WRC – Il punto sul mercato piloti 2018
Tra poche certezze e tanti rumors si scalda il fanta-mercato
La pausa estiva tra Germania e Spagna serve ai piloti per ricaricare le pile in attesa del gran finale di stagione, ma sopratutto è utile per i team che sono pronti (forse) a stravolgere le loro formazioni in vista del 2018.
La stagione 2018 vedrà due grandi novità. La prima il ritorno del Rally di Turchia che sostituirà la Polonia, messa fuori dal mondiale sia per motivazione di sicurezza (ma se si adottasse questo metro di giudizio, sarebbero tante le gare a rischio, come ad esempio il Monte-Carlo tanto difeso dai vertici FIA), ma anche per motivazioni di natura economica.
La seconda novità, ancora da mettere nero su bianco, pare sia quella che i costruttori potranno schierare (al momento non pare ci sia l’obbligo) ben quattro vetture, di cui le prime tre porteranno punti alla classifica dei costruttori. Questo apre scenari molto interessanti. In casa Toyota al momento tutti gli sforzi sono destinati sull’estone Ott Tanak che sostituirebbe Juho Hanninen, mentre la seconda scelta sarebbe Teemu Suninen. Ma attenzione, in caso della conferma della quarta vettura, per Hanninen si riaprirebbero le porta della Yaris WRC.
Più complessa la situazione in casa Citroen, dove sono in corso importanti vertici nei piani alti tra Linda Jackson (Gruppo PSA), Jean-Marc Finot (direttore gruppo PSA Motorsport) e Yves Matton (Citroen Racing) per valutare il da farsi per la stagione 2018, che nella mente di Matton, vorrebbe essere quella del rilancio, con l’obbiettivo di concorrere per il successo finale sia nella classifica piloti che costruttori. Attenzione però alla posizione di Carlos Tavares, sarà sua l’ultima parola sul budget che metterà a disposizione per l’ingaggio dei piloti.
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Come abbiamo detto da tempo, l’obbiettivo numero uno della casa del Double Chevron è Sèbastien Ogier ma restano due scogli da superare: il primo la volontà del francese di attendere le decisioni di Ford, il secondo (più risolvibile) sarebbe l’ingaggio al quale potrebbe contribuire la RedBull. Crescono le quotazioni del norvegese Andreas Mikkelsen (su di lui un leggero interessamento da parte di DMACK) al ruolo di seconda guida, mentre per Craig Breen si andrebbe verso un programma light basato su alcuni eventi selezionati. Mentre sul fronte Kris Meeke non arrivano notizie, il nord-irlandese è forte di un contratto (molto pesante, si parla di oltre 3 milioni) ancora in essere con Citroen, ma il posto in squadra appare ancora in bilico.
Capitolo Sèbastien Loeb, i contatti tra l’entourage dell’alsaziano e Citroen si stanno intensificando, si va verso un’accordo per la disputa di alcune gare del Mondiale e sopratutto un ruolo di tester della vettura, ruolo fondamentale per la crescita della vettura. Stesso ruolo di tester anche Stephanè Lefevbre che si dedicherà completamente allo svezzamento della Citroen C3 R5 disputando le dieci tappe Europee, iscritto nel WRC2. Sempre nel WRC2 potrebbe esserci la conferma di Simone Tempestini, attuale leader del “Citroen Challenge” riservato alle Citroen DS3 R5 iscritte nel WRC2.
Si complicano i piani in M-Sport, difficile che Wilson abbia lo stesso budget per il mercato piloti della scorsa stagione, difficilmente ci sarà la conferma di tutti gli equipaggi. In caso di mancato arrivo della Ford in veste ufficiale, si punterà tutto su degli equipaggi giovani con Teemu Suninen e Pontus Tidemand che vede salire le proprie quotazioni di trovare un sedile. Evans invece viaggia verso una riconferma col team DMACK.
In casa Hyundai, invece conferma della line-up attuale, mentre c’è attesa per conoscere il pilota che rappresenterà il team nel WRC2.
Al momento le certezze sono poche e le ipotesi tantissime. Ai posteri l’ardua sentenza.
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