Il Rallye San Martino vuole abbandonare il TIR? E se abbracciasse l’IRC?
Tra la fine di una stagione e l’inizio di una nuova sono tante le voci e le notizie che si rincorrono. Cosa c’è di vero? Quali i possibili scenari?
Nelle ultime settimane si sono susseguite voci, nulla al momento di ufficiale, secondo le quali il Rallye San Martino starebbe valutando di uscire dal calendario del Trofeo Italiano Rally 2025. Una notizia forte, anche perché la gara trentina, tra le più blasonate ed iconiche del panorama rallystico italiano, oltre alla validità per il TIR è anche stata designata quale gara di riserva per il Campionato Italiano Assoluto Rally. Ma andiamo con ordine.
Alla base di questa, ripetiamo al momento ipotetica, presa di posizione non ci sarebbe nulla contro la Federazione né, tantomeno, contro il produttore indiano di pneumatici MRF Tyres che si sarebbe aggiudicato l’onore, e l’onere, di “fornire le scarpe” ai partecipanti, iscritti al Trofeo Italiano Rally che, nella prossima stagione, assumerà lo status di monogomma.
Quando è iniziata a circolare la voce di un TIR “marchiato” MRF subito si sono levate voci contrastanti, tra chi vorrebbe la libertà di scegliere le coperture preferite, chi vorrebbe partecipare agli altri trofei, indetti dai marchi concorrenti Pirelli e Michelin, sia all’interno del Trofeo che nella Coppa Rally di Zona e si vedrebbe “privato” dell’opportunità di concorrere sia per il TIR che per le serie monomarca, e chi, forse, non vede di buon occhio il Marchio indiano.
La libertà, e l’opportunità, di poter scegliere quello che più ci piace, o che più ci attrae, è palese, è un fattore di non poco conto, tanto nello sport quanto nella vita. Ma dal momento in cui una serie nazionale, il Trofeo Italiano Rally appunto, decide attraverso ACI Sport ed una gara d’appalto di promuovere un monogomma è perché, probabilmente, alla base c’è un progetto. Nulla al momento di ben definito ma questa, ovviamente, è la speranza di tutti, piloti, team ed appassionati.
Per quanto riguarda, invece, la “conflittualità” tra un gommista e l’altro, o meglio tra un trofeo e l’altro, basterebbe prendere ad esempio l’International Rally Cup, la serie “privata”, supportata da Pirelli, che permette a tutti di competere, sfidarsi e divertirsi, anche con gomme diverse da quelle del marchio italiano. L’unico “paletto” è che chi intende concorrere, e prendere punti e premi, per il campionato deve obbligatoriamente calzare le coperture milanesi. Per il resto, ampia libertà di iscriversi e prendere parte alle gare che compongono la serie. Lo stesso sarebbe nel TIR, a nostro avviso, dove chi intenderà gareggiare puntando alla classifica del Trofeo dovrà utilizzare pneumatici MRF mentre chi vorrà puntare ai premi Pirelli e Michelin potrà continuare a farlo, senza incassare punti validi per la serie Tricolore.
E se il Rallye San Martino volesse “aderire” proprio alla serie IRC? Non per contrasti ma per vedere la gara ottenere un buon parco partenti, degno del nome e della storia della competizione, che potrebbe essere di sicuro non garantito, ma probabilmente agevolato, dal fare parte di una serie così amata e seguita? Anche perché, abbandonando il TIR, l’alternativa sarebbe fare parte della Coppa Rally di Zona, con un evento “mutilato” dal ridotto chilometraggio di speciali e, cosa di non poco conto, dal probabile minor numero di partecipanti.
E si rincorrono anche voci secondo cui il San Martino potrebbe non essere l’unico rally a voler “sposare” l’International Rally Cup. All’indirizzo di IRC Sport, infatti, periodicamente giungono “richieste di adesione” da nuovi organizzatori che, purtroppo e a malincuore, non sempre possono venire accettate.
Anche perché, guardando ai calendari delle ultime stagioni, tutti i Campionati maggiori sono, di anno in anno, composti sempre dalle solite gare.
Poche novità nel CIAR, a parte la “new entry” del 2025, il Rally del Lazio, promosso dal TIR alla massima serie Tricolore. Il Trofeo Italiano Rally sembra essere la serie più “innovativa”, con l’introduzione del monogomma, la suddivisione delle gare in gironi e poi la fase finale, oltre all’ingresso di nuovi rally promossi dalla Coppa Italia.
Tutto questo, però, in un gioco di “campanilismi” nel quale nessuna gara “di nome” sembra voler rinunciare ad “un posto nella serie che conta”, mentre International Rally Cup, grazie ad idee vincenti, uno spirito di rinnovamento costante, un calendario ridotto che permette a tutti di correre, divertirsi e competere investendo il giusto tempo e, non da ultimo, premi e montepremi, garantiti dalla partnership con Pirelli ed altri sponsor, gode di piena salute, seguito ed interesse, di anno in anno, crescente da parte di piloti, team, organizzatori ed appassionati.
Il nuovo anno, anche agonistico, è ormai alle porte, in queste settimane le voci si susseguono… vedremo, nei prossimi mesi, cosa succederà, con la speranza che anche il 2025 sarà un anno da ricordare per tutte le gare, i Campionati, i Trofei, piloti, copiloti, team ed appassionati sparsi per lo Stivale. E che ogni scelta sia fatta per il bene dello sport che amiamo, il rally.