M-Sport: nessun motivo per non essere allo stesso livello del 2018
In M-Sport sono fiduciosi per il 2019 nonostante la partenza di Sebastien Ogier
Vedere il team M-Sport al via di questo mondiale 2019 potrebbe già essere considerato un successo, considerando tutte le difficoltà passate dalla compagine di Cockermouth in questo inverno tormentato. L’addio di Sebastien Ogier ha proiettato la squadra in una situazione economica non semplice, scenario già verificatosi nel biennio targato Ogier ma diventata di dimensioni maggiori anche dopo l’abbandono di Red Bull.
Dopo aver chiesto una proroga sull’iscrizione al prossimo campionato, il team di Malcolm Wilson è riuscito alla fine a presentarsi al via del prossimo Montecarlo, seppur con una squadra che vede incaricate le vecchie seconde linee del ruolo di prime guide e la mancanza di un main sponsor ad appoggiare il team nella stagione. Nonostante questa situazione non proprio florida, all’interno del team sono fiduciosi sul fatto di mantenere uno standard di prestazioni a livello della passata stagione, quando Ogier si è laureato campione del mondo per la sesta volta. Ad esprimere gli obiettivi stagionali è stato il nuovo team manager Richard Millener, subentrato al boss Malcolm Wilson, passato a gestire la parte amministrativa della sua struttura. Il nuovo direttore britannico, altra novità in seno al team per il 2019, ha parlato in occasione dell’Autosport International di Birmingham, evento nel quale sono state presentate ufficialmente le squadre della classe regina:
Abbiamo ancora la macchina che ha vinto due mondiali e due piloti di buona prospettiva. Elfyn ha vinto una gara nella sua carriera, e Teemu è in netta crescita. Nonostante il fatto che Ogier ci abbia lasciati, non c’è motivo di credere che non possiamo esprimerci allo stesso livello di quanto fatto nelle ultime due stagioni perché anche quando Seb si è unito a noi eravamo un po’ preoccupati di non avere le carte in regola per essere una squadra al top. Alla fine dei due anni ci siamo però accorti di essere dove dovevamo essere, affinando un po’ il tutto. In realtà penso che non c’è nulla che non possiamo fare nuovamente rispetto agli ultimi due anni.
Dello steso avviso è anche lo “zio” Malcolm, ribadendo le scelte dei piloti ed il lavoro per la stabilità del team come punti cardine per ricostruire la squadra in ottica futura. E per non attendere un’altra decina di anni prima di portare in bacheca un altro trofeo iridato.