WRC | Safari Rally Kenya: Evans resiste, ma le Toyota crollano
Il loop pomeridiano ribalta completamente quanto successo in mattinata

Ogni prova speciale del Safari Rally Kenya fa storia a se ed il loop pomeridiano lo testimonia in pieno.
Se nella mattinata ad impressionare sono state le Toyota ed il loro passo incredibile nel pomeriggio ad impressionare sono sempre le vetture giapponesi, ma in questo caso in lato negativo per i tanti problemi patiti che le fanno sprofondare nella classifica.
Tanti, troppi problemi che hanno lasciato via libera ai diretti avversari che nonostante anchessi hanno patito diversi problemi sulle precedenti prove speciali ,sono riusciti a risalire la classifica, approfittando anche delle disavventure delle vetture giapponesi.
Disavventure che non hanno risparmiato nessuno, neanche il leader della gara Elfyn Evans che è riuscito, però a limitarle arrivando al traguardo con pressoché due minuti di vantaggio ed un solo cedimento della sospensione posteriore sinistra.
Sospensione posteriore sinistra che non ha limitato solamente il gallese, ma che ha coinvolto, in maniera anche più importante, Kalle Rovanpera che si è ritrovato a lasciare la seconda posizione assoluta ai diretti avversari e sprofondare fino alla quinta posizione assoluta distante oltre 6 minuti.
Problemi anche per Takamoto Katsuta, che dopo l’ottima prestazione mostrata durante il loop mattutino si ritrova a dover lottare con gli pneumatici Hankook che gli hanno “fatto recapitare” due forature e oltre 1:30 minuti di ritardo.
Ad approfittare dei problemi delle Toyota ci hanno pensato proprio i diretti avversari di casa Hyundai, Ott Tanak e Thierry Neuville e che nonostante un passo gara piuttosto lento hanno evitato problemi importanti che gli hanno si fatto aumentare il ritardo dal leader della gara, ma che gli hanno permesso di occupare i due più bassi gradini del podio attualmente disponibili.
Una caccia al podio che sicuramente sarà ampliata da Takamoto Katsuta apparso più che mai veloce sulle strade kenyote e separato da soli 33 secondi dal belga di casa Hyundai.
Con la quinta posizione occupata da Kalle Rovanpera ad occupare la sesta ci pensa il connazionale e compagno di team Sami Pajari distante 7 minuti dal leader della gara.
Risale la china, complice anche la vittoria di tappa, Gregoire Munster che ritorna ad occupare la settima posizione assoluta superando in un colpo solo le due vetture Rally2 di Gus Greensmith e Jan Solans, scesi rispettivamente all’ottavo e nono posto assoluto, ma separati tra loro di appena 5.8 secondi.
Top 10 che viene completata da Jourdan Serderidis che insieme a Frederic Miclotte riescono a concludere al traguardo con un distacco di 24:39.1 secondi.
Con ancora 5 prove speciali a separare gli equipaggi dalla definitiva conclusione dell’evento tutto può ancora accadere e come già dimostrando un possibile stravolgimento della classifica non è un evento poi così raro.