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Regolamenti tecnici WRC 2027: rivoluzione per le vetture Rally1

Cambia la filosofia di approccio della FIA alle nuove vetture che promettono di essere più economiche e flessibili

Nella giornata di mercoledì 11 dicembre 2024 il Consiglio Mondiale del Motorsport ha ufficialmente approvato i nuovi regolamenti tecnici per le vetture “top class” che caratterizzeranno il FIA World Rally Championship dal 2027.

Una lotta che si protrae da anni tra fans, addetti ai lavori e FIA e che nella giornata odierna ha trovato finalmente soluzione ad un dilemma che si stava facendo sempre più pesante e fumoso. Una luce in fondo al tunnel che vedrà le nuove Rally1 ruotare attorno a tre semplici principi: Flessibilità, Bassi costi ed Opportunità.

Tre aspetti fondamentali su cui le Case interessate dovranno costruire le loro vetture.

Flessibilità

E’ l’aspetto fondamentale e centrale del futuro tecnico del WRC. Con una sempre più diversa industria dell’automotive è la flessibilità a poter giocare un ruolo fondamentale per poter unire quelle che sono vetture completamente diverse tra loro e poter essere utilizzate nei rally, andando a modificare quello che è l’attuale concetto di vetture Rally1, per ridurre costi e complessità.

Questa scelta permetterà alla maggior parte delle vetture di produzione di poter contenere la cellula di sicurezza, inglobando segmenti completamente diversi tra loro, come quello dei SUV, che potranno competere con le hatchback e le berline, arrivando anche a comprendere anche vere e proprie concept-car non presenti nel mercato.

Costi ridotti

L’aspetto di forte divisione tra i team e gli addetti ai lavori è sempre stato l’alto costo delle vetture che, più di una volta, ha fatto suscitare forti malumori e che ha portato la FIA a rivalutare una riduzione del costo delle auto da competizione per permettere una maggiore partecipazione alla serie principale del rally, il Mondiale Rally.

Un prezzo “limite” che sarà ridotto di oltre il 50%, arrivando ad un prezzo complessivo massimo di 345.000 Euro.

Costi fortemente ridotti grazie alle nuove specifiche definite che si concentreranno più sul costo dei componenti piuttosto che attraverso i regolamenti finanziari e grazie anche alla maggiore durabilità che avranno diversi parti fondamentali.

In aggiunta alla riduzione dei costo delle vetture, anche i team potranno contare su una riduzione dei costi dettati da una riduzione del personale impegnato in campo gara, della logistica per gli spostamenti, a favore di un incremento dell’uso delle strutture locali e della fruibilità dei dati da remoto.

I propulsori del futuro

Eclissata la scelta dell’ibrido che ha creato non pochi grattacapi ai team e alla FIA stessa, arrivando addirittura ad interrompere il contratto per la fornitura della parte ibrida un anno prima rispetto alla data di scadenza prefissata, la scelta è ricaduta su un iniziale ritorno ai motori termici.

Motori che saranno alimentati da combustile 100% ecologico con la possibilità, nel corso delle successive stagioni, di poter essere integrate con componenti ibride o completamente elettriche, purchè si rispetti il “budget cap” fissato a 345 mila Euro.

Una scelta oculata, dettata dalla forte incognita dell’attuale settore automotive, che ha portato a inglobare tutti i settori senza fare alcun tipo di distinzione. Motori completamente diversi, ma che potranno godere di una specie di BOP, già utilizzato nel Mondiale Rallycross, per equiparare vetture termiche ed elettriche, che andranno a limitare quella che sarà la coppia della vettura.

Così facendo il WRC si garantisce una platea di configurazioni completamente diverse tra loro che possono soddisfare tutte le attuali, possibili richieste, dettate dal mercato garantendo competitività e sostenibilità e portando il WRC ad avere il ruolo di “apripista” per nuove tecnologie.

Il regolamento WRC definito dal Consiglio Mondiale del Motorsport permette inoltre alle vetture di essere utilizzate anche all’interno del Campionato WRX, garantendo una maggiore possibilità di utilizzo alle nuove auto.

