazzi della Epic Rally Tribe?

Noi cerchiamo di far vivere un emozione, sempre e comunque. Che sia un video, un editoriale od un semplice resoconto di un Rally, vogliamo che il nostro messaggio, che faccia riflettere o anche semplicemente sorridere, lasci comunque il segno.

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