Intervista esclusiva a Nikolay Gryazin: “Voglio vincere almeno un mondiale rally nei prossimi anni”
Abbiamo sentito il giovane driver moscovita che tanto talento e tanto futuro nasconde dietro al suo nome
Ha soli 20 anni, licenza lettone, provenienza russa, precisamente Mosca, ed un grande futuro davanti: Nikolay Gryazin anche grazie all’ultima vittoria nell’ERC in Polonia si sta delineando davvero come un campione del futuro, con risultati davvero ottimi nell’ Europeo (2 vittorie), in Lettonia, Lituania, Finlandia, Italia, Svezia…e non solo.
Quest’anno è in corsa per vincere l’ERC JU28, ed ha già assai dimostrato che in quanto a velocità pura il contendente maggiore al titolo è lui, ce la farà? abbiamo parlato di questo e di molto altro in questa intervista, buona lettura.
Chi è Nikolay Gryazin?
Mi chiamo Nikolay Gryazin ed ho 20 anni, questo è infatti il mio quarto anno nel mondo dei rally. E’ diventato il mio lavoro e dedico tutto il mio tempo ad esso, il mio obbiettivo è quello di essere sempre più veloce e migliore km dopo km. Oltre ad i rally adoro il drifting e l’ingegneria.
Come nasce la tua passione per i rally?
Mio fratello e mio padre hanno corso prima di me nei rally, personalmente ho iniziato con le gare in pista, ma un giorno mio padre mi ha convinto a correre in un rally. All’inizio non ero felice ed ero dubbioso, ma poi quando ho capito cosa significasse correre con un auto da rally ed il feeling che provi sulle speciali, ho guidato all’estremo a partire da quel momento.
A due appuntamenti dalla fine del campionato, l’ERC Junior 28 è ancora totalmente aperto: Come vedi le tue possibilità di vittoria?
Penso possiamo ancora essere in corsa per il titolo Under 28. Penso che sarà molto difficile, ma ci crediamo al cento per cento.
Quali sono le auto che ti stanno dando più soddisfazioni in carriera?
La mia auto preferita è senza dubbio la Porsche 911: Macchina pazza, grande feeling.
Una collaborazione con Yaroslav Fedorov che dura ormai da parecchi anni, ci parli del rapporto col tuo navigatore?
Con Yaroslav siamo buoni amici. Nonostante la differenza anagrafica, mi comprende e mi trovo davvero bene con lui sia nell’auto da corsa che nella vita privata. Visto che viviamo molto vicini infatti spesso ci troviamo per parlare o ridere.
Quanto secondo te può dare una scuola su “sterrato” come quella dei paesi baltici rispetto a quella soprattutto “asfaltata” del centro-sud Europa?
Non ci sono rally su asfalto nel mio paese. Questa è la ragione principale per cui gareggiamo in Italia, dove il livello di piloti è estremamente alto e professionale. Grazie a ciò, spero di progredire sull’asfalto, ma non siamo ancora al limite, perché c’è ancora molto lavoro da fare.
Nell’European Rally Championship 2018 resta ancora da disputarsi una gara, con lotta aperta per almeno la terza posizione assoluta e per la prima di ERC J28. Almeno sulla carta sembrano gare molto adatte a te (specialmente il Liepaja che hai vinto nel 2017), quali sono le tue aspettative in merito?
Ci aspettiamo di vincere il campionato ERC JU28 quest’anno, e dopo ciò vedremo come potremmo posizionarsi nella classifica generale. Questa grande vittoria in Polonia aiuta, ma comunque il nostro maggior obbiettivo è di non fare errori e di vincere ancora a Liepaja.
Ti abbiamo visto nel corso degli ultimi anni più di una volta al via di gare in Italia, tutte su asfalto, quali Targa Florio, Sanremo, Ciocco…ma non solo. Cosa ne pensi dei percorsi del “nostro” paese?
Le prove speciali in Italia sono davvero difficili, molto tecniche e dove bisogna stare davvero attenti.
I piloti sono forti e veloci, dunque devi lavorare duramente per stare sui loro ritmi, visto anche che ogni gara ha caratteristiche intrinseche uniche. Queste sono strade strette e tortuose, ma anche scivolose e difficili. Devi davvero imparare a guidare pulito e non solo veloce.
Sport Racing Tecnologies è la compagine lituana con cui la tua collaborazione continua da osrù molteplici primavere, passate tra campionato lettone, ERC e molto altro ancora. Qual è il tuo rapporto con il team di Riga?
Il team SRT è davvero il migliore che io conosco. Ci sono vere figure professionali che ci lavorano, ed ogni impiegato lavora per ottenere il miglior risultato possibile. Ciò ti dà anche motivazione quindi il team non solo ti assiste ai massimi livelli, ma sono anche tuoi amici e ti supportano sia nei momenti divertenti che in quelli difficili.
