38 anni fa scomparivano Toivonen e Cresto
Un momento che ha cambiato la storia dei rally moderni
Chiunque segua i rally non può non aver sentito parlare di quel giorno maledetto: il giorno in cui una speciale del Tour de Corse si prese le vite del fuoriclasse Henri Toivonen e del suo navigatore Sergio Cresto.
Lo stavano dominando quel Rally di Corsica, con distacchi abissali (oltre due minuti) su Bruno Saby e Miki Biasion, quando in una semplice curva a sinistra la macchina uscì di strada finendo in un burrone ripido e pieno di alberi. L’impatto duro, con il tetto, la compressione del serbatoio ai sedili di Henri e Sergio e, immediatamente, le fiamme. I piloti a seguire raggiunsero il luogo dell’impatto in pochi minuti ma non poterono fare nulla per i loro colleghi, per il troppo calore sprigionato dalla Lancia S4. Di quei momenti sono pubbliche le conversazioni telefoniche di Siviero (navigatore di Biasion), Bernacchini e Fiorio (team manager Lancia Martini) che cercano, invano, di far sopraggiungere i soccorsi il più velocemente possibile.
Erano le 14:58 del 2 maggio 1986. Quell’incidente, insieme alla tragedia di Attilio Bettega l’anno prima, spinse la FIA a dire basta con le Gruppo B.
Quell’anno Henri era il favorito per la vittoria del Mondiale, a coronamento di una carriera fatta soprattutto di elogi ma di pochi risultati, talvolta negati dalla guida troppo generosa del finlandese. Sarà il più giovane a vincere una gara iridata (RAC a 24 anni e 3 mesi) e un’eterna promessa che il destino ha deciso di non mantenere.
A noi di Rallyssimo.it, Henri e Sergio non piace ricordarli in quel maledetto giorno, a noi piace ricordarli così!
1 Commento
ignazio
sicommenta da se ogni sporti a il suo rischio