Questa prima stesura, come anticipato dalla FIA, richiederà una ulteriore integrazione per creare regole ben definite per tutte le possibili casistiche, come la possibilità, per un team o una Casa, di poter gestire programmi diversi con vetture che presentano propulsori ed alimentazioni differenti.

Un regolamento che ha visto parole di supporto da parte di tutte le parti coinvolte, dal presidente FIA Mohamed Ben Sulayem a Peter Thul, coinvolgendo tutti i Team Manager delle 3 Case attualmente impegnate nel Mondiale Rally.

Mohamed Ben Sulayem ha dichiarato:

” I regolamenti che abbiamo approvato oggi sono fondamentali per la crescita a lungo termine del FIA World Rally Championship. Pongono le basi per un futuro entusiasmante, con un focus sul contenimento dei costi, sulla sostenibilità e sulla crescente partecipazione ai massimi livelli del rally “

Pernilla Solberg, Presidente della Commissione WRC, ha invece affermato:

” Vorrei ringraziare tutti i membri della Commissione e il WRC Technical Working Group per la notevole mole di lavoro che ci ha portati a questo risultato. Abbiamo fissato alcuni obiettivi chiari, sulla base di ciò che i concorrenti, gli organizzatori e i fan ci dicevano, e questo ha portato a una serie di regolamenti che ridurranno notevolmente i costi e consentiranno ai team indipendenti di competere con i Costruttori, dando al contempo al WRC la flessibilità di rimanere rilevante indipendentemente dal mutevole panorama automobilistico. Abbiamo ancora del lavoro da fare, ma sono davvero entusiasta per questo futuro “

Di supporto anche le parole di Peter Thul:

” Collaborando con la FIA e gli altri stakeholder, WRC Promoter ha contribuito attivamente al processo che ha portato a queste nuove normative tecniche per il 2027. La significativa riduzione dei costi è un passo importante per mantenere gli attuali Costruttori nel Campionato e per incoraggiare nuove Case ad unirsi al WRC. Ringraziamo tutti coloro che sono coinvolti nel FIA WRC Technical Working Group e crediamo che ora ci sia una visione chiara per il futuro “

Interrogati i tre rappresentanti delle Case attualmente impegnate nel Mondiale, hanno fornito queste risposte:

Cyril Abiteboul – Hyundai Motorsport:

” È sempre positivo per i produttori avere una tabella di marcia a lungo termine per i campionati, che possiamo valutare e migliorare nel complesso. Accogliamo con favore gli importanti sforzi fatti per ridurre i costi, poiché lo sport ha bisogno di stabilizzare e sviluppare la sua base di produttori. Non vediamo l’ora di sviluppare il valore dello sport presentando auto spettacolari, in entusiasmanti formati di rally, per aumentare il numero di appassionati “

Malcolm Wilson – M-Sport Ford:

” Penso che i regolamenti approvati oggi siano la strada giusta per il WRC. Abbiamo bisogno di nuovi iscritti, più team e piloti che competono ai massimi livelli, e questi regolamenti per il 2027 incoraggeranno questo. Ci consentiranno di dare maggiori possibilità ai giovani piloti, il che è essenziale per il successo a lungo termine dello sport, ed è anche molto importante che rendiamo il WRC più accessibile, consentendo ai team di competere insieme ai Costruttori “

Jari-Matti Latvala – Toyota Gazoo Racing:

” Abbiamo lavorato duramente con la FIA per contribuire il più possibile ai regolamenti per il 2027. Riteniamo che i punti principali della bozza di regolamento siano ben formulati e vadano nella giusta direzione. Crediamo ancora che ci sia un lavoro importante da fare, per finalizzare e migliorare alcuni dettagli, ma a questo punto è del tutto normale “

Una scelta che finalmente sembra prendere la via della tanto agognata “luce in fondo al tunnel”, che mai come ora sembra poter essere raggiunta per far ritornare la disciplina ai vertici storici che, nel passato, l’hanno contraddistinta.

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