Com’è stato il passaggio da una Peugeot 208 R2B ad una Skoda Fabia R5? La FIA per “ammortizzare” il passaggio tra queste categorie ha creato la categoria R4, anche se per essa non si sa ancora se il futuro sarà florido o meno, che ne pensi?
La Skoda sembra più pesante della Peugeot, ma guidarla è più semplice. La prima volta è stato difficile da capire ad esempio come frenare dalle alte velocità. Però dopo alcune gare questo aspetto è migliorato molto, quindi non è stato un grosso problema. Da quest’anno è iniziata la tua collaborazione con la scuderia italo-emiliana Movisport, parlaci di questa partnership.
Con Movisport abbiamo appena incominciato questa collaborazione, ma adoro davvero questi ragazzi. Mi piace il loro approccio e sono davvero fiero che supportano il nostro programma e credono in noi!
Quali sono i tuoi sogni e le tue speranze per il futuro?
Voglio diventare campione del mondo e voglio sempre migliorarmi. Questo non è facile, ma stiamo facendo qualsiasi cosa per raggiungere questo obbiettivo
ENGLISH VERSION:
Please introduce yourself with few words. What are the main facts you want people to know about you?
I am Nikolay Gryazin, 20 years old. This is my 4th year in the rally world. This became my profession as i dedicate all my time to it. My main goal is to be faster and better all the time. Beside rally I love drifting and engineering.
How did you fall in love with rally?
My father and my brother were involved way before me in rally. I personally started with circuit racing. And one day my father managed to convince me to try participating in a rally. At first I was very scared and did not understand why I was doing this. But after a while it got hooked and started kicking in the feeling that the driving a rally car can give you. I drive to the extreme ever since here.
There are two more rounds in ERC Junior 28, and the competition is still absolutely open in terms of who can win it. How do you see your chances to win?
I believe that we will be able to compete for the victory in U28. I think that it will be very difficult, but we will
work on it 100 percent.
Which race cars have given you the most pleasure to drive in your carreer?
So far my favourite car was Porsche 911. Crazy car, great feeling. You have been working succesfully with your codriver Yaroslav Fedorov since many years.
Can you say few words about your relationship with him?
With Yaroslav we are good friends. Despite the age difference, he understands me and I am very comfortable with him in the race car and even in private life. As we live quite far from each other on the race we always have something to talk about and laugh.
You came from North Europe home of fast gravel rallies. So far you showed your pace also in tarmac. What do you think how much the mid or south european tarmac rallies could teach you compare to your home rallies to be an even better driver?
There is no asphalt rally in my country at all. That’s the main reason we race in Italy, where the level of drivers is extremely high and professional. Thanks to this, I began to progress on the asphalt. But this is not the limit, there is still a lot of work ahead. In the European Rally Championship 2018 there are still two left, with open fight for
the third absolute position and for the first of ERC J28.
At least on paper they seem to be very suitable for you (especially the Liepaja you won in 2017), what are your expectations?
We expect to win the U28 championship. And after will see what will turn out in the overall result. The main task is not to make foolish mistakes and achieve a better result. In the last few years we have seen you participating in many italian tarmac races, just like Targa Florio, Sanremo, Ciocco and so on… What is your oppinion about our country’s roads, special stages and rallies?
The special stages are very difficult In Italy. They are dangerous and technical. Competitors are strong, so to be fast, you have to work very hard. Each race has its individual charasteristics. There are both wide roads and narrow ones. Both bumpy and smooth. But most of the time the roads are twisty and tricky.
You need to learn to drive smart not just fast. Sport Racing Technology is giving you the technical backround since many racing seasons and you won many rallies together. Can you please say few words about the collaboration with them?
The team is the best of all I know. There are real professionals working there. And every employee wants the best result. This gives motivation when the team not only serves you at the top level, but also they are your friends who support you in the fun and difficult moments as well.
How was the transition (or the road) from Peugeot 208 R2B ad una Skoda Fabia R5?
Skoda feels heavier than Peugeot, but driving is more comfortable. At first time it was difficult to understand how to brake from high speed. But after some couple of races it became better and better. So it was not really a big problem.
This year you have started collaboration with italian Movisport. Can you please describe with few words this
partnership?
With Movisport we just started our collaboration. But I really like these guys. I like their approach And I’m very glad that they support our program and believe in us!
What are your dreams and expectations from the future?
I want to be a world champion and always want to progress. This way is not easy, but we are doing everything to achieve the goal.
Un ringraziamento alla Scuderia Movisport per averci aiutato con l’intervista al forte pilota e grande promessa di questo sport.
FOTO: E-Wrc