WRC Rally Kenya 2025, le pagelle
Nuovo dominio di Evans che si conferma il primo della classe. Neuville ci mette nuovamente una pezza. Sprofonda Rovanpera.

Anche il temutissimo Safari Rally se ne è andato in archivio lasciando dietro di sé tante conferme, ma anche diverse delusioni.
Una tappa dai due volti per molti quella in Kenya, sicuramente non per Elfyn Evans, il quale si è dimostrato ancora una volta letteralmente scatenato conquistando il secondo successo consecutivo (leggi QUI il recap della gara).
Fatte le dovute valutazioni, apriamo adesso come di consueto il nostro registro e vediamo insieme chi sono i promossi e i bocciati sulle terre bollenti africane.
Come sempre ricordiamo che le pagelle sono ovviamente il più possibile oggettive e tengono conto dei risultati ottenuti in relazione allo status del pilota.
Siete pronti? E allora giù l’acceleratore e partiamo!
KALLE ROVANPERA: N.C.
Un ritiro che sa di conferma dell’incubo che sta vivendo in questa stagione il finlandese. Due forature ed il cedimento della sospensione posteriore sinistra suonano quasi come un segnale divino su una situazione che già di partenza non era delle più semplici. Eppure Kalle era partito bene, sembrava poter essere finalmente competitivo dopo le uscite sonnacchiose a Montecarlo e in Svezia. Ci si è messo il destino invece a remargli contro e a non permettere a lui (e di conseguenza anche a noi) di sapere se sarebbe stato in lizza fino alla fine per la vittoria. Motivo per cui il suo voto non è classificabile.
TAKAMOTO KATSUTA: 4
La Svezia ce lo aveva restituito in grande spolvero. In Kenya sembrava potersi ripetere e invece nell’ultima prova è arrivata la “Takanata” che ha completamente rovinato i piani. Un errore fatale per il giapponese che gli è costato il podio e anche un voto che poteva essere molto più alto. Ma d’altronde si sa, a quei livelli gli errori si pagano, e quello di Katsuta è molto grave.
JOSHUA MCERLEAN: 5
Il ragazzo continua ad andare a corrente alternata. Il suo piede cauto gli permette di essere in palla soprattutto all’inizio quando in pochi vogliono scoprirsi. Poi però, quando i giochi entrano nel vivo, è solito tirarsi un po’ indietro. Come tanti ha avuto anche lui qualche problema, ma ancora una volta è apparso un po’ anonimo, soprattutto se si considera il fatto che alla fine del rally è arrivato dietro a Greensmith, Solans, Serderidis e Zaldivar. A tal proposito, voti alti e una menzione speciale proprio per questi quattro, che spesso vengono dimenticati in favore dei big, ma in Kenya hanno fatto più che bene. Un 7 pieno quindi al gentleman Serderidis. 7 anche per Zaldivar. 8 invece per Solans e 9 infine per il super concreto Greensmith che è riuscito a spuntarla sullo spagnolo nelle Rally2.
ADRIEN FOURMAUX: 6
Errori e problemi condizionano sin dal primo giorno la sua spedizione, ma la domenica dimostra tutto il suo talento. Non aveva niente da perdere, è vero, ma il suo ultimo giorno da all-in gli frutta ben 10 punti e questo non può che far sorridere Hyundai.
GREGOIRE MUNSTER: 7
Il premio di lottatore del Safari Rally va a Munster. Falcidiato dalle forature riesce a rimanere a galla fino alla fine con grande cuore. Un sesto posto finale che sa di rammarico visto che era partito molto bene e, forse, sarebbe potuto arrivare ancora più su se avesse passato meno tempo a fare il gommista. La vittoria alla SS15 è lì a testimoniarlo. Per questo e per molto altro il voto è più che positivo per lui.
SAMI PAJARI: 7.5
Questa volta il giovane finlandese torna a casa con l’appellativo di “opportunista”. Non ha fatto sfracelli, sia chiaro, ma ha dimostrato lucidità ed intelligenza fino alla fine portando la macchina sul traguardo senza affanni. Un quarto posto finale arrivato grazie all’errore di Katsuta, ma che rappresenta comunque un buon punto di partenza per lui in questa nuova esperienza in Toyota.
THIERRY NEUVILLE: 8
È sempre più un Neuville ragioniere quello che sta rimanendo attaccato con le unghie e con i denti al ruolo di possibile rivale di Evans nella lotta al titolo. I risultati concreti in macchina nei primi tre rally non dicono affatto così, ma la classifica per qualche verso sorride. Il belga è un po’ lontano dal primo posto, ma i punti fin qui raccolti pesano come dei macigni in rapporto alle prestazioni. Insomma, come già detto nelle precedenti tappe, Neuville seppur non al massimo ci sta mettendo una pezza ed è proprio in questi casi che si vedono i campioni.
OTT TANAK: 9
Finalmente un rally senza tanti problemi per Tanak. L’estone è un pilota che se è in feeling con la macchina può fare la differenza e in Kenya si è visto. Sette stage vinti e un primo posto finale che non è arrivato solo perché al momento c’è un Evans in stato di grazia. I segnali positivi però ci sono e se dovesse continuare così la sua classifica non può che migliorare.
ELFYN EVANS: 10
Sbuffa, si attacca allo sterzo con gli occhi sgranati come ormai abbiamo imparato a vederlo mille volte, arriva in alcune tappe stremato. Elfyn Evans sta dando tutto in questa stagione e anche in Africa si è confermato implacabile. Senza ibrido la sua guida istintiva sembra fare la differenza più di tutte le altre e la doppietta messa a referto in questo avvio di WRC è un messaggio perentorio per tutti gli altri candidati al titolo: se dovesse continuare con questo ritmo, battere il gallese quest’anno sarà difficilissimo.