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Dakar 2017: al traguardo con un’auto degli anni 70!

La Dakar 2017 è finita quasi da una settimana e, oltre a tutti gli equipaggi giunti al traguardo, uno in particolare merita elogi ancora più pronunciati. Non per la posizione finale (una modesta trentaseiesima piazza) ma per i mezzi tecnici con cui ha condotto questa impresa.

Stiamo parlando degli argentini Luciano Gagliardi e Josè Antonio Blangino che hanno partecipato alla trentottesima edizione della corsa sudamericana con un mezzo piuttosto fuori dal comune sia per caratteristiche che per… età. El Rastrojero Rapido è, infatti, una vettura argentina costruita dal 1965 al 1979 ed è stata una delle più diffuse del paese dell’epoca;  l’equipaggio sudamericano ha deciso di portarlo in gara alla Dakar, incorniciando la realizzazione di un sogno con l’arrivo a Buenos Aires.

Questo mezzo è stato il primo per i due connazionali, pilota e copilota, con cui hanno imparato a guidare. E quest’anno, con 51 primavere alle spalle, El Rastrojero ha affrontato e portato a termine una delle edizioni più dure della Dakar da quando si corre in Sudamerica che, come ricordano i membri dell’equipaggio, è stata molto diversa rispetta a quella dello scorso anno. Conclusa al cinquantanovesimo posto assoluto.

Sia per Gagliardi che per Blangino, il tutto è stato reso più speciale dai ricordi che evoca per loro questa vettura dato che i loro padri andavano a lavorare con questa strana macchina prodotta in quel di Cordoba. Per l’esemplare che ha corso la Dakar, anno di fabbricazione 1966, è stata adottata una base Toyota con il motore di una Chevrolet Camaro a benzina, mentre il propulsore originale era un diesel da circa 370 cavalli.

L’esperienza dell’equipaggio argentino ha sicuramente aiutato Luciano e Josè nella loro impresa, dato che hanno partecipato rispettivamente a sei e a quattro edizioni della gara più dura del mondo. Ma portare al traguardo una vettura cosi’ datata, con tutti i problemi di guida e di meccanica annessi, è stato un autentica prova di coraggio e di passione, che ha fatto rivivere una seconda giovinezza ad un mezzo sconosciuto dalla questa parte dell’oceano.

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