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Chi è Takamoto Katsuta, il vincitore a sopresa del WRC2 in Svezia
Andiamo a scoprire la carriera del giovane giapponese pupillo di Makinen
Il Rally di Svezia 2018 ha riservato parecchie sorprese e tanti spunti interessanti, non solo nella classe regina. Nel WRC2 è infatti arrivata una vittoria assolutamente imprevedibile alla vigilia per il giapponese Takamoto Katsuta che, navigato dal finlandese, Marko Salminen, ha trionfato con la Ford Fiesta R5 gestita dalla Tommi Makinen Racing.
Un successo che ha interrotto, almeno momentaneamente, la supremazia Skoda nel mondiale cadetto dopo la vittoria di Jan Kopecky a Montecarlo. Il giovane giapponese ha infatti raggiunto il pilota ceco in vetta alla classifica del mondiale, con 25 punti e testa, nonostante la presenza del campione del mondo in carica Pontus Tidemand in Svezia.
L’ufficiale Skoda era quotato giocoforza come il favorito per la vittoria tra le vetture R5 nella sua gara di casa, ma incredibilmente lo svedese si è dovuto accontentare del secondo posto contro ogni previsione. E se il discorso “battistrada” può essere valido per quanto riguarda Seb Ogier e soci, questo aspetto è risultato sicuramente meno determinante per quanto riguarda le vetture del WRC2, partite dopo il passaggio delle Wrc Plus in ogni prova.
Uno dei fattori più influenti di questa gara non ha quindi avuto questo effetto sui protagoniti del Wrc2, partiti su strade già parzialmente pulite, e che mette in evidenza maggiormente la grande impresa del nipponico. Ma chi è questo simpatico e veloce giapponese?
Classe 1993, Katsuta cominciò la sue prime esperienze nei rally con una vettura a trazione posteriore. Nel 2014, infatti, disputò tre gare nel campionato giapponese con la Toyota GT86, conquistando anche un piazzamento nella top ten. La sua crescita fu molto rapida dato che l’anno successivo debutta con la Subaru Impreza Sti sempre nella serie nazionale, per poi disputare le prime gare europee. Mentore del giovane nipponico è fin da subito Tommi Makinen che ingaggia lui ed il suo compagno di merende, Hiroki Arai, nella sua squadra.
Spinto anche dal supporto della casa madre Toyota, con cui stava già lavorando per il progetto Wrc, il quattro volte iridato mise subito a disposizione di Takamoto una Ford Fiesta R5 per l’appuntamento iridato finlandese. Era il 2016, ed il nipponnico ottenne un ventisettesimo posto e dodicesimo di Wrc2. Sperimentati gli sterrati iridati, Makinen imbasti’ un programma completo per i suoi pupilli per la stagione seguente. Cinque appuntamenti nel mondiale, tra cui Svezia, Portogallo, Sardegna, Finlandia e Spagna, insieme ad un paio di apparizioni nel nostro campionato con la Fiesta R2T e qualche “winter rally” in Finlandia. Miglior risultato del 2017 è stato al nostro Rally Italia Sardegna, con un quattordicesimo posto assoluto ed un terzo di Wrc2.
Constatata l’efficenza di un simile programma, Makinen ha deciso di riproporre le medisime gare per i suoi piloti anche per questo 2018. L’esordio nel mondiale era previsto proprio per il Rally di Svezia, preparato grazie alla partecipazione all’Arctic Rally. Inutile dire che, insieme alle tante sessioni di test, questa gara abbia contribuito ad affinare il feeling con i fondi nevosi e la sua Fiesta R5.
Ciò non toglie tuttavia la grande impresa del giapponese in questo Rally di Svezia, dove ha battuto tutti i temibili piloti locali da sempre favoriti in simili gare. A testimoniare quanto Tommi Makinen punti su questi ragazzi, basta analizzare la varietà del loro programma, che prevede anche un paio di apparazioni in Italia. Prima su asfalto al Rally del Ciocco e poi su sterrato al Rally Italia Sardegna valido per il mondiale.
Insomma, tutti i presupposti per diventare un pilota di alto livello ci sono tutti, e d’ora in poi sarà meglio tenere sott’occhio tutte le sue performance in giro per il mondo.
