Rally Adriatico 2017: le pagelle ai protagonisti
Chiudiamo l’argomento Rally Adriatico 2017 come di consueto con le pagelle ai protagonisti. La gara è stata piuttosto appassionante e ricca di colpi di scena che tanto hanno fatto discutere gli appassionati.
Umberto Scandola – Voto 9: non esistessero le carte d’identità ci sarebbe da pensare che sia nato da quelle parti. Come mette piede nelle Marche inizia a spingere come un forsennato e nessuno riesce a prenderlo. Peccato per l’errore della domenica sulla Laghi che non gli consente di portare a casa il bottino completamente pieno ma la vittoria era fondamentale per rilanciare le ambizioni di campionato.
Simone Campedelli – Voto 8: dei big è l’unico a non aver testato la macchina prima della gara e il sabato si vede. Cresce chilometro dopo chilometro e la domenica riesce a mettere la sua Ford Fiesta davanti a tutti con caparbietà. Resta il dubbio di sapere come sarebbe andata con qualche chilometro in più sul sedile.
Paolo Andreucci – Voto 6,5: si sapeva prima di cominciare che per lui e Anna inizia un periodo dove c’è da stringere i denti. Le gare su terra negli ultimi anni lo hanno visto sempre abbastanza in difficoltà e molto più “sporco” nella guida rispetto al passato e anche all’Adriatico si è confermato questo mood. Ma il weekend è comunque positivo con un bottino di punti che potrà far comodo a fine anno.
Kalle Rovanpera – Voto 7: fenomeno. Sulla terra è completamente un’altra storia e durante il sabato lo dimostra in lungo e in largo (tralasciando il discorso sul finale di cui si è discusso fin troppo). L’impressione è di trovarsi di fronte a qualcuno di potenzialmente molto grande (anche se c’è chi dice che il sabato partendo così indietro avrebbe dovuto essere davanti). E pazienza per il capottamento della domenica: fa parte anche quello del processo di crescita.
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Andrea Nucita – Voto 6,5: bravo Andrea a tenere altissimo il ritmo per tutta la gara su una macchina nettamente inferiore degli altri. Ha affrontato la terra dopo moltissimo tempo con la giusta grinta e determinazione e ne è uscita una gran bella gara.
Andrea Dalmazzini – Voto 7: altro grande passo avanti per il Dalma che quest’anno si è messo in testa che guidare pulito paghi molto di più. Meno spettacolare da vedere ma molto più efficace davanti al cronometro, porta a casa una gara ottima che segna un’altro importante step per la sua carriera. E tra poco si va a San Marino che gli piace veramente tanto.
Marco Wilkinson Bulacia – Voto 6: bravo è bravo e c’entra poco l’età. Commette tuttavia un banale errore di gioventù in un tratto lento a pochi metri dallo start e per tutto il sabato da come l’impressione di voler strafare per impressionare. Qualche escursione per campi fino alla macchina di tetto. Il ragazzo si farà.
Nicolò Marchioro – Voto 8: garona e segnale impressionante a tutti i partecipanti al terra. Se trova il giusto feeling la velocità non manca.
Damiano De Tommaso – Voto 8: che gara! Sfrutta appieno tutta la sua esperienza sulla terra imponendo un ritmo esagerato nelle prime battute di gara per poi cercare di amministrare. Gli riesce tutto benissimo e porta a casa una vittoria importantissima e che raddrizza un avvio di stagione così così.
Marco Pollara – Voto 7: non male per essere la terza gara su terra. Non osa troppo e non cerca di andare ad infastidire chi ha un passo evidentemente più veloce del suo. Apprende, mette chilometri importanti di esperienza su terra e porta a casa quello che serve per fare festa alla fine dell’anno. Se troverà il giusto appoggio può avere un grande futuro per la sua capacità di correre sia col piede destro che con la testa.