WRC, Rally Montecarlo, team Citroen dopo il Day 1
Ecco le parole di Meeke, Breen e Budar dopo un esordio non troppo felice
Non un inizio troppo sorridente questo Rallye Montecarlo 2018 per il team Citroen. Tanti i problemi avuti un po’ da tutti, ma fatto sta che i piloti Citroen, Breen e Meeke hanno chiuso rispettivamente al 7° e al 9° posto. Come sempre il Monte ha messo in scena la tanta imprevidibilità. Grande incognita è stata quella della scelta delle gomme prima della partenza.
Anche se il feedback degli addetti alla sicurezza ha dichiarato la prova prevalentemente asciutta, gli equipaggi del team WRT Citroën Total hanno deciso di giocare in modo sicuro scegliendo otto gomme super soft Michelin. Tuttavia, Craig Breen e Kris Meeke hanno perso tempo dopo essere rimasti per un po’ infossati tra la neve, come molti dei loro rivali. La prima prova li ha così visti: quinto Breen e decimo Meeke. Il problema riscontrato nella prima PS ha determinato un generale stato d’ansia compromettendo la prova successiva, sopratutto per Breen arrivato alla partenza con la pressione dei suoi pneumatici anteriori errata.
Andiamo a sentire quindi le parole del nuovo Team Principal e dei piloti dopo la conclusione del giorno 1 di gara. Cominciamo con il nuovo boss del double chevron, Pierre Budar:
Ovviamente non è stato l’inizio che speravamo, soprattutto perché avevamo fatto la scelta giusta delle gomme. C’è un punto difficile nella prima fase, che si è rivelata parecchio penalizzante. La gara è lunga e mantengo grandi speranze sulle prossime prove.
Ecco il turno di Kris Meeke, dopo un avvio non del tutto felice:
Sulla neve, ho sottosterzato leggermente, così ho tirato il freno a mano e sono finito per girarmi nel mezzo della strada. Il più delle volte ti giri semplicemente e parti di nuovo. Questa volta, ho deciso di mantenere la calma e ho messo la retromarcia per portare la macchina sulla traiettoria giusta ma, sfortunatamente, siamo scivolati in un fosso. E’ stato un errore stupido e molto frustrante.
Chiudiamo con Craig Breen:
Nella prima fase, siamo rimasti bloccati a bordo strada per quasi trenta secondi e abbiamo avuto bisogno dell’aiuto degli spettatori per riprendere il cammino. Senza quell’errore saremmo andati vicini alla vittoria di tappa. Nella fase successiva siamo arrivati in ritardo al controllo, il che significa che abbiamo preso una penalità di dieci secondi. Inoltre non avevamo la pressione corretta nelle gomme perché non avevamo tempo per regolarla prima della partenza. Un inizio difficile, turbolento. Non certo quello che speravamo. Sono comunque contento del nostro passo.