Intervista a Silvia Rocchi: “Sogno una gara nel Mondiale”
Torna, a grande richiesta, la rubrica “Quando il rally è donna”… Abbiamo così sentito Silvia Rocchi, navigatrice con un buon livello di esperienza ci ha svelato tanto di lei e del suo rapporto con questo sport (che è anche il suo lavoro).
Come nasce la tua passione per i rally? In particolare quella nel ruolo di navigatrice?
La passione dei motori c’è sempre stata fino da piccola quando che per Natale o ai compleanni al posto di ricevere la solita bambola desideravo sempre le macchinine.
Inevitabile che con il passare degli anni la passione si è fatta ancora più sentire a 18 anni con la patente e la voglia sfrenata di salire su un auto da corsa.
Che ricordi hai del tuo debutto come naviga?
Nel 2010 la gara di casa il Coppa Valtellina.
Un mix di emozioni di adrenalina, paura di sbagliare, felicità ma anche la prima vittoria di classe.
Hai disputato anche gare da pilota, raccontaci le tue emozioni.
Lo scorso anno insieme alla navigatrice Canton Tania abbiamo affrontato un piccolo campionato a bordo della Clio R3C del Team Speed Rally.
Un’esperienza bellissima molto divertente e delle sensazioni che da navigatore a volte non le percepisci. Un bagaglio d’esperienza insomma ..
La gara più appassionante che hai fatto?
C’è ne sarebbero tante ma diciamo che ogni gara per me è come se fosse quasi sempre la prima…
La passione diventa sempre ancora più forte..sarò matta 😂😂
Come ti trovi in questo sport prettamente maschile?
Diventa come una droga senza non riesci a stare. Uomo o donna che sia non importa a mio avviso.
La lettura delle note su fondo sterrato e asfalto in cosa va a differenziarsi? Tu che fondo preferisci?
Adoro lo sterrato… Le gare su terra trasmettono sempre tante emozioni.. La lettura dipende sempre dalle note dal pilota e dalle prove speciali.
Secondo te, quanto è importante e allo stesso tempo delicato il ruolo di codriver nei rally?
La risposta che mi viene più spontanea è che per vincere lottare sbagliare perché può succedere anche questo si è sempre in due.
Tanto come è importante il pilota è lo stesso importante il navigatore perché insieme devono collaborare per raggiungere un obbiettivo qualunque esso sia.
Obbiettivi 2018? Ti rivedremo nel CIRT? O magari al volante?
Obbiettivo 2018 è tornare a navigare…Per ora non ho nulla in programma.
Sogni nel cassetto?
Fare una gara del mondiale.
Grazie mille della disponibilità Silvia, alla prossima..
Grazie mille a te.